Apparso in Italia nel 1999 e diventato subito un cult, torna in una nuova edizione il memoir che ha riscritto le regole dell’autobiografia a fumetti.
«Il memoir minimalista e inquietante di un’adolescenza difficile.»
Così la «New York Times Book Review» salutò Non mi sei mai piaciuto. La storia era comparsa a puntate su «Yummy Fur», una rivista a fumetti realizzata dallo stesso Chester Brown: cinque capitoli tra il 1991 e il 1993 per un’opera che oggi è ancora tra le più brucianti autobiografie a fumetti di sempre, seminale al pari di Maus e Persepolis. Nelle pagine di questo classico contemporaneo, che nel 1994 ha esordito in volume per la canadese Drawn & Quarterly, Brown rivive i trascorsi della sua educazione sentimentale, quella di un bel ragazzino, timido e controllato, all’ombra di una madre consumata dalla schizofrenia. Rivelando con crudezza i suoi ricordi, Brown si racconta con la sintesi e la potenza di un vero poeta, scarnificando la sua intimità fino a renderla universale. Arrivato in Italia nel 1999, Non mi sei mai piaciuto è stato oggetto di culto e studio per un’intera generazione di autrici e autori allora emergenti.
A lungo introvabile, oggi questa perla del fumetto indipendente viene riproposta ai lettori italiani in una nuova edizione. Un’occasione per scoprire e riscoprire queste pagine che, con la loro impetuosa chiarezza, rievocano le vibrazioni dell’adolescenza: una terra di nessuno contesa dalla voglia di passare inosservati e il bisogno di sentirsi oggetti del desiderio.
CHESTER BROWN
NON MI SEI MAI PIACIUTO
(Rizzoli Lizard)
Prefazione di FRANCESCO PACIFICO
Traduzione di VINCENZO FILOSA