Essential 11 (+1): undici fumetti sulla Shoah

Essential 11 (+1): undici fumetti sulla Shoah

In occasione della Giornata della Memoria, Simone Rastelli - firma storica dello Spazio Bianco - elenca 11 fumetti che hanno trattato il tema della Shoa.

Con un’unica eccezione (We are on our own di Miriam Katin), le opere a fumetti che trattano della Shoah sono scritte da autori che non hanno vissuto la catastrofe. Da qui il carattere peculiare di molte vicende autobiografiche, che finiscono per avere al centro non tanto il problema della conservazione e trasmissione della memoria quanto il confronto con le generazioni precedenti attraverso quella memoria. In questi casi, assistiamo a una vera e propria lotta per il diritto delle nuove generazioni a svincolarsi dalle esperienze delle vecchie e affermare una propria visione del mondo.
I lavori strettamente di invenzione, invece, ruotano in gran parte attorno all’idea (a lungo tempo contestata in sede storiografica) che il genocidio sia uno sbocco sempre possibile e che si debba quindi combattere (nella vita e nell’attività politica quotidiana) le condizioni del suo innesco. Il messaggio di questi racconti è che confondere l’irripetibililtà di un evento storico con quella di un processo sociale è il fraintendimento fondamentale.

MAUS
di Art Spiegelman

Il più famoso racconto a fumetti sulla Shoah si divide fra i ricordi della tragedia e il presente, fra recupero e condivisione della propria storia e difficoltà di relazione fra padre e figlio: Art e Vladek non si conoscono, semplicemente si danno per scontati. Ciò che emerge attraverso l’immersione nel dolore è che il male subìto non migliora gli individui.

Abbiamo parlato di:
Maus
Art Spiegelman
Einaudi, 2010
292 pagine, brossurato, bianco e nero – € 17,00

La nostra recensione

 

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AUSCHWITZ
di Pascal Croci

auschwitz_croci_miniPersone che cercano rifugio, una sala dove si coprono cadaveri: non siamo nella Germania nazista, bensì nella ex-Jugoslavia, anno 1993, e Auschwitz è uno memoria che si apre per analogia (“Souviens-toi”). Cieli grigi, neve, fango, le pagine sono colme di gelo, come il cuore degli uomini che arrancano attraverso le desolazioni. Pascal Croci porta sulla tavola il fatto che i genocidi sono uno strumento a cui gli uomini ricorrono ogni volta che lo ritengono funzionale ai propri scopi.

Abbiamo parlato di:
Auschwitz
Pascal Croci
Il Melangolo, 2004
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 15,00 €
ISBN: 978-8870185218

La nostra recensione

LA PORTA DI SION
di Walter Chendi

Camminare a piedi nudi in terra ostile. Questo l’incubo di Jacob. Eppure quella terra era fino al giorno prima la città amata, dove coltivare speranze e amori. Dopo le leggi razziali, l’unica speranza è sfuggire alle persecuzioni.

Abbiamo parlato di:
La porta di Sion
Walter Chendi
Edizioni BD, 2010
108 pagine, cartonato, bianco e nero – € 10,20
ISBN: 978-8861235526

La nostra recensione

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WE ARE ON OUR OWN
di Miriam Katin

I ricordi della fuga, un tratto sfuggente, matita non fermata dalla china, linee che avvolgono gli eventi in un’atmosfera ossessiva da incubo. Alla fine, ogni precedente certezza è messa in dubbio dalla domanda: “come può essere possibile un simile odio?”.

Abbiamo parlato di:
We are on our own
Miriam Katin
Drawn and Quarterly, 2006
136 pagine, hardcovered, bianco e nero – $ 19,95
ISBN: 9781896597201

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YOSSEL
di Joe Kubert

yossel_kubertYossel è una sequenza di volti: volti di vittime e volti di carnefici. Qui la matita rende ogni sfumatura di espressione e cerca di raccontare emozioni e sentimenti di ciascun individuo immerso negli eventi (rivolta del ghetto di Varsavia, 19 aprile 1943). Spin(t)a morale del racconto è che l’arte non può nulla contro l’odio e la violenza.

Abbiamo parlato di
Yossel: 19 Aprile 1943
Joe Kubert
RW Edizioni, 2015
128 pagine, bianco e nero, brossurato – 23,95€

La nostra recensione

NOI NON ANDREMO A VEDERE AUSCHWITZ
di Jérémie Dress

noi_non_andremo_dressLe nuove generazioni rispettano la memoria, ma si appropriano della storia: Jérémie e Martin sfidano i ricordi dei nonni: il mondo è cambiato, i polacchi non odiano più gli ebrei, non c’è da aver paura, bisogna avere il coraggio di costruire un nuovo mondo. Ma non è così semplice.

