Il meglio del 2020 a fumetti per la redazione de Lo Spazio Bianco

Il meglio del 2020 a fumetti per la redazione de Lo Spazio Bianco

Attica

I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER AMEDEO SCALESE

  • Tex l’inesorabile di Mauro Boselli e Claudio Villa (Sergio Bonelli Editore)
    Un evento tanto atteso che non ha deluso. Una classica storia di Tex ben scritta, con una resa alle tavole di Claudio Villa di altissimo livello.
  • Arcadia vol. 1 di Marco Bucci e Jacopo Camagni (Panini Comics)
    Il duo Bucci-Camagni continua a sfornare un capitolo più bello dell’altro. La saga fantasy italiana Nomen Omen cambia pelle ma rimane godibile, profonda e appassionante.
  • Attica di Giacomo Bevilacqua (Sergio Bonelli Editore)
    Il primo tankobon made in Bonelli stupisce per originalità, ironia e stratificazione della trama, inoltre è disegnato benissimo da un Giacomo Bevilacqua in grande forma.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER ANDREA BRAMINI

  • La terra, il cielo, i corvi di Teresa Radice e Stefano Turconi (BAO Publishing)
    Una storia in grado di immergere totalmente il lettore nelle ambientazioni grazie agli acquerelli di Stefano Turconi, rappresentando efficacemente non solo luoghi fisici ma anche sensazioni vivide, quelle che Teresa Radice riesce a esprimere attraverso i suoi dialoghi poetici, ma anche tramite i silenzi di alcune intense sequenze.
    Si parla di guerra, di scelte e di un percorso condiviso con persone diverse da sé: ingredienti per un racconto doloroso ma non per questo privo di sguardi speranzosi verso il futuro.
  • L’isola dei misteri (in Topolino#3385-3386-3387) di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio (Disney Panini Comics)
    È stato un anno di saghe e storie a puntate, per Topolino: tra le tante (non tutte riuscite) spicca il lavoro di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio su una versione “pippesca” del capitano Nemo di Jules Verne, presentato in due adattamenti disneyani. L’isola dei misteri in particolare appare solida, con un ottimo mix di umorismo e avventura e con disegni raffinati che esaltano l’aspetto dei personaggi e che spiccano nelle scene più concitate e nella rappresentazione degli ambienti esotici.
  • Party hard di Francesco Guarnaccia e Roberto D’Agnano (Feltrinelli Comics)
    Rappresentazione dell’adolescenza vista attraverso la lente del divertimento assoluto, che scandisce le settimane dei protagonisti al ritmo di un sabato notte alla volta, il lavoro di Francesco GuarnacciaRoberto D’Agnano è un coloratissimo inno alla giovinezza. La scrittura consapevole, i dialoghi realistici e i disegni “lisergici”, caratterizzati da folli character design e da uno stile morbido e fantasioso, costituiscono l’efficace ossatura dell’opera, che presenta sottotraccia anche una riflessione sulle diverse stagioni della vita.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER ETTORE GABRIELLI

  • Kairos di  Ulysse Malassagne (Edizioni BD)
    L’avventura, l’ironia e la scoperta del fantastico che, come nei migliori racconti “di genere”, creano anche una riflessione a latere che non diventa mai il pretesto della storia, ma un elemento che la arricchisce. Cos’è l’amore, quanto può corromperci l’amore, quanto ci può rendere ciechi? Una riflessione anche amara, ma che arriva tra viaggi magici in un mondo fantasy, battaglie cruente e movimentate, personaggi fantastici e bizzarri, battute e un incedere adrenalinico.
  • Imbattibile di Pascal Jousselin (Comicon)
    Un supereroe con il potere… del fumetto! Una sequenza di trovate che giocano con le caratteristiche e i limiti stessi del fumetto e della stampa, tra personaggi che si muovono tra le vignette o tra le pagine, con trovate cartotecniche a impreziosire un paio di episodi, Imbattibile è un manifesto d’amore per il fumetto e sa farlo infiocchettarlo con una ironia pacata e adatta a tutti e un’inventiva contagiosa.
  • Malaterre di Pierre-Henry Gomont (Edizioni BD)
    Gabriel è un personaggio grande quanto un intero romanzo, un protagonista impossibile da dimenticare per un affresco di vita intenso, drammatico, divertente, che riempie la testa e gli occhi di trovate narrative e grafiche e di una grandissima storia umana. I suoi disperati tentativi di emergere dalla mediocrità, le trovate nelle quali trascina tutti quelli che gli stanno accanto, la sua sfacciataggine, i suoi sbalzi di umore escono dalle pagine come accade solo nelle grandi opere. Non è un caso che due titoli su tre siano Edizioni BD, una casa editrice che pubblica magari meno titoli ma che sceglie con cura e attenzione cosa pubblicare.

