D Editore sta per rilasciare il primo fumetto sintetico, nato dalla collaborazione tra intelligenza umana e artificiale, in edizione d’artista, a tiratura limitata. L’ultima impresa del genio visionario e pionieristico del maestro del conceptual comics Ilan Manouach è , un monumentale hentai frutto della sperimentazione e ibridazione tra diverse tecnologie all’avanguardia.
La domanda che ci si pone è la seguente: possiamo insegnare alle macchine a esprimersi nel linguaggio dell’erotismo?
Quali sono i confini dell’autorialità per una forma d’arte come il fumetto?
Spingendosi al limite di questi confini e oltre, Ilan Manuach, tra i più rilevanti artisti nel campo del Conceptual Comics, ha deciso di far incontrare il genere di fumetto più controverso ed estremo, l’hentai (il fumetto erotico giapponese), con la tecnologia più innovativa e discussa, quella delle reti neurali.
Il risultato di questa sperimentazione è Fastwalkers, lavoro creato grazie a un gruppo di lavoro interdisciplinare nell’ambito del programma Nvidia Inception Accelerator, che si avvale di informatici e designer sfruttando gli ultimi ritrovati nel campo delle AI, come GAN e GPT-3.
Il software è stato nutrito di anime e hentai in un’amalgama di diverse banche dati create per l’occasione, algoritmi, sistemi di indicizzazione, prototipi e modelli sperimentali.
Con queste premesse le aspettative non potevano che essere folli, ma il risultato si spinge, coerentemente, ancora oltre i confini dell’umana immaginazione: Fastwalkers è una meditazione avviluppante sui processi di deep learning, una celebrazione del lirismo insospettabile del calcolo generativo, un paesaggio semantico stratificato le cui armonie e dissonanze rivelano la natura aggregata dell’interscambio di conoscenze nell’erà della semiotica capitalista.
Disponibile in un’edizione estremamente limitata (solo 175 copie) e in edizione di lusso con stampa in laminatura metallica, Fastwalker è una sfida espressiva irriverente che ambisce a sprigionare potenzialità ancora inesplorate e a scuotere le fondamenta della sensibilità artistica per forgiare una nuova specie (non per forza biologica) di lettori.
Fastwalkers, un fumetto di Ilan Manouach
Collana D_Pressa, curata da Valerio Bindi
Prezzo di copertina: 69,69 €
Pagine: 512
Copertina in laminatura metallica
Serie in edizione limitata a 175 esemplari
isbn: 978-88-94830-57-6
Data di pubblicazione: 8 dicembre 2022
SINOSSI
Primo fumetto sintetico co-creato con un’Intelligenza Artificiale emergente, Fastwalkers è una meditazione nonlineare in deeplearning che celebra l’inaspettata poetica del calcolo generativo ed esplora il suo potenziale per formare nuove sensibilità dei lettori.
Ultimo frutto della continua sperimentazione di Ilan Manouach sull’abbondanza informativa e sulle economie affettive dei fumetti, Fastwalkers è un libro allucinato ed estremamente vibrante in cui ogni stringa di testo e ogni immagine è stata prodotta con il machine learning.
Dalla sua nascita, alla fine del 19° secolo, a oggi, l’industria dei fumetti si è sempre espansa in simbiosi con lo sviluppo delle tecnologie di stampa, di distribuzione e di comunicazione. In quanto mezzo altamente digitalizzato (con le sue comunità online e le sue tecnologie di disegno), i fumetti si prestano a essere in prima linea per mostrare le potenzialità del deep learning e dei processi sintetici che stanno rimodellando il modo in cui produciamo, consumiamo, archiviamo e comprendiamo ogni media. Compresi, ovviamente, i fumetti.
Fastwalkers è stato sviluppato attraverso il lavoro di una squadra interdisciplinare all’interno del programma Nvidia Inception Accelerator composto da scienziati informatici e designer che utilizzano tra i più avanzati algoritmi generativi nel campo delle IA, come GAN e GPT-3, addestrati per l’occasione con immagini tratte da Anime e da Hentai.
Il risultato è un paesaggio semantico di strati ambientali le cui armonie e dissonanze rivelano la natura aggregativa dello scambio di conoscenze nell’era semiocapitalista (la nostra era). Il fumetto può sfidare lo spazio latente in agguato nella cognizione di ogni lettore o lettrice, e Fastwalkers, con la sua tecnica, con i suoi testi, con i suoi contenuti, illumina questi spazi altrimenti oscuri che sono in ognuno e in ognuna di noi.
