Il meglio del 2020 a fumetti per la redazione de Lo Spazio Bianco

Il meglio del 2020 a fumetti per la redazione de Lo Spazio Bianco

PANGOLINO

I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER PAOLO PUGLIESE

  • Pangolino di AA. VV. (Arnaldo Tonus Editore)
    La rivelazione editoriale del 2020 è questa pubblicazione completamente autoprodotta, che ironizza in maniera brillante sul Covid 19 e tutti gli aspetti sociali, politici, burocratici e persino religiosi che hanno ruotato intorno alla pandemia. Il pool di autori che hanno partecipato al progetto – ideato e diretto da Arnaldo Tonus – hanno realizzato storie esilaranti facendo il verso alla Disney tanto per stile e character design dei personaggi, quanto per grafica editoriale che riprende quella degli albi settimanali di Topolino e delle sue pubblicità degli anni ’70 e ’80.
  • Tex: La Frustata di Pasquale Ruju e Mario Milano (Sergio Bonelli Editore)
    Graphic novel con formato alla francese per una storia di Tex dal forte sapore cinematografico. Pasquale Ruju scrive una trama agile e lineare, ricca di reminiscenze e ben costruita nel cambio di scene. Mario Milano invece esalta le potenzialità della sceneggiatura con tavole spettacolari, ideate come un widescreen da cinema sul grande schermo. Forte è la sensazione di “leggere” un film western, accentuata dalla cura quasi maniacale di Mario Milano nei dettagli ambientali e scenografici. Menzione d’onore per il colorista Matteo Vattani, che ha suggellato con tonalità chiare e nette le atmosfere di frontiera degli aspri territori messicani nei quali si svolge la storia.
  • Bowie di Michael e Steve Horton (Panini Comics)
    Scritta e disegnata da Michael Allred, Bowie è una biografia illustrata e pop che ripercorre le fasi, gli incontri e le influenze nella vita e nella carriera del grande cantante, con l’ulteriore pregio di allargare lo sguardo a un’intera epoca di grande fermento creativo e di innovazione nel costume e nella società. Un ispiratissimo Allred crea una narrazione metanarrativa, raffinata e minuziosa, che segue il filo delle intuizioni musicali e delle canzoni di Bowie sullo sfondo dell’Inghilterra avanguardista degli anni ’60 e ’70.

Menzione d’onore: Ronin di Frank Miller  (Panini Comics)
Uno dei più belli e originali fumetti di fantascienza degli anni ’80, frutto dell’interesse di Frank Miller per i fumetti giapponesi, ispirandosi principalmente al celebre Lone Wolf & Cub. Potente, epico e innovativo ancora oggi dopo oltre 35 anni dalla sua prima pubblicazione.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER MARCO MAROTTA

  • Something is Killing the Children vol. 1 di James Tynion IV e Werther Dell’Edera (Edizioni BD)
    Messa da parte la verbosità che tende a caratterizzare i suoi lavori in DC Comics, James Tynion IV confeziona una storia horror coinvolgente e acuta. Un ritmo ben cadenzato, abbastanza dinamico da non annoiare mai ma in grado al contempo di valorizzare le scene maggiormente cariche di suspense, si accompagna all’atmosfera di stuzzicante inquietudine, ottimamente veicolata dai disegni di un Werther Dell’Edera in forma smagliante.
  • La Tomba di Batman vol. 1 di Warren Ellis e Bryan Hitch (Panini Comics)
    Nella cornice di una detective story dai risvolti invero abbastanza canonici, Warren Ellis scava nella psicologia del Cavaliere Oscuro, mettendo in risalto come il trauma subito da bambino abbia plasmato il suo approccio alla lotta al crimine e come la spiccata capacità di empatizzare per le vittime si rifletta nel suo metodo d’indagine. Viene esplorato anche il rapporto tra Bruce e il suo fidato maggiordomo Alfred, laddove quest’ultimo inizia ad accusare frustrazione e perdita di motivazione nei confronti della loro missione. Il tratto iperdettagliato di Bryan Hitch riesce poi a regalare alcune tavole tutt’altro che banali e a immedesimare nell’azione.
  • Young Justice voll. 1-2 di Brian Michael, Patrick Gleason e John Timms (Panini Comics)
    Brian Michael Bendis dà nuovo lustro al supergruppo DC con una serie fresca e divertente. Attraverso il suo consolidato stile di scrittura brillante, l’autore di Cleveland costruisce una sceneggiatura avvincente, dal ritmo incalzante, condita da scene d’azione magniloquenti e da dialoghi intelligenti. Grande attenzione è inoltre posta sulla caratterizzazione dei protagonisti e sul saldo legame che li unisce. I disegni, curati da Patrick Gleason prima e da John Timms poi, riflettono appieno il tono solare e sopra le righe della serie, grazie a composizioni suggestive e tonalità sgargianti.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER EMILIO CIRRI

