Hugo Pratt, Dino Battaglia e Sergio Toppi, tre grandi maestri in arme, tre grandi firme del fumetto che hanno lasciato un segno anche sul Corriere dei Piccoli, dal 1930 al 1970.
I soldatini, di stagno e di carta, sono stati i primi giochi di ruolo, i war games che si fanno risalire alla Prussia del 1700. Un gioco per bambini ricchi, destinato a educarli alla guerra e al comando, ma presto diffusosi in tutte le case borghesi.
La versione più povera sono stati i soldatini bidimensionali di carta, solo a fine anni ’60 soppiantati dalla plastica. Venduti in cartoleria, su fogli di cartoncino leggero, come le bamboline con i vestiti per le bambine, avevano le piccole basi che permettevano, una volta ritagliati, di schierarli per le battaglie.
Sul Corriere dei Piccoli, il giornalino che ha portato e sviluppato il fumetto in Italia, dei primi soldatini compaiono negli anni ’30 a opera di Domenico Natoli, ma sono più educativi, che giocabili.
È solo negli anni ’50 che fanno la comparsa, sulle pagine del settimanale, piccoli eserciti da incollare su cartoncino, ritagliare e montare. Non sono solo eserciti, il mondo dell’avventura si affaccia tra le figure militari (pellirosse, guerrieri e personaggi di paesi esotici e lontani) e anche figure da teatro o da pista: le maschere, personaggi d’opera, calciatori e ciclisti.
La bellezza di queste figurine è evidente e a disegnarle sono infatti, perlopiù, le grandi firme del fumetto, già affermate o che diventeranno autorevoli pochi anni dopo.
Hugo Pratt, Dino Battaglia e Sergio Toppi, sono i tre grandi autori che amano disegnare divise e soldatini, ma accanto a loro anche Giorgio Trevisan, Leo Cimpellin e, unica firma femminile, Iris De Paoli, oltre a un raro Guido Crepax, che sarà inventore di molti giochi di battaglie per altre testate, tra cui Linus.
Battaglia e Toppi si dilettarono per tutta la vita a costruire modellini di soldati di grande cura tecnica e realismo poetico. Pratt fu sempre quasi ossessionato da divise e dettagli, che davano realtà storica, precisione e credibilità alle sue opere di fantasia.
Generazione figlia di una guerra che non aveva combattuto, questi “ragazzi” mitizzarono gli eserciti liberatori, e sapevano il valore comunicativo di ogni colore di divisa, di ogni mostrina.
Soldatini di carta, volume in grande formato, ripropone le pagine più interessanti del Corriere dei Piccoli al di fuori dei fumetti, ma ai fumetti strettamente legate.
Pratt porta in queste figurine i suoi guerrieri africani e i “pellirosse” del Far West, Battaglia l’800 di Maupassant e delle guerre prussiane, Toppi i suoi guerrieri medievali possenti e primitivi. Ognuno di loro nei soldatini racconta, in quelle pagine, quello che porterà nei suoi fumetti pochissimi anni dopo.
E sono soldatini che agiscono, non vanno solo schierati per buttarli giù con la cerbottana, atti a creare oltre a battaglie veri scenari di avventura.
La ristampa delle tavole d’epoca, recuperate e restaurate, e per la maggior parte da allora inedite, è accompagnata da testi di storici e di critici del fumetto, fornendo un quadro sull’arte e sulla storia di questo gioco così diffuso e popolare, che qui si innalzò ad altissimo livello grafico e di documentazione.
Un’antologia ricca delle pagine “da ritagliare”, diventa un divertente affresco d’epoca. Quasi un libro-gioco, che si rivolge agli appassionati del grande fumetto italiano e ai tanti collezionisti e studiosi di divise e di soldatini in miniatura.
I testi che accompagnano le tavole sono opera di: Andrea Angiolino, Bruno Caporlingua, Adriano Carnevali, Davide Jabes, Adriao Laruccia, Alessandra Lazzari, Laura Scarpa e del nostro Lorenzo Barberis.
Soldatini di carta – Le grandi firme del fumetto nel “Corriere dei Piccoli”
AA.VV.
ComicOut, 2020
96 pagine, brossurato formato 24 x 32,5 cm, colore – 24,90 €
ISBN: 9788897926894
14
Silvano Bombardini
26 Marzo 2021 a 16:15
Stupendi sono la mia infanzia. Dove posso trovare il libro ?
la redazione
29 Marzo 2021 a 08:47
Il libro dovrebbe essere richiedibile in ogni fumetteria, altrimenti può cercare informazioni sul sito dell’editore: http://comicout.com/contact