L’incarnazione della morte come protagonista nel mondo del fumetto o l’utilizzo delle sue varie rappresentazioni non è sicuramente una novità. L’esempio più famoso è la pallida ragazza a cui Neil Gaiman ha affidato il ruolo di Death, diventata nel tempo un personaggio iconico. Questo non significa che non sia possibile trovare nuovi modi di raccontarla o autori in grado di darle nuova “vita”, se permettete il gioco di parole.
Si aggiunge infatti alla lista anche il bravo scrittore indiano Ram V con Le molte morti di Laila Starr, pubblicato originariamente negli Usa da BOOM!Studios, che utilizza il pantheon e la simbologia delle religioni induiste, per creare una storia che riesce a sorprendere il lettore grazie a un continuo ribaltamento di prospettive e convinzioni.
La nascita di Darius, un bimbo destinato a inventare l’immortalità durante la sua esistenza, comporta il licenziamento di Morte, ritenuta ormai inutile e lasciata libera di vivere un’esistenza mortale sulla Terra (o quasi, visto che Pranah, colui che si occupa della vita la riporta in vita dopo ogni decesso), dopo essersi reincarnata nel corpo di Laila Starr, una ragazza da poco deceduta.
Decisa a vendicarsi dell’umano che ha inventato l’immortalità, inizia un viaggio esistenziale in cui acquisisce nuovi tasselli sulla vita e sulle sue conseguenze, soprattutto su quella di Darius che sembra destinato a perdere le persone care ad ogni step importante della sua crescita fisica, mentale e morale.
Ram V esibisce una prosa lirica e poetica, mai ridondante, in cui emerge la sua filosofica visione dell’umanità. Straordinaria la diversificazione delle voci narranti: una sigaretta in attesa di spegnersi e concludere il suo ciclo vitale, oppure un tempio cinese abbandonato che si preoccupa della persona anziana che passa tutti i giorni a trovarlo si alternano a quella di una Laila sempre più dubbiosa, ora cosciente dei limiti intrinsechi della condizione umana, del tempo che ne delimita in modo ineluttabile l’inizio e la fine e dell’utilizzo che facciamo di questo intermezzo.
Vita e morte, due facce della stessa medaglia il cui imprescindibile legame ci conduce verso una conclusione ricca di significato, emozionante e commovente. Un fumetto a tratti stupendo, scritto con capacità e consapevolezza, che ricorda per affinità di concetto Daytripper, il capolavoro di Fábio Moon e Gabriel Bá.
Filipe Andrade, con i suoi disegni eccellenti, è in grado di restituire tutta la profondità del testo e dei dialoghi grazie a uno stile peculiare e raffinato, caratterizzato da figure eteree, oblunghe e affascinanti, delineate da una palette cromatica tenue che trasmette la sacralità insita nella quotidianità di Mumbai e dell’India in generale. Il risultato finale è un piccolo gioiello capace di smuovere sentimenti profondi. Davvero una bella sorpresa.
Abbiamo parlato di:
Le molte morti di Laila Starr
Ram V, Filipe Andrade
Traduzione di Vania Vitali
Panini Comics, 2022
128 pagine, cartonato, colori – 16,00 €
ISBN: 9788828711971