Abbiamo parlato di:
Noi non andremo a vedere Auschwitz
Jérémie Dress
Coconino Press – Fandango, 2012
208 pagine, brossurato, bianco e nero – € 19.00
ISBN: 9788876182167

La nostra recensione

LA PROPRIETÀ
di Rutu Modan

Dproprieta_modanue generazioni che tornano nella Polonia, terra dei padri: un’eredità vaga, da identificare e capire; malintesa da chi la vorrebbe sfruttare per i propri interessi personali, esattamente come la memoria. Alla commedia si accompagna un’allegoria della politica israeliana talmente scoperta, che finisce per passare inosservata.

Abbiamo parlato di:
La proprietà
Rutu Modan
Rizzoli – Lizard, 2013
232 pagine, brossurato, colori – € 17,50

La nostra recensione

LA SECONDA GENERAZIONE
di Michel Kitcka

seconda_generazione_kitchkaLa memoria come base dell’identità. La morte del figlio minore spinge il padre di Michel (non un modello di padre) a recuperare i propri ricordi delle persecuzioni naziste; su quei ricordi costruisce una nuova vita, grazie ad essi trova, se non un senso, almeno una missione. Ma questo non sana le incomprensioni fra padre e figlio, che alla fine vengono accantonate, non affrontate. Proprio come quei ricordi dolorosi.

Abbiamo parlato di:
La seconda generazione
Michel Kichka
Rizzoli-Lizard, 2014
112 pagine, cartonato, bianco e nero – € 16,00

La nostra recensione

ESPERANTO
di Otto Gabos

esperanto_gabosVolontà di potenza e desiderio di vendetta: negatività talmente potenti da consentire di viaggiare fra gli universi e ricreare le stesse dinamiche. Alla base del racconto l’idea che la Shoah non sia un banale evento “irripetibile”, bensì il risultato di un processo e di relazioni sociali, assolutamente ripetibili.

Abbiamo parlato di:
Esperanto
Otto Gabos
Black Velvet, 2009
144 pagine, brossurato, colori – 18,00 €
ISBN: 9788896197202

La nostra recensione

DIO AMA. L’UOMO UCCIDE
di Chris Claremont, Brent Anderson

Didascalico, goffo, il racconto di Claremont è colmo di difetti e rimane come manifesto: la paura del diverso genera mostri e quei mostri sono ordinari esseri umani che hanno dato in appalto le proprie coscienze in cambio di capri espiatori delle proprie vite.

Abbiamo parlato di:
Dio ama, l’uomo uccide
Chris Claremont, Brent Anderson
Panini Comics, 2003
96 pagine, brossurato, colori – € 9,00

La nostra recensione

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MAGNETO: TESTAMENTO
di Greg Pak, Carmine Di Giandomenico

La paura negli occhi di un bambino nella Germania nazista. Un bambino, Max Eisenhardt, doppiamente diverso: in quanto ebreo e in quanto mutante. Max sopravviverà alla prima diversità, ma il terrore di quegli anni segnerà il resto della sua vita, facendogli percorrere strade tortuose alla ricerca di un mondo diverso. E la domanda che Max, divenuto Magneto, pone ai suoi avversari, resterà: come può esserci posto per il diverso, visto che il diverso fa paura e viene sempre sfruttato come capro espiatorio?

Abbiamo parlato di:
Magneto: Testamento
Greg Pak, Carmine Di Giandomenico
Panini Comics, 2014
128 pagine, brossurato, colori – € 5,50

La nostra recensione

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TORRI DI FUMO – UNA STORIA DI TRIESTE
di Eugenio Belgrado

torri_di_fumo_belgradoLa memoria è un meccanismo altamente selettivo: il mito degli “italiani brava gente” è stato a lungo patrimonio condiviso e trasmesso. In realtà è solo il racconto di come vorremmo che gli altri ci considerassero. La realtà è stata diversa. Non siamo stati né siamo “brava gente”, come possiamo constatare dalle cronache correnti.

Abbiamo parlato di:
Torri di fumo – Una storia di Trieste
Eugenio Belgrado
Lavieri Edizioni, 2012
96 pagine, brossurato, bianco e nero – € 12,50
ISBN: 978-88-96971-13-0

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