I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER RODOLFO DAL CANTO
- Stone fruit di Lee Lai (Coconino Press)
Raccontare una rete di relazioni in maniera intensa e allo stesso tempo delicata non è affatto facile. L'esordio in Italia di Lee Lai emoziona e porta a riflettere su cos'è l'amore, cosa significa esserci, come cambiano i rapporti (e come noi cambiamo insieme a loro). È un fumetto cui torno spesso con la memoria, ho l'impressione che abbia qualcosa da dire sul vissuto di ciascunə di noi, che sia nel passato, nel presente o che debba ancora accadere. Abbiamo un gran bisogno di parlare di cosa proviamo, ma a volte è talmente complesso che ci mancano le parole: ecco, Stone Fruit ce ne regala alcune. Ne ho scritto più diffusamente qui. - Dentro una scatola di latta di Marco Galli (Progetto Stigma/Eris Edizioni)
Un fumetto in pieno stile Marco Galli: noir fantascientifico e assurdo, surreale e umano, con una gestione della storia e delle scene impeccabile. E naturalmente il finale aperto, quella cosa che quando chiudi il fumetto ti fa chiedere “Che cosa ho appena letto?”. Quel vuoto, quelle linee narrative che si sfilacciano in maniera consapevole e controllata entrano dentro, provocano, chiamano in causa chi legge. Uscire da questo fumetto è difficilissimo, ma una volta dentro se ne rimane inevitabilmente affascinati. L'ho provato a spiegare meglio qui. - La fessura di Anke Feuchtenberger (Canicola)
Una sorpresa. Il disegno, così oscuro e materico, i testi allusivi, il lettering e il grande formato scelto da Canicola per pubblicarlo, fanno di questo lavoro di Anke Feuchtenberger un gioiello. A metà tra fumetto e poesia illustrata, leggerlo e rileggerlo è un piacere che non risparmia pugni alla bocca dello stomaco. C'è tanto spazio in queste pagine, è possibile respirarne l'aria cupa e distesa con i tempi propri della poesia.
Menzione d'onore: In alto abbastanza di Lorenzo Ghetti (Coconino Press)
Un fumetto importante per diverse ragioni: innanzitutto prova a immaginare un'utopia, e abbiamo un gran bisogno di tentativi come questo; in secondo luogo sperimenta soluzioni grafiche interessanti, soprattutto a livello di impaginazione, inquadrature, incastri tra vignette; e infine pone tante domande, interroga senza mai dare risposte calate dall'alto. C'è poi un altro motivo molto personale per cui tengo a questo fumetto: ho avuto un bellissimo scambio con Lorenzo Ghetti, sia a margine che durante un'intervista svoltasi durante il Lucca Comics & Games. Quella è stata la mia prima intervista e la mia prima apparizione live sugli schermi de Lo Spazio Bianco. Insomma, In alto abbastanza ha portato con sé tante emozioni, sia tra le sue pagine che fuori e sono grato alle persone con cui le ho condivise. Qui la nostra recensione.
I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER PAOLO PUGLIESE
- Strange Adventures #1: I buoni e i cattivi di Tom King, Mitch Gerads, Evan Shaner (Panini DC Comics)
Il pluripremiato Tom King realizza un'imprevedibile decostruzione di uno dei personaggi classici di fantascienza della DC Comics, usando più chiavi narrative che spaziano dalla space opera al noir, dalla spy-story al dramma esistenziale fino alla fantapolitica. Una saga sfaccettata nella quale tutti gli elementi citati sono usati in maniera lucida e disincantata, andando a comporre una narrazione multistratificata e ben rappresentata graficamente dal lavoro congiunto degli ottimi Evan Shaner e Mitch Gerads. Trovate la recensione qui. - L' Immortale Hulk di Al Ewing e Joe Bennett (Panini Marvek Comics)
Ormai giunta a termine (ma prontamente ristampata dalla Panini in volumi), questa saga ha rivoluzionato il gigante di giada grazie ad Al Ewing e Joe Bennett, consegnando ai posteri una delle migliori serie nella lunga storia della Marvel. L' Immortale Hulk è una forza inarrestabile che ripropone il dualismo Jekyll-Hyde in maniera intensa, con un titano immortale dotato di selvaggia intelligenza contrapposto alla tormentata umanità del suo alter ego umano. Ma Ewing riesce a evolvere la trama in maniera inusuale, arricchendo la cosmologia e la fisiologia di Hulk con il progressivo inserimento di personaggi e idee impressionanti che rendono la lettura man mano sempre più complessa, arrivando a sconfinare felicemente nei campi della metafisica e del sovrannaturale. - East of West di Jonathan Hickman e Nick Dragotta (Panini Comics)
Con questa serie Jonathan Hickman si conferma un narratore capace e poliedrico, tessendo una trama complessa e stratificata composta da più intrecci narrativi di stampo fantapolitico, con decine di personaggi e altrettante dinamiche che interagiscono in un'unica grande saga. In questo senso, East of West è forse il suo lavoro più complesso e anticonformista: un fantascientifico quanto apocalittico trattato di geopolitica, religione, avventura on the road e storia americana iniziato nel lontano 2014 e giunto quest'anno alla sua naturale conclusione con i drammatici capitoli nono e decimo. I disegni sono firmati fin dal primo volume da Nick Dragotta, titolare di uno stile spigoloso e minimalista nel character design nonché nell'ideazione di costumi e tecnologia, ma originale ed evocativo nella narrazione.
