Se è vero, come afferma Mauro Boselli, – e non c’è motivo di dubitarne – che Tex Willer sta facendo avvicinare al mondo del ranger una nuova leva di lettori che non hanno ancora letto molto della produzione ultrasettantennale di avventure, soprattutto riguardo le prime storie di G. L. Bonelli, allora il lavoro che da qualche anno il curatore della serie sta portando avanti si ammanta di ulteriore valore.
L’opera di ret con e di ricucitura della continuity texiana, iniziata sui cartonati alla francese e passata anche attraverso il Maxi e il Texone, approda sulle pagine della più recente serie mensile dell’eroe, nata proprio in seguito a quegli “esperimenti boselliani”.
Ne I razziatori del Nueces, usando il canonico meccanismo narrativo del racconto da parte del protagonista di eventi passati, lo sceneggiatore ritorna all’adolescenza di Tex nella valle del Nueces, aggiungendo particolari al suo passato agli eventi tragici che ne segnarono la giovinezza e lo portarono a essere il fuorilegge delle prime storie di Bonelli padre.
Il gioco di richiami sia alle prime avventure sia a quelle più recenti legate al suddetto lavoro sulla continuity è efficace e impostato in maniera chiara nella sceneggiatura. Il lettore neofita segue senza difficoltà gli sviluppi di trama, mentre l’appassionato si diverte nella scoperta di rimandi e agganci alle narrazioni precedenti.
Bruno Brindisi, dal canto suo, svolge un ottimo lavoro tanto nello storytelling grafico quanto nella resa dell’aspetto e dei volti del giovane Tex, del fratello Sam e del padre Ken.
Abbiamo parlato di:
Tex Willer #24 – I razziatori del Nueces
Mauro Boselli, Bruno Brindisi
Sergio Bonelli Editore, ottobre 2020
64 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,20 €
ISSN: 977261184704600024