Essential 11: speciale Martin Mystére

Essential 11: speciale Martin Mystére

Un gioco senza altro criterio che quello soggettivo, abbiamo chiesto a Carlo Recagno, sceneggiatore e co-curatore di Martin Mystere, gli undici albi fondamentali per il personaggio, fresco di trentennale. Un Essential Eleven celebrativo per indicare un possibile percorso di lettura per chi è curioso di approcciare la serie o per...

Un gioco senza altro criterio che quello soggettivo, abbiamo chiesto a Carlo Recagno, sceneggiatore e co-curatore di Martin Mystere, gli undici albi fondamentali per il personaggio, fresco di trentennale. Un Essential Eleven celebrativo per indicare un possibile percorso di lettura per chi è curioso di approcciare la serie o per stimolare i ricordi dei tanti fan del BVZM.

 

GLI UOMINI IN NERO (MM N.1)
Alfredo Castelli – Giancarlo Alessandrini

Non si può non iniziare proprio con il numero uno della serie, che getta subito le basi di Martin Mystère e del suo mondo. In questa storia facciamo conoscenza per la prima volta, oltre che con il Detective dell’Impossibile, con l’assistente Java, la compagna Diana Lombard e i nemici storici, gli Uomini in Nero. Vengono inoltre introdotti per la prima volta la sua “base”, il numero 3 di Washington Mews, il suo principale strumento di lavoro (il suo amato Mac; Martin è stato uno dei primi personaggi dei fumetti a usare con regolarità un Personal Computer) e la sua “impossibile” arma a raggi.
Troviamo sin dalla prima avventura anche le caratteristiche fondamentali del personaggio quali la (quasi) infinita curiosità e l’insopportabile logorrea, ma anche la capacità di non prendersi troppo sul serio.
Più avanti negli anni, Castelli e gli altri autori aggiungeranno un po’ di cose e daranno alcune limatine qua e là, ma Martin Mystère nasce già completo in tutte le sue caratteristiche fondamentali, con questa storia che a distanza di trent’anni conserva sempre inalterata la sua freschezza.

 

LA VENDETTA DI RA (MM Nn. 2-3)
Alfredo Castelli – Giancarlo Alessandrini

La seconda avventura del detective dell’Impossibile è essenziale non soltanto perché è la prima a rivelare particolari del passato del nostro eroe, ma soprattutto perché introduce per la prima volta la sua nemesi, il rivale di sempre, il suo “gemello cattivo”, Sergej Orloff.
Un altro personaggio che si presenta subito dalla sua prima apparizione già ben caratterizzato, anche se in seguito Castelli deciderà di prendere di sorpresa il lettore, facendolo evolvere lungo strade inaspettate (“Roncisvalle”, MM Nn. 94-95-96, e “Xanadu”, MM Gigante N. 2). In più, il racconto getta le basi anche per l’evoluzione di Java, con alcuni indizi che verranno poi sviluppati ne “La città delle Ombre Diafane” (MM Nn. 17-18-19) e “Il passato di Java” (MM Nn. 111-112-113).
E non solo: il breve cameo di Mister No mostra che Martin Mystère vive nello stesso universo di Jerry Drake, e aprirà la porta, più avanti, ai “team-up” con Dylan Dog e Nathan Never (oltre che con il personaggio di Guido Nolitta).

 

LA CITTA’ DELLE OMBRE DIAFANE (MM Nn. 17-18-19)
Alfredo Castelli – Gaspare e Gaetano Cassaro

Gli elementi del passato di Java, gettati quasi con noncuranza nel racconto “La vendetta di Ra” (MM Nn. 2-3), vengono qui sviluppati ampiamente. Le circostanze dettagliate del primo incontro tra Martin Mystère e il suo assistente neanderthaliano vengono rivelate, e per la prima volta visitiamo la città perduta da cui proviene Java e in cui vivono tuttora, nascosti agli occhi del mondo, uomini di Neanderthal che dovrebbero essere estinti da trentamila anni.
Vengono alla luce anche nuovi particolari del passato di Sergej Orloff, legati inestricabilmente a Java, quasi come se i due personaggi più importanti di Martin Mystère si fossero, in un certo senso, creati a vicenda. E in un certo senso è così: quando Orloff scompare, in flashback, apparentemente per sempre, è l’inizio della lunga amicizia tra il Detective dell’Impossibile e l’uomo di Neanderthal. Martin Mystère perde un “fratello” ma ne trova immediatamente un altro.