  • Il futuro non promette bene di Eleanor Davis (Rizzoli Lizard)
    Uno distopia che Eleanor Davis ha iniziato a scrivere nel 2016 e che non potrebbe risultare più vicina alla realtà di questo 2020, per gli USA e per il mondo intero. Il racconto di una generazione divisa tra idealismo e sopravvivenza, tra presente instabile e futuro incerto, in una società sempre più incattivita e polarizzata. E se è vero che forse questo futuro non sembra promettere bene, è vero anche che la speranza può sempre rinascere, basta solo coltivarla. Come la nuova vita che si prende con prepotente tenerezza le ultime pagine di questo delicato, potente fumetto.
  • Imparare a cadere di  Michael Ross (Bao Publishing)
    Candidato al Deutscher Jugendliteratur Preis, uno dei più importanti premi tedeschi per la letteratura per ragazzi, il fumetto di Michael Ross è passato qui da noi un po’ colpevolmente in sordina. Una storia nata per celebrare la comunità per disabili di Neurkrode e che diventa un racconto universale su diversità, tolleranza e scoperta di sè stessi, delle proprie paure ma anche delle proprie forze.
  • Copra: Primo Round di Michael Fiffe (Panini Comics)
    Nato nel 2012 come fumetto autoprodotto, il fumetto di Michael Fiffe ha fatto subito proseliti, facendosi strada fino alla pubblicazione con Image Comics. Prendete la Suicide Squad, buttateci dentro le influenze di Kirby, Ditko, Miller, i fratelli Hernandez, linee eteree che arrivano dalla fantascienza francese anni ’80, e colori che oscillano tra l’acido e il pastello: mescolate tutto questo e otterrete uno dei fumetti di supereroi più belli degli ultimi dieci anni. Personaggi affascinanti e uno storytelling magistrale ne fanno una lettura imprescindibile.

Menzione d’onore: non un fumetto, ma un autore, ovvero Ales Kot. Tra il 2019 e il 2020 hanno visto la pubblicazione Days of Hate (con il grande Danjel Zezjelic, per Eris Edizioni), The New World (con l’incredibile Tradd Moore, per Saldapress), The Surface (con Langdon Foss, per Eris Edizioni) e forse la sua opera migliore, Zero (due volumi con altri due in arrivo nel 2021 per Saldapress). Mettendo insieme tutto questo emerge un autore eclettico, dalle idee chiare, coraggioso nello sperimentare, prendendosi il rischio di fallire. Una delle voci migliori del fumetto mainstream statunitense contemporaneo, che non si limita a intrattenere ma sfida costantemente il lettore.

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I MIGLIORI FUMETTI DEL 2020 PER FRANCESCO CASCIONE

  • Andrà tutto bene di Leo Ortolani (Feltrinelli Comics)
    Instant book nato sui social e arrivato in libreria. Ironico, tagliente e tanto amaro: testimonianza ogni giorno più preziosa della pandemia di Covid-19.
  • Dylan Dog #404: Anna per sempredi Roberto Recchioni e Sergio Gerasi (Sergio Bonelli Editore)
    Sceneggiatura e disegni che rappresentato un punto altissimo del lavoro fatto su Dylan Dog da Roberto Recchioni. Parte del ciclo 666 che ha ridefinito il personaggio, probabilmente l’albo migliore del ciclo e una delle vette del Dylan degli ultimi anni.
  • Scheletri di Zerocalcare (Bao Publishing)
    Zerocalcare parla dei suoi mostri e della difficoltà di condividerli con gli altri. Libro maturo e amaro. La conferma della capacità di Michele Rech nel raccontare fragilità e dubbi che vanno al di là del racconto generazionale.

Menzione d’onore: le ristampe di Quando tutto diventò blu di Alessandro Baronciani (Bao Publishing)Ford Ravenstock di Susanna Raule e Armando Rossi (Double Shot)

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