Love Everlasting: fuga dall’amorTe

Love Everlasting: fuga dall’amorTe

Bao Publishing porta in Italia il primo volume di “Love Everlasting”, fumetto romantico e pulp di Tom King ed Elsa Charretier.

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.

COVER LOVE EVERLASTINGIn Rerum Vulgarium Fragmenta, XXXV Francesco Petrarca immagina se stesso mentre cerca rifugio dall’amore e dagli sguardi delle persone. Se, da un lato, riesce a isolarsi e a fuggire dalla folla, dall’altro non gli è possibile non farsi notare dalla natura e, soprattutto, evitare di essere seguito dal dio – la personificazione del sentimento amoroso è evidente grazie alla lettera maiuscola e alla concretezza delle azioni – che lo raggiunge ovunque. L’io lirico è perseguitato dall’amore che, quasi in carne e ossa, diventa anche suo doppio, sicché il poeta è sia vittima che carnefice di se stesso.

Mutatis mutandis, Joan Peterson in Love Everlasting si ritrova intrappolata in un ciclo apparentemente senza fine, in una coazione a ripetere che la porta a percorrere continuamente nuove strade con l’unica conseguenza di arrivare inevitabilmente alla stessa meta. La protagonista della serie Image Comics di Tom King ed Elsa Charretier, edita in Italia da Bao Publishing, è una donna che ama e viene amata, ma che finisce sempre per morire per mano di un misterioso cowboy.

L’eterno ritorno

Il primo volume raccoglie cinque capitoli a loro volta suddivisi in brevi episodi, un po’ come accadeva nei fumetti di supereroi di una volta e negli albi Bonelli. Insieme, i brevi episodi formano la microtrama unica e compiuta di un capitolo e, alla distanza, i singoli capitoli formano la macrotrama ancora in via sviluppo. Dopo un avvio vivace grazie ai toni brillanti da commedia romantica d’altri tempi, uniti a un’atmosfera soap-operistica, gli autori cominciano a svelare il meccanismo che vede Joan attraversare luoghi e tempi diversi, desiderata da uomini che non vedono l’ora di sposarla. Quando ormai il canovaccio sembra collaudato e il rischio di annoiarsi dietro l’angolo, una svolta verso l’azione scongiura il pericolo e, anche grazie all’introduzione di nuovi personaggi, spariglia le carte.

È interessante notare come la giovane e attraente Peterson, anche senza mantenere invariate le proprie origini, tuttavia rimanga una costante nel nuovo piccolo mondo in cui di volta in volta si ritrova a vivere. Dato invariabile, alla pari del cowboy, in mezzo a una moltitudine di variabili, la ragazza e le sue tante parabole esistenziali ricordano sia Le molte morti di Laila Starr, fumetto di Ram V e Filipe Andrade, che il trattamento riservato da Jonathan Hickman e colleghi a Moira McTaggart nel rilancio degli X-Men iniziato con HoX/PoX.

Il lavoro di Tom King

Tom King, dopo aver sceneggiato varie opere per DC Comics e Visione per Marvel Comics, si smarca dalle due major e sbarca in Image con una proposta lontana dal supereroismo. Non si tratta di una novità, non solo poiché già in Sheriff of Babylon l’autore aveva messo da parte superpoteri e superproblemi, ma anche perché l’ex agente della CIA è abituato a raccontare altro anche quando scrive gli eroi in tuta aderente. La sensibilità che lo ha portato a indagare i rapporti tra Batman e Catwoman, tra Adam Strange e Alanna, tra Mister Miracle e Big Barda, tra Visione e Scarlet è la stessa che caratterizza anche Love Everlasting in cui, nonostante i partner di Joan cambino a ogni iterazione del ciclo di morte e rinascita, le relazioni della donna con gli uomini amati sono al centro della narrazione.

LOVE EVERLASTING_p5A seconda del periodo in cui ambienta la vicenda, King modula i toni dei testi. Il caso più evidente è quello in cui utilizza delle didascalie verticali che sostituiscono o, a vederle diversamente, riempiono un’intera vignetta come se fossero le parti in prosa di un film muto o le transizioni da una scena all’altra di una soap opera. Nello stesso contesto, i dialoghi sono molto enfatici e sembrano puntare a scatenare le reazioni del pubblico, un po’ come le risate, gli applausi e le esclamazioni di stupore inseriti nei telefilm. Diversamente, quando cambia l’ambientazione, per esempio durante la prima guerra mondiale, il registro varia e i testi nei dialoghi si fanno seri, intervallati dalle strofe delle canzoni d’amore cantate dalla stessa Joan per intrattenere i soldati alla ricerca dello svago necessario tra un combattimento e l’altro.

Una critica che si può muovere al fumettista riguarda la ripetizione eccessiva dei nomi propri, in particolare nei balloon di un paio di capitoli. Se il contesto di fine Ottocento e primo Novecento può giustificare la reiterazione, essa diventa esagerata quando i personaggi si chiamano per nome in ogni nuvoletta, persino più volte nel giro di poche parole.

Il lavoro di Elsa Charretier

Diversamente da altre sue opere, King non imposta la gabbia del suo fumetto secondo uno schema rigido né chiede che siano ripetute più volte le stesse vignette (le stesse o leggermente modificate nelle pose o nelle espressioni dei personaggi), pertanto Elsa Charretier non è chiamata a rispettare la griglia 3×3 in stile-Watchmen né a prolungare le inquadrature sugli individui che parlano per tanti riquadri, nonostante Love Everlasting sia un racconto molto “parlato”.

Il segno morbido e agile dell’artista si esprime in tavole dall’organizzazione varia e cangiante, nelle quali Joan si muove con disinvoltura, interpretando ora la donna volitiva, ora la ragazza dilaniata dal dubbio, talvolta la damigella in pericolo, talaltra colei che ha in testa la soluzione migliore a tutti i problemi. Lo stile adottato dalla disegnatrice ricorda le opere di Darwyn Cooke e Bruce Timm, ma anche il dinamismo di Wes Craig e la guizzante raffinatezza di Joëlle Jones. Se questi nomi possono evocare qualcosa, è giusto altresì sottolineare che Charretier perviene a una sintesi efficace, con la quale dà risalto ai volti e ai corpi dei personaggi.
Oltre che nella cura per le espressioni, il suo impegno si riscontra nell’attenzione riservata all’abbigliamento delle donne e degli uomini raffigurati: nei passaggi fra tempi e luoghi diversi il guardaroba si aggiorna in modo realistico.

Appuntamento con l’amore

LOVE EVERLASTING_p16Al termine della lettura, il primo volume di Love Everlasting lascia senza risposta molti interrogativi che spingono a proseguire la lettura, ma allo stesso tempo va oltre la semplice operazione di costruzione delle fondamenta. Anche il primo capitolo raccolto nel libro non è del tutto introduttivo, merito di un incipit in medias res che alimenta aspettative e curiosità. A maggior ragione, dopo i primi cinque spezzoni della storia, la narrazione si conferma coinvolgente e stimolante, nella speranza che King riesca a mantenere oliato il meccanismo, svelando a poco a poco il mistero delle molte morti e dei molti amori di Joan Peterson.

Abbiamo parlato di:
Love Everlasting volume uno
Tom King, Elsa Charretier
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, 2023
136 pagine, brossurato, colori – 20,00 €
ISBN: 9788832738346

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