A metà settembre Centauria (Gruppo Fabbri) pubblicherà Francis Bacon. La violenza di una rosa, il nuovo graphic novel di Cristina Portolano (Quasi signorina, Storie della buonanotte per bambine ribelli, Post Pink, Io sono Mare, Non so chi sei).
L’uscita cade in concomitanza dell’inaugurazione della mostra italiana dedicata a Francis Bacon e alla London School (Roma – Chiostro del Bramante).
Il volume, già venduto in Francia, si inserisce all’interno di una collana che nasce per raccontare l’arte attraverso il fumetto. Entro l’anno, inaugurata ufficialmente dalla Portolano, ospiterà anche Pollock (Catacchio), Hopper (Scarduelli/Rossi) e Klimt (Otto Gabos). L’idea è quella creare un dialogo tra arti ed epoche diverse, un dialogo che, quindi, possa regalare una duplice esperienza visiva e conoscitiva del mondo dell’immagine e delle sue storie.
La Portolano ha scelto Francis Bacon perché la sua storia è simbolo di un percorso artistico e umano dove l’eccesso e la fragilità, la libertà sessuale e il terrore del diverso, la solitudine e le relazioni sociali compulsive, il caos e la ricerca di geometrie in cui ingabbiarlo, si mescolano. L’autrice ha voluto restituire queste dualità, dire di questo magma fatto di bellezza, ferocia, dolore e profonda tenerezza fissando quei momenti, quegli incontri che per l’artista sono stati un bivio. Lo fa col supporto di un narratore d’eccezione: una creaturina rosa che rappresenta l’estro e l’identità profonda dell’autore.
Le tavole sono realizzate nei toni del malva, del giallo acido, del blu e del rosso. Colori che, oltre a dare un grande impatto alle tavole, sono quelli da cui Bacon partiva ogni volta per realizzare le sue tele.