Comunicato stampa
HÉCTOR OESTERHELD
ALBERTO ed ENRIQUE BRECCIA
CHE
Una vita in rivolta
(Rizzoli Lizard)
Questo è un libro che sa di leggenda. Realizzato in Argentina nel 1968, desta subito l’attenzione delle dittature militari che si susseguono alla guida del Paese. Che viene messo al bando: le copie rimaste vanno al macero e le tavole originali vengono distrutte. Gli autori, tre maestri del fumetto mondiale, finiscono nel mirino dei reazionari. Minacce senza conseguenze fino a quando, nel 1977, il nome dello sceneggiatore Héctor Oesterheld, a causa del suo impegno politico, finisce nella lunga e sanguinosa lista dei desaparecidos. Il libro diventa così un vero e proprio oggetto di culto – maledetto, prezioso e introvabile – per poi riapparire in Spagna, dopo quasi vent’anni di oblio.
Oggi Che torna in un’edizione che inietta nuova linfa nella fibra rivoluzionaria di quest’opera: un capolavoro in cui i diari di Guevara e le parole di Oesterheld si fondono nel segno dei Breccia e riecheggiano come uno struggente grido di battaglia.
HÉCTOR OESTERHELD (1919-1977) è il padre del fumetto argentino, scomparso in circostanze misteriose a causa del suo impegno politico contro la dittatura del generale Videla. Noto soprattutto per L’Eternauta, le sue storie hanno lanciato disegnatori come Pratt, Muñoz
e Solano-Lopéz.
ALBERTO BRECCIA (1919-1993) è universalmente riconosciuto come il maestro del fumetto moderno. Nella sua lunga e prolifica carriera, ha attraversato e trasformato tutti i generi del fumetto, creando capolavori come Mort Cinder e Perramus.
ENRIQUE BRECCIA (1946), figlio di Alberto, esordisce giovanissimo affiancando il padre nella realizzazione di Che. Disegnatore nato, padroneggia un segno in continua mutazione, passando dal fumetto d’autore a personaggi popolari come Batman e gli X-Men.