Adam Strange, le due facce di un eroe

Adam Strange, le due facce di un eroe

Tom King opera la decostruzione di un personaggio classico di fantascienza usando più chiavi narrative: da Noir alla Spy-Story, dal dramma esistenziale alla fantapolitica.

Strange Adventures coverArcheologo terrestre, avventuriero e protettore del lontano pianeta Rann, Adam Strange è il cosiddetto eroe dei due mondi, un figlio dei tempi passati in cui la fantascienza era improntata principalmente sul genere Space Opera, con storie ambientate nello spazio, tra mondi alieni, astronavi e nemici invasori: un’era dorata dei fumetti e della letteratura di genere (nonché delle sue storiche riviste) che ha avuto come figure cardine sia lui che i vari Flash Gordon, Buck Rogers, John Carter di Marte, Brick Bradford e Capitan Futuro.

Tom King è invece uno sceneggiatore di alta reputazione a cui sembra non piacere troppo sedere sugli allori, preferendo affrontare continue sfide misurandosi con personaggi considerati difficili per la loro (spesso lunga) storia editoriale e penalizzati dalla percezione generale di non avere più molto da dire. È successo alla Marvel con Vision, alla DC Comics con Mister Miracle e adesso con il più celebre character di fantascienza della casa editrice di Burbank.
Riprendendo il titolo storico di Strange Adventures, testata sci-fi della DC dagli anni ‘50 fino a inizio dei ‘70, King rilancia un personaggio da molti anni in ombra, mettendolo al centro di una saga sfaccettata e strutturata in 12 episodi, di cui la Panini pubblica i primi sei nel presente volume.

L’autore di Sheriff of Babylon sceglie di allontanarsi parzialmente dalla comfort zone dell’eroe e, sottraendolo dalla sua classica ambientazione cosmica, lo inserisce in un contesto normale e urbano. La storia si apre con Adam impegnato nella promozione del suo libro autobiografico, godendo della considerazione della gente e dei media tanto per essere stato un membro storico della Justice League, quanto soprattutto per aver impedito un’invasione da parte di una razza di conquistatori extraterrestri. Ma un omicidio di una figura collegata a lui getta delle ombre che intende fugare rivolgendosi al miglior detective che conosce: Batman. Questa decisione mette in moto una serie di eventi che potrebbero mettere in crisi sia la sua figura pubblica che la sua stessa vita privata.

Strange Adventures 2Fin dalla copertina appaiono chiare le intenzioni di decostruzione del personaggio, venendo proposta un’immagine (con un indovinato look vintage grazie ad effetti grafici che “invecchiano” la cover) in cui il protagonista appare diviso a metà: da un lato in posa eroica, quasi propagandistica, che richiama le visioni di un futuro solare e progredito tipico dei fumetti della Golden Age; dall’altro si contrappone invece una versione più cupa e ambigua (non a caso il volto è oscurato), insozzata anche da scritte anarchiche e accusatorie. Due facce della stessa moneta, una pubblica e luminosa, l’altra segreta e tetra che vengono svelate progressivamente nel corso di una trama dalla struttura non lineare, dove presente e passato si alternano tramite flashback: un impianto asincrono che contribuisce a definire, passo dopo passo, una rilettura di Adam Strange e della sua storia partendo dal ritratto di eroe senza macchia e inserendo poi l’ombra del dubbio, rappresentato dal fardello di pesanti segreti nei suoi trascorsi. Un incipit che viene sviluppato con attenzione, tramite una costruzione degli eventi precisa e meticolosa dalla quale emergono le personalità di Adam Strange e della moglie Alanna, grazie anche a ottimi dialoghi, scritti con uno stile fluido e realistico.

L’approccio di King ripropone in parte il medesimo meccanismo narrativo letto nella sua apprezzata maxiserie Mister Miracle, sfruttando i suoi punti di forza come scrittore indicati dallo stesso curatore del volume, Antonio Solinas, nelle note introduttive: tematiche politiche e spionistiche alternate al ritratto di vita di una coppia tra manipolazioni psicologiche, equilibri di potere e sbilanciamenti emotivi. Sono tutti elementi di narrazione usati in maniera lucida e resi più foschi grazie a un tono cinico/disincantato nel descrivere il lato esistenziale dei personaggi, con le loro carenze e imperfezioni. Molto interessante, ad esempio, è la descrizione del rapporto tra Adam ed Alanna che appare all’inizio sereno e solidale, ma gradualmente si fa strada il sospetto di un rapporto disequilibrato a favore di quest’ultima: Alanna è raccontata in maniera diversa dal classico ruolo subordinato a quello dell’eroe, emergendo invece come figura dominante, psicologicamente forte, ma anche enigmatica e ambigua. L’inserimento in questa equazione di un terzo elemento come il personaggio di Mister Terrific (ritratto con un tono introspettivo, inedito e malinconico, inerente la sua solitudine e il rapporto simbioticoStrange Adventures 4 con le sue creazioni tecnologiche) porta la trama su un altro binario di lettura, ampliando la narrazione sia con la prospettiva di un punto di vista esterno ai due protagonisti, sia con il percorrere strade care all’autore come spy-story e congiure politiche.

Tutti questi spunti trovano nella loro esposizione una validissima rappresentazione grafica grazie al lavoro congiunto degli ottimi Evan Shaner e Mitch Gerads (quest’ultimo già pregevole collaboratore di King sia in Mister Miracle che in Sheriff of Babylon), i quali si alternano alle tavole gestendo anche la relativa colorazione, riuscendo ad amalgamarsi nonostante i differenti stili. Quello di Gerads ha un timbro più realistico e dark, adatto alle sequenze introspettive e di dialogo nei tronchi narrativi ambientati nel presente, che risultano particolarmente incisivi anche grazie ai tratteggi sporchi delle matite. Il tocco di Shaner è invece più arioso e solare, con un segno netto e pulito che esalta le ambientazioni “spaziali” inserite nei lunghi flashback, gestendo con sicurezza le atmosfere e i tópoi classici di Fantascienza creati da autori seminali come Edgar Rice Burroughs e Ray Bradbury. Entrambi poi rinunciano alla classica gabbia 2×3 adottando congiuntamente un’impostazione molto spaziosa della tavola, composta da tre vignette lunghe che permettono interessanti e variegate inquadrature, ricche di dettagli scenografici e con i vari personaggi ritratti sempre in posizione centrale tramite piani sequenza, piani americani, scene di quinta e primi piani che conferiscono alla trama una impostazione molto cinematografica.

Due parole, infine, sulla stampa di questo volume Panini Comics: si tratta di un cartonato solido e compatto grazie a una robusta rilegatura in tessuto che sostiene senza sforzo il peso delle pagine, la cui qualità patinata esalta i colori di Gerads e Shaner.

Abbiamo parlato di:
Strange Adventures Vol.1: I buoni e i cattivi
Tom King, Mitch Gerads, Evan Shaner
Traduzione di Stefano Visinoni
Panini Comics, 2021
192 pagine, cartonato, a colori, € 23,00
ISBN: 9788828733812

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