Menzione d'onore: Il Grande Fumetto d'Aviazione: Buck Danny ristampa # 1-30 (Gazzetta dello Sport, Studio Nona Arte)
Grazie al lavoro congiunto del quotidiano Gazzetta dello Sport insieme ad Andrea Rivi e Studio Nona Arte, è tornato nelle edicole dopo svariati decenni questo grande classico dell'editoria a fumetti Franco-belga. Attraverso le vicende di Buck Danny, pilota dell'aviazione della Marina degli Stati Uniti, i creatori della serie Jean-Michel Charlier e Victor Hubinon ripercorrono conflitti mondiali storici – come ad esempio la guerra in Corea, il Blocco Sovietico o il conflitto dei Balcani – e lo fanno con storie narrativamente avvincenti quanto spettacolari sul lato visivo, con disegni curatissimi e dettagliati. Nel corso dei suoi 30 numeri settimanali, Buck Danny ha dimostrato di essere una lettura ancora altamente godibile nonostante gli svariati decenni che ha sulle spalle.
I MIGLIORI FUMETTI DEL 2021 PER V.R. MACKENZIE
- P.T.S.D. – Lontana da casa di Guillaume Singelin (Edizioni BD)
La storia di Jun, soldatessa sopravvissuta a una guerra senza nome, che, come tante altre persone che hanno partecipato a una simile esperienza, si ritrovano senza dimora e senza aiuto in una immensa città metropolitana che guarda loro con sospetto e timore. Una storia illustrata davvero magnificamente, soprattutto con colori stupendi che si adattano ogni volta al contesto e alla situazione emotiva della scena, e con una storia che sa essere frenetica nell'azione così come profonda nell'approfondimento dei personaggi, delle loro personalità ed emozioni. - Fuga di notizie di Kate Reed Petty e Andrea Bell (Tunué)
La giovane Vera cerca in tutti i modi di diventare una giornalista come ha sempre sognato, ma, scavando in un caso di inquinamento delle acque, scopre che la verità che tanto agogna non è così semplice come si aspettava. Un fumetto che si rivolge a un target giovane e che allo stesso tempo riesce a delineare una questione così complessa come quello della ricerca della verità (e la post-verità) dell'età contemporanea attraverso un linguaggio visivo e narrativo accessibile ma mai banalizzante. - Bianco intorno di Wilfrid Lupano e Stéphane Fert (Tunué)
Un fumetto storico ambientanto negli Stati Uniti della prima metà dell'Ottocento, prima che venisse abolita la schiavitù, dove, in un contesto fortemente razzista e misogino, l'insegnante Prudence Crandall cerca di dare il suo contributo istituendo la prima scuola dedicata a ragazze nere. Fert mostra ancora una volta la sua abilità nel disegno, attraverso anche una palette di colori dal sapore autunnale, mentre Lupano descrive un evento realmente accaduto che sembra lontano nel tempo ma che invece richiama più volte situazioni non troppo dissimili da quelle continuiamo ancora a vivere.
Menzione d'onore: Questo non è amore di Sted (autoproduzione)
Un fumetto-testimonianza non tanto della descrizione del rapporto violento dell'autrice con il suo ex quanto del percorso emotivo, tra passato e presente, che scava nelle profondità di dinamiche sociali tra uomini e donne ancora troppo poco raccontate e troppo polarizzate nel dibattito pubblico odierno. Una mazzata continua al cuore, di cui però si ha davvero bisogno.