Dopo gli eventi narrati nel primo volume di Qual è il posto più lontano da qui, edito da da Image negli Stati Uniti e in Italia da Bao, i creatori Matthew Rosenberg e Tyler Boss continuano a raccontare le storie dei giovani superstiti dell’Academy, divisi e dispersi nel territorio controllato dagli Estranei.
Con Roman Titov assistito da Shycheeks ai colori, Courtney Menard autore della mappa e la traduzione di Leonardo Favia, la storia procede dal settimo al decimo atto ed è strutturata intorno a un’alternanza di capitoli – dal quarantaseiesimo al cinquantottesimo – sempre frequente ma meno serrata rispetto al libro precedente, soluzione che giova alla narrazione (meno spezzettata) senza incidere negativamente sul ritmo.
Il libro si apre con la ricostruzione di quanto accaduto a Sid, la ragazzina incinta che se non sa cosa significhi né cosa stia accadendo al proprio corpo, la cui sorte era rimasta in sospeso al termine del primo volume. Dopo aver causato l’incidente scatenante della storia con l’abbandono del covo della famiglia, Sid inizia un viaggio in solitaria che la conduce dai Rottamatori e a partecipare a un’asta che coinvolge alcune vecchie conoscenze dell’Academy.
La linea narrativa con protagonista la ragazza in fuga si intreccia con quella di Oberon, sopravvissuto a stento dopo la divisione dal resto del gruppo, e si alterna a quelle di Alabama, Lafayette e di altri personaggi che appartengono a nuove famiglie.
La ragazza si conferma una figura intrigante, capace di generare empatia grazie a un carattere sfaccettato e al fatto di dover affrontare avventure e disavventure in evidente stato di gravidanza. Appartiene invece a Lafayette il ruolo di personaggio più riflessivo, a testimoniare la sua maggior maturità e la vicinanza alla temuta età adulta. A lui e ad Alabama è affidata una corposa parte di storia, finale compreso, con una trama destinata a diventare il collante con le altre linee narrative, probabilmente nel terzo libro.
Matthew Rosenberg introduce nuove famiglie e nuovi scenari, caratterizza i personaggi con gergo e abbigliamento personalizzato e utilizza in generale dialoghi essenziali e taglienti. L’ambientazione post apocalittica viene sfruttata come un gradevole e dinamico sfondo per approfondire le identità e le sfumature caratteriali del suo ricco cast, in un’opera che fa della coralità il suo punto cardine.
Risultano invece meno incalzanti gli sviluppo di trama: nel secondo volume ci si addentra infatti nella parte centrale della storia e si nota lo schema narrativo classico fatto di prove da superare e interazioni con alleati o nemici, che limita la presenza di grossi colpi di scena (ad esempio non si hanno svolte sostanziali sul ruolo degli Estranei). Ciò nonostante la trama orizzontale è rinvigorita da qualche gancio narrativo disseminato qua e là, pronto a essere sviluppato in seguito. La domanda posta dal titolo del fumetto rimane comunque senza risposta e posticipata alle tavole che verranno, nelle quali si potrà forse conoscere l’origine e magari il futuro del mondo privo di adulti (ma è davvero così?) regolamentato dagli Estranei, in cui vivono le varie famiglie di ragazzi.
Il lavoro di Tyler Boss è in diretta continuità con il precedente volume. Un segno maturo, espressivo e dinamico secondo necessità, forte di dettagli che riempiono tavole classiche e regolari. Molto evocative alcune vignette, ad esempio quelle che compongono una sequenza del cinquantesimo capitolo con un’enorme luna alle spalle di alcuni nuovi arrivati, utilizzata come fosse un occhio di bue su un palcoscenico. Sempre determinanti gli studi sui tratti fisici e sull’abbigliamento delle nuove famiglie, che aggiungono e sottolineano peculiarità utili ai fini narrativi.
La colorazione, forse per il cambio di colorista ma anche per le vicende raccontate, risulta un po’ più cupa rispetto al primo volume, con qualche excursus su toni più accesi o effetti fluo quando Sid domina la scena. Interessante la gestione dei punti luce che, si tratti di televisori, fari di motociclette, torce o occhi nel buio, enfatizza gli scenari in cui si muovono i protagonisti.
Abbiamo parlato di:
Qual è il posto più lontano da qui – Volume 2
Matthew Rosenberg, Tyler Boss
Traduzione di Leonardo Favia
Bao publishing, 2024
152 pagine, brossurato, colori – 21,00 €
ISBN: 9788832739718