Ingaggiato da Nick Fury Jr. per svolgere una delicata missione, Frank Castle si reca nella fittizia Chernaya, dove deve sconfiggere un dittatore e risollevare la popolazione locale. Per Matthew Rosenberg (sceneggiatore), l’ironia e l’umorismo sembrano essere vere e proprie cifre stilistiche: li troviamo sia nei suoi lavori mainstream che nelle opere indipendenti, come rispettivamente Secret Warriors e 4 kids walk into a bank , e non mancano neppure in War Machine, primo volume edito da Panini Comics e perfetto starting-point della sua gestione dedicata al vigilante. Inserire toni da commedia, seppure solo a sprazzi, in un fumetto che ha per protagonista Punisher può sembrare azzardato e fuori luogo, ma lo scrittore gestisce brillantemente le battute, limitandole alle interazioni tra Fury e Castle e tra questi e l’I.A dell’armatura eponima, indossata per la prima volta proprio in queste pagine. Forse per assecondare anche con la gabbia il ritmo veloce della storia e il dinamismo dell’azione, Guiu Vilanova (disegnatore) sceglie di separare più volte le vignette con spazi bianchi diagonali invece che orizzontali o verticali. La nuova forma quasi trapezoidale non ostacola la cura nell’espressività dei personaggi, in particolare in quella di Punisher, modellata in modo evidente sui lineamenti dell’attore Jon Bernthal. In termini di scelte, stonano parzialmente quelle di Lee Loughridge (colorista), poiché in alcuni casi la tonalità dello sfondo è la stessa delle figure che risultano così appiattite.
Abbiamo parlato di:
Punisher #1 – War Machine
Matthew Rosenberg, Guiu Vilanova, Lee Loughridge
Traduzione di Pier Paolo Ronchetti
Panini Comics, novembre 2018
136 pagine, cartonato, colori – 16,00 €
ISBN: 9788891242426