Menzione d’onore (ben due, perché è pur sempre il dirEttore!):
Crudeltà di Koren Shadmi (Nicola Pesce Editore)

La ristampa delle storie brevi di un autore che sa cogliere l’inquetudine dei sentimenti con storie sospese oltre la realtà. Il suo disegno morbido e sensuale sa macchiarsi di fantastico e di non sense, sa gestire cambi di registro continui tra malinconia, romanticismo, paura e disperazione.
Le mani di Z di Akab (Stigma/Eris)
Chissà se mi avrebbe colpito tanto se Akab fosse ancora tra noi. Eppure trovo il carico emotivo di queste pagine altissimo anche senza (o provando a non) pensare a un grande autore che non c’è più. C’è dolore tra queste pagine. Paura. Rassegnazione. Disagio. C’è il tocco di un fuoriclasse che aveva ancora tanto da raccontare.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER RACHELE BAZOLI

  • Attica di Giacomo Bevilacqua (Sergio Bonelli Editore)
    Una caratterizzazione dei personaggi folle e sfaccettata, accompagnata da una trama ricca di colpi di scena, rendono questo urban fantasy una lettura da non perdere. L’autore coglie l’occasione per una critica al modello politico propagandistico che contraddistingue i governi attuali.
  • Kairos di  Ulysse Malassagne (Edizioni BD)
    Il cinetismo delle tavole travolge il lettore che si ritrova in una corsa a perdifiato il cui traguardo sovverte ogni aspettativa. Una folle avventura nella quale il protagonista scopre suo malgrado la differenza tra possesso e amore.
  • Laura Dean continua a lasciarmi di Mariko Tamaki e Rosemary Valero-O’Connell (Bao Publishing)
    In una cornice estetica che non lascia indifferenti, il fumetto racconta una storia adolescenziale nella quale le dinamiche relazionali tra i personaggi costituiscono il fulcro della narrazione. Una fiaba moderna che presenta archetipi in cui il lettore/la lettrice può immedesimarsi.

Menzione d’onore: Nana Reloaded Edition di Ai Yazawa (Panet Manga)
Cofanetto con volume speciale 7.8, una piccola chicca che tuffa i fan del manga di Ai Yazawa nelle strade di Tokyo al fianco di Nana Osaki e Nana Komatsu.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER GIUSEPPE LAMOLA

  • La prima bomba di Marco Rizzo e La Tram (Feltrinelli Comics)
    I mesi antecedenti all’attentato di piazza Fontana vengono narrati in un noir drammatico, teso e potente, dove personaggi di fiction prendono parte a eventi storici ed entrano in contatto con figure realmente esistite. Nelle pagine finali vengono ricostruite anche le lunghe vicende giudiziarie che ne sono conseguite: non una cronaca asettica, ma una lettura critica degli eventi. Marco Rizzo si discosta dal graphic journalism puro, che ha caratterizzato tante sue opere precedenti (spesso in collaborazione con Lelio Bonaccorso) e percorre la strada del racconto di genere, operando alcune scelte stilistiche e narrative particolarmente riuscite e coinvolgenti (su tutte: il modo di celare i volti degli attentatori, operando una sorta di spersonalizzazione delle loro figure). Un grosso contributo è fornito dalle tavole di La Tram, che ricreano l’atmosfera cupa del racconto con un gusto squisitamente retrò, utilizzando una palette di colori acidi funzionale al racconto e sperimentando sul tratto e sulle anatomie con risultati sorprendenti.
  • Asadora! di Naoki Urasawa (Planet Manga)
    Sin dalle prime pagine, la nuova serie di Naoki Urasawa dimostra la capacità del mangaka di far immergere il lettore in un affresco corale avvincente e suggestivo, raccontando di drammi del passato che si ripercuotono sul presente e facendo cenno a misteri da svelare nel prosieguo della storia, promettendo al lettore una storia di ampio respiro.
  • Speciale Dylan Dog #34 – Il Pianeta dei Morti: La grande consolazionedi Alessandro Bilotta e Carlo Ambrosini (Sergio Bonelli Editore)
    Il nuovo capitolo della saga del Pianeta dei Morti, ideata e portata avanti da Alessandro Bilotta, rappresenta il punto più alto raggiunto dalla saga finora. Come già era accaduto negli episodi precedenti, la saga affonda le sue radici nella storia editoriale di Dylan Dog, in questo caso dialogando con il memorabile numero 10, Attraverso lo specchio, di Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano: Bilotta si inserisce tra le pieghe di quell’episodio, lo omaggia e ne amplia il significato, integrandolo nella saga.
    Un racconto in bilico tra passato e futuro, tra fisico e metafisico, tra orrore e poesia, che racconta la vita attraverso gli occhi della Morte. Il creatore di Mercurio Loi è ben coadiuvato dal tratto sempre più espressionista di Carlo Ambrosini, in grado di ricreare un’atmosfera suggestiva e dar vita a un connubio inedito che non manca di stupire.

Menzione d’onore: COme VIte Distanti di AA.VV. (ARF)
Un’opera preziosa e unica, nata da un progetto messo in piedi da ARF! durante il lockdown: decine di fumettisti hanno aderito, realizzando una tavola a testa e pubblicandole al ritmo di una al giorno sul sito e sui canali social di ARF!. Le vendite del volume cartonato sono andate a sostegno di una raccolta fondi per l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.
Un esperimento narrativo eterogeneo e affascinante, ma anche una testimonianza importante di un periodo storico.

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