Cartoomics 2018: intervista a Alessandra Alyah Patanè

Cartoomics 2018: intervista a Alessandra Alyah Patanè

A Cartoomics 2018 abbiamo intervistato Alessandra Alyah Patanè, ospite dello stand Panini Comics, dove presentava il secondo volume della sua serie "CTRL-Z": ne abbiamo parlato con lei dopo la sua signing session, affrontando anche i temi delle sue storie.

Alessandra Patanè (chiamata da tutti Alyah), siciliana di nascita ma globetrotter per elezione, vive attualmente a Berlino con il suo gatto Bastet e con suo marito, in ordine di importanza.
Dopo una lunga gavetta, costellata da lavori non sempre attinenti alla sua materia di studio (grafica, illustratrice e colorista) e destinati alla mera sopravvivenza quali cameriera, centralinista e addetta alle pulizie, inizia la pubblicazione on-line di Greedy Flower, il suo primo fumetto, edito in seguito a stampa da Shockdom. Attualmente sta realizzando per Panini Comics Ctrl-Z, in cui continua a sviluppare il complesso e delicato tema della crescita e del rapporto genitori-figli.

Abbiamo intervistato Alessandra Patanè a Cartoomics 2018, a conclusione della sua signing session allo stand Panini Comics in occasione della pubblicazione del secondo volume di Ctrl-Z: le abbiamo chiesto come il formato delle tavole alla francese, più grande rispetto a quello di Greedy Flower abbia cambiato il suo stile di disegno e le sue scelte di sceneggiatura.
La fumettista siciliana ci ha risposto che è stata stimolata molto dalle possibilità che un formato più grande offre sia dal punto di vista del disegno che della colorazione.

La nostra conversazione si è spostata di conseguenza sul filo conduttore che unisce le sue pubblicazioni: le difficoltà della crescita, in particolar modo quelle degli adolescenti immersi nella realtà liquida della rete. Aliah ci ha spiegato che, dopo i problemi dell’infanzia descritti in Greedy Flower, desiderava parlare della sfera degli adolescenti con sfide diverse e profondamente influenzate dalle caratteristiche alienanti dei social network, come ad esempio l’abuso dei vantaggi dati dall’anonimato.

La presenza assidua dell’autrice sui social network, anche con la serie di tavole uniche The Funny way of sugaring life with poison, ci ha poi spinto a chiederle quanto internet influenzi la sua scrittura e quali siano secondo lei i maggiori pericoli della realtà digitale. Secondo la Patané il rischio più grave è quello degli equivoci generati dalla confusione tra la sua identità virtuale e quella pubblica.

Di seguito la nostra video-intervista:

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