L’autore
Fumettista concettuale, editore, consulente, Ilan Manouach è uno dei più controversi artisti contemporanei. Greco-belga, ha conseguito un dottorato presso la Aalto University con una tesi sull’epistemologia del fumetto. La sua produzione si avvale di strumenti e metodi che attingono all’arte concettuale, alle tecniche di scrittura-non-creativa, alla critica post-coloniale e al situazionismo.
Le sue opere sono generate attraverso processi automatici che si basano su una serie di istruzioni, ispirandosi alla programmazione informatica e ai processi algoritmici dei sistemi di deep-learning.
Suona complesso, ma il risultato sono progetti sperimentali di fumetto concettuale (o espanso) che si raccontano in poche parole, come ad esempio ONEPIECE, la raccolta in un monoblocco fisicamente illeggibile di più di 25.000 pagine della saga di One Piece di Eiichiro Oda, con un’uscita settimanale dal 1996 e tuttora in corso. L’opera si offre come un oggetto a cavallo tra libro e scultura, in cui ogni singola pagina del famoso manga One Piece viene rilegata in un unico volume usando solo le versioni scansionate dai fan trovate online.
Altra opera piuttosto controversa è stata Tintin Akei Kongo (2015), traduzione in lingua locale congolese di un’avventura decisamente poco politicamente corretta del famoso fumetto francese. Tintin in Congo è infatti un famoso albo della fortunata serie franco-belga Tintin, in cui i congolesi vengono descritti come arretrati, pigri e bisognosi di una dominazione europea.
Infine citiamo The Neural Yorker, un generatore automatico di vignette in stile New Yorker, i cui risultati risultano tra il grottesco e il surreale.
Tutti i suoi lavori si possono consultare al link: https://ilanmanouach.com/
La collana D_Pressa
D_Pressa è una collana che nasce dall’alleanza fra le autoproduzioni di Fortepressa e il mondo dei libri di D Editore.
D_Pressa presenta fumetti e immagini che sfuggono all’occhio del mercato editoriale di massa e lanciano uno sguardo sull’incertezza, la fragilità e la straordinaria resistenza del futuro che pervade questo presente.
Prossimamente, in D_Pressa, verranno pubblicati:
Alienation, di Inés Estrada, aka Inechi. Disegnato con la matita graffiante che da sempre caratterizza il lavoro di Inechi, Alienation è la storia di Elizabeth, una camgirl nel cyberspazio, e Carlos, che vive di lavori precari ai margini di una società ipertecnologizzata. I personaggi sperimentano un ambiente di un futuro prossimo di cui riconosciamo gli elementi: la comunicazione online, la realtà virtuale, la fluidità sessuale, l’eterogeneità culturale e l’ambiente naturale sempre più compromesso. Ma cosa vuol dire “essere umani” in una condizione in cui l’artificialità domina e la socialità è ridotta all’osso? «Il cambiamento climatico è reale. La Terra è viva e la stiamo uccidendo», scrive Inechi, «La tecnologia non è il nemico; l’oppressione, l’avidità e lo sfruttamento lo sono».
L’era del ratto, di Martìn Lòpez Lam. Quali sono i fantasmi di chi espatriando lascia la sua casa e la sua cultura alle spalle? In Le età del ratto, romanzo vincitore del premio internazionale di Graphic Novel Fnac-Salamandra Graphic, Martìn Lòpez Lam racconta parallelamente due storie di sradicamento immerse in una atmosfera magica che si svolgono a settanta anni una dall’altra: quella di Manuela racconta l’immigrazione cinese in Perù e i rapidi cambiamenti sociali ed economici, la storia di Isidoro mostra quella parte del disincanto verso le proprie origini, i viaggi attraverso l’Europa e fino a Roma mentre cerca di diventare scrittore.
Titties, di Nour Hifaoui. Durante il lockdown, un po’ tutt@ noi abbiamo dovuto ridisegnare il nostro rapporto con il nostro corpo, con la nostra sessualità, con la nostra affettività… Nella sua prima graphic novel, la disegnatrice libano-palestinese Nour Hifaoui – artista nota per le sue collaborazioni con il collettivo arabo-femminista Samandal comics – racconta con il suo solito tono distaccato e ironico la sua quotidianità pandemica, tra l’esplorazione della sua sessualità, i suoi rapporti poliamorosi, e le tragedie che hanno infestato le sue giornate attraverso i media.