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Aspettando 24hic – Tito Faraci

29 Settembre 2005
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Tito FaraciUno degli scrittori più poliedrici e prolifici in Italia, Tito Faraci è stato da subito un “enfant prodige” per come ha saputo imporsi in ambito professionale senza una vera gavetta alle spalle; dagli esordi su Topolino, con alcune delle storie migliori prodotte nell’ultimo decennio, alla creazione del suo primo personaggio seriele, Brad Barron, può vantare una carriera che non sembra aver avuto un attimo di pausa.

PERCHÈ 24HIC?

Perché hai deciso di partecipare?
Ho deciso di partecipare prima ancora di sapere come partecipare, cosa fare. Io che non so neppure disegnare una patata. Pero’ qualcosa mi inventero’, anzi, ho già una mezza idea. Non della storia, sarebbe sleale, ma di come realizzarla, con quali materiali. Voglio partecipare perché l’idea è divertente, stimolante, e soprattutto può e deve trasformarsi in una grande riflessione sui meccanismi narrativi del fumetto, sullo specifico del mezzo. Questo per me è interessante.

Hai idea di cosa ti aspetta?
Solo una mezza idea. Me la faccio bastare. Voglio avere un approccio istintivo, almeno in parte.

Pensi che ti mancherà di più il sonno o il tempo per concludere il tuo lavoro?
Oh, il sonno. Ho scritto anche trenta tavole in un giorno. Mmm… pero’ ero giovane e scriteriato. Seriamente, scrivere è il mio mestiere, una parte grande della mia vita. Il problema, come detto sopra, è che non so disegnare.

Quante splash page credi di mettere nelle ultime 8/10 pagine?
Nessuna.

Il fatto di essere osservato dal pubblico ti influenzerà in qualche modo?
P-pubblico?! Quale pubblico? Ehi, non me l’avevate detto!

BIOGRAFIA
Tito Faraci (Gallarate, Varese, 23/05/1965) inizia la sua carriera come critico musicale, poi nel 1995 il fulminante debutto sulle testate Disney, di cui a breve diventa uno degli autori più apprezzati per la sua capacità di giocare con i limiti dei suoi inamovibili personaggi, su tutti Topolino, come testimonia la raccolta “Topolino Noir” (Einaudi). Nel 1998 inizia a collaborare con la Astorina per “Diabolik”, dove si trova a scrivere negli anni storie importanti per il personaggio, tra cui due speciali disegnati da Giuseppe Palumbo e dedicati ai due più importanti comprimari della serie (“Eva Kant, quando Diabolik non c’era”, “Ginko, prima di Diabolik”). Offre la sua penna anche alle sceneggiature di “Lupo Alberto”, sia per il fumetto che per la serie animata. Dal 1999 collabora continuativamente con Sergio Bonelli Editore, passando per “Dylan Dog”, “Nick Raider”, “Magico Vento” e “Cico”, fino a “Tex” nel prossimo futuro; dopo aver messo mano ad alcune delle più importanti e note serie italiane, nel 2005 esce in edicola la miniserie Brad Barron, completamente ideata da lui (sempre Bonelli). Sempre del 2005 è il volume “L’ultima battaglia”, disegnato dall’artista statunitense Dan Brereton, primo di una collana di graphic-novel lanciata da Buena Vista.

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24 Hour Italy Comics - Milano 2005

Ettore Gabrielli

Ettore Gabrielli

Classe 1977, toscano, programmatore. Impara a leggere sugli Alan Ford del padre, una delle poche cose per cui si sente debitore veramente. Vorace lettore da sempre, i fumetti sono stati il mezzo per imparare e per conoscere persone e per questo sarò loro sempre grato. Nel 2002 fonda Lo Spazio Bianco, magazine dedicato al fumetto tra i più longevi e seguiti in Italia di cui è tuttora direttore editoriale. Nel 2021 ha fatto parte della giuria dei Lucca Comics Awards.

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