La prima sceneggiatura di Paolo Mottura, in forza su Topolino fin dai primi anni Novanta in qualità di disegnatore, è per una storia strutturata in modo molto classico e con uno stratagemma abbastanza tipico come la botta in testa che provoca scompensi di vario tipo. Però l’autore è bravo nello sfruttare questo elemento narrativo per offrire una visione inedita di Paperone, nella quale l’anziano magnate vede il nipote Paperino come futuro erede della sua fortuna e del suo lignaggio e, in quanto tale, meritevole di trattamenti di favore fino ad allora sempre negatigli. Una versione chiaramente estrema del personaggio e condizionata dalla situazione contingente, ma non priva del fascino dell’inusuale.
Per quanto riguarda i disegni, Mottura presenta Paperone, Paperino e Qui, Quo, Qua in modo molto plastico, con un tratto morbido e “liquido” tipico del proprio stile. Questa tendenza non è portata all’estremo come in altre prove, e sarebbero stati guizzi effettivamente fuori posto in un’avventura di carattere urbano, ma ha modo di emergere in alcune scene, come la Paperopoli sotto la pioggia delle prime tavole, dando pregio alla storia.
Su Zio Paperone e l’erede meritevole abbiamo posto qualche domanda al suo autore, Paolo Mottura.
Puoi parlarci della genesi di questa storia?
È stata la mia prima storia come autore completo e quindi, come è comprensibile, mi sono concentrato soprattutto sulla sceneggiatura.
Ero in vacanza in Grecia e ogni momento era buono per prendere appunti. Avevo le tasche piene di foglietti su cui annotavo le battute o scarabocchiavo qualcosa che doveva assomigliare a uno storyboard.
Tornato dalla vacanza ho cercato di dare un senso al contenuto dei foglietti e ho fatto leggere la storia un po’ a tutti, fidanzata, parenti e colleghi, per avere un feedback. Nel complesso mi sembrava che la storia piacesse, così l’ho presentata in redazione e dopo l’approvazione, ho cominciato a disegnarla con grande entusiasmo!
Su quali caratteristiche del personaggio di Paperone ti sei voluto/dovuto concentrare per questa storia?
È una storia dall’impianto classico che gioca appunto con la caratterizzazione di Paperone che dopo aver sbattuto la testa contro un antico monile si trasforma in un papero spendaccione e inaspettatamente generoso, scatenando una serie di reazioni a catena sui personaggi che interagiscono con lui. Mi sono divertito a stravolgere per un momento la personalità di Paperone per vedere cosa avrebbe prodotto attorno a lui, anche se come si sa… un bel gioco dura poco, e poi tutto deve tornare alla normalità.
Qual è per te l’essenza di Paperone, in cosa rintracci le fondamenta del personaggio?
Per me Paperone è il più interessante di tutta la famiglia dei paperi.
È senza dubbio il motore di tutte le avventure in cui è presente. Infatti grazie alla sua indole volitiva e decisionale, è quello che fa scattare la molla che poi dà vita alle storie. Gli altri personaggi spesso subiscono l’iniziativa di Paperone e in vario modo contribuiscono allo svolgimento del plot, ma Paperone è il più vitale e, oserei dire, il più giovane di spirito tra i personaggi dei fumetti Disney.
Abbiamo parlato di:
Topolino # 2902: Zio Paperone e l’erede meritevole
Paolo Mottura
Disney Italia, 12 luglio 2011
164 pagine, brossurato, colori – € 2,30
Scheda Inducks