Lucca Comics come spazio di incontri, come momento in cui le distanze tra autori e lettori si azzerano, una vera Halloween letteraria durante la quale mondi attigui si sfiorano.
L’incontro con Giacomo Bevilacqua, è avvenuto proprio a margine di uno dei tanti incontri avvenuto negli spazi Bonelli con i lettori, che hanno accolto Attica con grande entusiasmo.
Cominciamo proprio con Attica, miniserie in sei numeri che pubblichi con Sergio Bonelli editore.
È un lavoro che mi ha preso un bel po’ di tempo; ho scritto tutta la sinossi nel 2016 mentre ero in Giappone, mi sono fatto tutto il viaggio scrivendo la storia della miniserie. Dopo di che ho cominciato a lavorarci ufficialmente nel 2017, quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura e a disegnare tutta la serie. Quasi due anni pieni di scrittura, sceneggiatura e disegni.
Sfogliando il primo volume sono evidenti le contaminazioni nipponiche che vanno ben oltre il tipo di disegno, tanto che coinvolgono pure il formato, inedito per la Bonelli.
Il formato è quello manga, il 13 x 18 classico. Lo avevo immaginato un po’ più grande, ma la verità è che uscirà anche in formato Audace per le edicole e quel formato è più simile, per grandezza, ai manga di medie dimensioni. Non aveva senso per le fumetterie fare lo stesso formato anche perché con questo formato più piccolo c’è stata la possibilità di tenere il prezzo più basso. Parliamo di volumi di 140/150 pagine a meno di 5 euro che non è male.
Attica parla di un mondo distopico, di una metropoli moderna che si protegge dalle “minacce” esterne alzando un muro. La scorsa estate, durante il Cine&Comic Fest di Genova hai affrontato il tema della responsabilità, Attica rientra in questo discorso?
La storia ci sta spingendo da qualche parte, dove non si capisce bene, mentre nella mia storia ho la possibilità di decidere io la direzione, e nel farlo tengo conto di tutta una serie di cose di cui voglio parlare, su cui voglio esprimere una mia opinione, senza peli sulla lingua.
Tipo di un politico egocentrico che non brilla per intelligenza, che risolve i conflitti con la violenza o alzando muri, o dicendo tutto ciò che una parte del popolo vuole sentirsi dire, o di un gruppo di ragazzini molto giovani e inesperti che vengono guidati verso la distruzione di queste mura senza avere bene in mente nemmeno il perché lo stiano facendo. Questo perché le contraddizioni esistono, da una parte e dall’altra.
Però esistono anche il bene e il male e, nonostante gli sbagli e gli errori, se ciò che ti spinge è il bene, è l’agire contro le ingiustizie, è lo stare dalla parte dei deboli e degli indifesi, alla fine molte azioni possono essere giustificate.
Attica è una serie che si svilupperà in sei volumi.
Sì, si tratta di racconto in sei volumi la cui continuity è molto serrata. Tra un volume e l’altro passa narrativamente un giorno o meno, quindi tutta la vicenda si svolge nel giro di una settimana. La scelta di uno sviluppo tanto serrato è dovuta al fatto che, semplicemente, ho sempre pensato a tutti i miei lavori in questo modo, sviluppati in tempi stretti e con tempi stretti di narrazione.
Non sono mai riuscito a fare cose pacate, tranquille, anche le serie che ho fatto che avessero più di due numeri sono sempre state molto serrate. Anche Metamorphosis e A Panda piace l’avventura hanno lo stesso tipo di ritmo e poche pause. Nel momento in cui inizi a leggere una mia opera, il mio intento è quello di prenderti e farti rifiatare solo alla fine, questa è la mia idea di fumetto.
Quando parli di Attica lo definisci racconto Young Adult.
Il senso di Attica è quello di riunire un gruppo di ragazzini che hanno la loro vita, o stanno cercando di capirne la direzione, unirli e stravolgerne l’esistenza, e questo sconvolgimento li porterà in un modo o nell’altro verso una crescita. La mia idea era quella di far fare, in un tempo molto breve, una crescita forte a ognuno di loro. Spero di esserci riuscito.
Qua a Lucca sei presente anche con un fumetto che parla di energia sostenibile ed ecologia.
A Panda Piace… un giorno di estate a Natale è un fumetto che ho realizzato per il GSE (Gestore Servizi Energetici italiani). Un albo di 32 pagine completamente gratuito nel quale si parla di tutta una serie di problemi, di cose che secondo me nel mondo meritano attenzione: si parla di energie rinnovabili, di sprechi, di cambiamenti climatici ecc…
È un progetto indirizzato alle scuole, medie e prima e seconda liceo.
Il fumetto fa parte di questo progetto che si chiama “GSE incontra le scuole”, se sei un professore o un preside o un genitore a cui stanno a cuore questi argomenti basta scrivere una mail a gseincontralescuole@gse.it e puoi chiedere all GSE di venire nella tua scuola a parlare di tutte queste tematiche e, contestualmente, verrà regalato anche il fumetto di Panda.
Tra i progetti in cantiere raccontavi della storia di una ragazza che decide di lasciare un’Italia talmente chiusa da essersi spopolata: come sta questa ragazza?
Quella di cui parli è la seconda graphic novel che sto facendo per Bao Publishing dopo Il suono del mondo a memoria. Al momento c’è il plot completo, a breve dovrei iniziare la sceneggiatura e spero di poter già disegnare qualcosa da dicembre 2019/gennaio 2020.
Nel frattempo sei al lavoro con Zerocalcare ad una serie animata, a che punto siete.
Visto che già in passato abbiamo visto Panda in TV, stai pensando anche tu a qualche progetto del genere?
Il progetto con Michele sta andando bene. Sui dettagli ovviamente tocca a lui esprimersi. Per quello che mi riguarda non mi dispiacerebbe riuscire a ritagliare un po’ di tempo per fare qualcosa di personale in quella direzione.
Grazie Giacomo per la disponibilità dimostrata.
Intervista realizzata dal vivo a Lucca il 31 ottobre 2019
Giacomo Bevilacqua
Nato nel 1983 si diploma a 22 anni alla scuola internazionale di comics e inizia a lavorare per l’Eura editoriale subito dopo. Ha lavorato sotto sceneggiature di Lorenzo Bartoli su Detective Dante, John Doe, Trapassati inc. e Easter.
Nel 2008 crea A Panda piace…, una strip comica che diventa in breve tempo un fenomeno della rete, declinata successivamente in 8 libri, corti animati per la tv e merchandise di ogni genere. Di Panda è uscito anche Ansia, la mia migliore amica con Panini nel 2016.
Nel 2010 realizza una miniserie dei G.I.Joe per la IDW Publishing scritta da Andy Schmidt e l’anno dopo inizia a scrivere e a disegnare Metamorphosis, una miniserie in tre numeri pubblicata in tutte le edicole d’Italia alla fine del 2012.
Nel 2016 esce per Bao Publishing la sua prima graphic novel a colori, Il suono del mondo a memoria. Nel 2017 pubblica per la Sergio Bonelli Editore Lavennder, quarto numero degli speciali annuali della testata Le Storie.
Attualmente al lavoro su Attica, per Sergio Bonelli Editore e su un nuovo libro per Bao Publishing.