 

I FIGLI DEL SOGNO (MM Nn. 26-27)
Alfredo Castelli – Giancarlo Alessandrini

Una storia molto particolare in cui scopriamo da dove viene Martin, e come il “mystero” ha sempre caratterizzato la sua vita. In questo racconto facciamo la conoscenza – in flashback – dei genitori di Martin, Mark e Laura Mystère, e vediamo come l’atteggiamento del padre di fronte all’impossibile abbia in larga parte influenzato (in direzione opposta) quello del figlio.
Per la prima volta il Detective dell’Impossibile apprende come mai sembra quasi che i “mysteri” lo cerchino in continuazione, e vedremo in seguito anche come gli errori commessi da Mystère senior ritorneranno dal passato a determinare la vita di Martin (“Moha-Moha”, MM Nn. 35-36)

 

I GIORNI DELL’INCUBO (MM Nn. 62-63-64)
Alfredo Castelli – Giovanni Freghieri)

La seconda (e forse la più riuscita) delle avventure che contrappongono a Martin Mystère l’azzeccatissimo personaggio di Mister Jinx, forse una delle più belle creazioni di Castelli. Jinx, vero diavolo tentatore, è l’uomo che attraverso la tecnologia riesce a realizzare i desideri “impossibili” delle persone, e vende a caro prezzo queste opportunità; ma, come si suol dire, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e infatti tutte le diavolerie (!) del mefistofelico Jinx finiscono sempre con l’avere qualche “effetto collaterale” non previsto e devastante.
Il motivo per cui la storia è compresa in questa lista, tuttavia, è un altro: si tratta di un importante punto di svolta nel rapporto tra il Detective dell’Impossibile e la sua ex segretaria Diana Lombard. All’inizio Diana era, curiosamente, il personaggio meno caratterizzato della serie, limitato dallo stereotipo di fidanzata gelosa e a volte antipatica, e Castelli se ne deve essere accorto, dal momento che nel corso delle varie avventure ha cercato di “fare ammenda” per questa superficialità, approfondendo Diana e rendendola più tridimensionale.
Nel momento più drammatico e toccante di questa avventura vediamo Martin e Diana che per la prima volta si accettano completamente a vicenda, con tutti i loro difetti, e Diana si dimostra finalmente – qui e per il futuro – la compagna perfetta per l’archeologo avventuriero.

 

RONCISVALLE (MM Nn. 94-95-96)
Alfredo Castelli – Esposito Bros

Una delle più belle avventure di Martin Mystère di tutti i tempi. Riprende e modifica in parte temi e personaggi de “La Spada di re Artù” (MM Nn. 15-16), ed è una storia incredibilmente ricca di spunti, molti dei quali sono stati infatti ampliati in albi successivi; una vera miniera di sviluppi narrativi che a tutt’oggi non si è ancora esaurita, e che ha poi fornito materiale anche ad altri sceneggiatori.
Segna inoltre il debutto dei fratelli Esposito, che in seguito sono diventati delle vere e proprie colonne portanti della serie.
In questa lista, tuttavia, la storia è presente in quanto rappresenta un punto di svolta nella caratterizzazione di Sergej Orloff. Vengono infatti tirate le fila sulla vicenda del personaggio, con un conveniente “riassunto delle puntate precedenti”, ma soprattutto viene rivelato cosa fa l’acerrimo nemico di Martin Mystère quando non è impegnato a girare il mondo alla ricerca di tesori nascosti e a combattere il suo ex collega, e la rivelazione, per il lettore, è straordinariamente sorprendente. Un importante passo in avanti nell’evoluzione di Orloff, che comincia qui ad evolversi e ad affrancarsi dall’immagine un po’ superficiale (e limitativa) di cattivo ghignante avvolto da un nero mantello.

 

IL PASSATO DI JAVA (MM Nn. 111-112-113)
Alfredo Castelli – Esposito Bros

Si completa l’evoluzione di Java, che da “servo muto” delle prime storie acquista finalmente una caratterizzazione a tutto tondo. E’ un seguito de “La città delle ombre diafane” (MM Nn. 17-18-19) che getta nuova luce sul popolo dei neandertaliani, e che arricchisce ulteriormente la backstory del personaggio. Si ricollega inoltre al “precursore” di Martin Mystère, quell’Allan Quatermain che – per citare le parole di Castelli – aveva costituito una specie di “prova generale” della serie.
Una storia drammatica e ricca di colpi di scena, che parte dalla improvvisa separazione tra Martin e Java per farci conoscere la vita precedente condotta dall’uomo di Neanderthal, fino all’epico duello finale con la sua insospettabile Nemesi; ma è anche una storia ricca di umorismo, con diversi flashback che ci mostrano gli sforzi fatti da Java per adattarsi al “mondo civile” (e di Martin per adattarsi al suo nuovo amico), dichiaratamente ispirati dalla classica avventura di Floyd Gottfredson “Topolino e il selvaggio giovedì”.

 

LA VITA SEGRETA DI DIANA LOMBARD (MM Nn. 164-165)
Alfredo Castelli – Esposito Bros

Dopo Orloff e Java, non poteva mancare una storia che rivelasse il passato di Diana, rimasto per tanti anni un vero e proprio foglio bianco. E Castelli ne approfitta per farci conoscere per filo e per segno la vita di Diana Lombard sin dall’infanzia, con tutti i passi che hanno fatto sì che il mystero permeasse la sua esistenza da ben prima che incontrasse Martin. Una vicenda che segna anche il ritorno di Mabus, il “cattivo” introdotto da Castelli nello speciale Dylan Dog & Martin Mystère n.1, facendolo diventare a tutti gli effetti un avversario di Martin.
E’ il completamento della lunga evoluzione di Diana, che ha fatto una lunga strada dalla “eterna fidanzata” sempre gelosa (e anche un po’ opprimente) dei primi numeri, e che qui diventa definitivamente non soltanto la compagna del Detective dell’Impossibile, ma la sua eguale a tutti gli effetti. Una volta tanto la scontatissima frase “niente sarà più lo stesso” è appropriata, in quanto questa vicenda segna un fondamentale giro di boa per il rapporto tra Diana e Martin, che d’ora in poi sarà impostato su un altro registro, e con uno sviluppo insospettato che verrà rivelato al lettore soltanto sette anni dopo, con l’albo “Vent’anni di Mysteri” (MM N. 241)

 

XANADU (MM Gigante N.2)
Alfredo Castelli – Paolo Morales

Una vera e propria storia “game changer”, che cambia le regole del gioco. Ancora una volta non è inopportuno dire “niente sarà più come prima”. Questa avventura non solo ridefinisce completamente il rapporto tra Martin Mystère e il suo “gemello malvagio”, ma mostra sotto una nuova luce tutto quanto è avvenuto finora nella serie tra i due avversari.
Tranquillizzatevi: non viene effettuata nessuna operazione di retcon, e non viene dato nessun colpo di spugna, ma Martin e Sergej vengono portati a un punto in cui, semplicemente, non si può più andare avanti come si è fatto finora.
E allora si deve cambiare: dopo questa storia Orloff non diventa certo un eroe, né il suo passato verrà dimenticato (anzi, verrà ricordato di frequente), ma il suo ruolo nella serie non sarà più di acerrimo nemico, e anzi, a volte lo ritroveremo addirittura come alleato di Martin.

 

IL SARCOFAGO DI PIETRA (MM Nn. 187-188-189)
Paolo Morales – Paolo Morales

Il debutto di Paolo Morales come sceneggiatore-disegnatore arriva con la più bella storia della serie per quanto riguarda il personaggio di Java, una vicenda di archeologia “mysteriosa” pura, ricca di azione, nella quale viene introdotto uno dei personaggi più amati degli ultimi anni, quello di Maria Ossowiecki, con la quale Java vivrà una “impossibile” e bella storia d’amore.
Morales caratterizza ulteriormente Java, e lo porterà in albi successivi anche a raggiungere la statura di protagonista (“L’angelo del male”, MM Gigante N. 10).

 

VENT’ANNI DI MYSTERI (MM N. 241)
Alfredo Castelli – Giancarlo Alessandrini

In questo albo si celebra il ventennale della serie, con riferimenti a diverse avventure passate; soprattutto ci si ricollega a “La vita segreta di Diana Lombard” per concludere una situazione tra Diana e Martin lasciata in sospeso sette anni prima, e sulla quale da allora Castelli aveva – con parsimonia – sparso occasionalmente piccoli indizi. Tutti i personaggi fissi e ricorrenti convergono verso il numero 3 di Washington Mews per festeggiare la coppia. E’ un’occasione per ricordare i “bei vecchi tempi”, con piccole e grandi rivelazioni e qualche ospite inaspettato.
Niente “game changing”, qui: gli avvenimenti che hanno in qualche misura cambiato le carte in tavola nella serie hanno già avuto luogo, in questo albo non c’è nulla che alteri lo status quo, ed è proprio questo il “sugo” della vicenda: come dice lo stesso Martin verso la fine, tutto continuerà ad andare come prima, e tutto andrà bene. Non ci poteva essere miglior dichiarazione per celebrare vent’anni di “mysteri”.

 

 

L’omaggio di Sergio Giardo per il nostro speciale

Sergio Giardo Martin Mystére
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2 Commenti

2 Comments

  1. Francesco Romani

    22 Marzo 2016 a 11:13

    “La vita segreta di Diana Lombard” rispetto a “Java contro Java” è veramente con il freno a mano tirato. Il ritmo è un po così, altalenante e Diana rispetto a come l’ abbiamo conosciuta è un po troppo passiva. Poi, o.k. che siamo in un fumetto, ma negli anni 80 Diana dimostrava tra i 30 e i 35 anni e non tra i 20 e i 25. Vabbé!
    “Xanadu” mi ha un po deluso. Storia fatta per rispondere anche al quesito dell’ arma a raggi, maldestramente messa da parte dal 90 senza spiegazioni con ovvie lettere mandate in redazione per sapere che fine avesse fatto. XD Qualche situazione intrigante e affascinante, ma piuttosto fine a se stessa come quella ad Altrove e il mistero svelato dell’ arma a a raggi non tanto esaltante.
    Anche “20 anni di misteri” non mi ha entusiasmato. La prima metà dell’ albo è un po un riassunto-trailer della serie e poi c’ è la mini-vicenda di Java, carina, ma nulla più. Bello il finale.
    Le altre storie mi sono piaciute molto. Al posto di “Orlando il paladino”, che trovo più che buona, ma non un capolavoro (le storie dove non succede molto non mi entusiasmano di solito), avrei messo “Il presagio”, splendida storia-prologo che fa luce su Agarthi e apre la saga dei graal in cui purtroppo stiamo fermi al secondo da più di 20 anni dopo quel gioiello del primo gigante “Il segreto di San Nicola”.

    • la redazione

      22 Marzo 2016 a 11:46

      Grazie Francesco, fa sempre piacere il confronto con gli appassionati. Qui più che una questione di validità delle storie si sottolineava l’importanza all’interno della serie per comprendere il personaggio e i suoi elementi fondamentali. Al di là di questo, ogni classifica o elenco limitato per forza di cose è frutto di compromessi e le mancanze sono fisiologiche. Sono spunti per approfondire per chi non conosce l’argomento, o per partecipare al “gioco” per chi come te ben conosce le avventure del BVZM.
      A presto e che il mystero sia con te!

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