Arriva finalmente in Italia il talento di Nour Hifaoui, una delle più provocatorie tra le artiste emergenti del fumetto mediorientale. Arriva in libreria Titties, prima opera solista di una delle artiste più promettenti della nuova generazione del fumeo mediorientale, Nour Hifaoui, fumettista libano-palestinese già da tempo nota per i suoi lavori con i collettivi arabo-femministi Samandal Comics, Zeez Collective e Nar.
Dopo Cherry di Inechi, D Editore torna a sperimentare con la collana D_Pressa, nata dall’incontro tra D Editore e Fortepressa con il formato della zine. Questa volta, lo fa con la prima attesa pubblicazione solista di un’emergente di rilievo del fumetto arabo: Titties, opera prima di Nour Hifaoui. Con Titties, l’artista libano-palestinese, ci fa entrare nella sua intimità, durante un periodo molto particolare della sua vita: il lockdown.
Esperienza condivisa con milioni di altre persone, il lockdown di Nour è segnato dalla sperimentazione sessuale dalla, la ricerca del suo equilibrio relazionale dal poliamore, dalla nostalgia di casa, vista attraverso i media che ne mostravano il lato violento e drammatico.
Titties è il diario della sua pandemia, ma è anche il pretesto per riflettere assieme a noi sulle insicurezze, sulla rottura dei canoni, sulla ricerca personale non solo del piacere, ma anche di un modo per sentirsi a casa nel proprio corpo.
Nour si mostra infatti in questa autofiction senza paura. Senza paura di essere giudicata, senza paura di essere se stessa, senza paura di infrangere più di un tabù, da quello della depilazione a quello del poliamore.
LA SINOSSI
Durante il lockdown, un po’ tutte e tutti noi abbiamo dovuto ridisegnare il nostro rapporto con il nostro corpo, con la nostra sessualità, con la nostra affettività.
Nella sua prima zine, la disegnatrice libano-palestinese Nour Hifaoui – artista nota per le sue collaborazioni con il collettivo arabo-femminista – racconta con tono distaccato e ironico la sua quotidianità pandemica, tra l’esplorazione della sua sessualità, i suoi rapporti poliamorosi, e le tragedie che hanno infestato le sue giornate attraverso i media.
Tradotto da Bambi Kramer, anche lei artista underground nota nel variegato mondo delle fanzine, Titties è un diario delicato e istrionico di un personaggio punk e profondo che lascerà un sorriso malizioso in tue le sue lettrici e in tutti i suoi lettori.
Titties un fumetto di Nour Hifaoui
Traduzione di Bambi Kramer
Collana D_Pressa, curata da Valerio Bindi
Prezzo di copertina: 8,90 €
Pagine: 48 Rilegatura: spillato Stampa in tampone, carta rosa pastello
ISBN: 9788-894-830-958Data di pubblicazione: 14 febbraio 2023
ATTENZIONE: L’ANTEPRIMA CONTIENE SCENE DI SESSO ESPLICITO. PROCEDI SOLO SE HAI PIU’ DI 18 ANNI.
IL SEGUENTE MATERIALE E’ FORTEMENTE CONSIGLIATO A UN PUBBLICO MATURO.
ANTEPRIMA: TITTIES
L’AUTRICE
Illustratrice e fumettista libano-palestinese, attualmente vive e lavora a Parigi. Nei suoi fumetti, Nour Hifaoui ama rappresentare la realtà con un approccio documentaristico, soprattutto interessandosi di esclusione sociale, di relazioni, ma anche corpi, sessualità, identità, minoranze. È anche parte di Samandal Comics e co-fondatrice dei collettivi Nare Zeez con i quali ha pubblicato diverse short stories e curato diverse antologie incentrate sul rapporto tra femminismo, sessualità e mondo medio-rientale.
Ha tenuto diversi workshop e laboratori, ed è stata esposta in molte mostre in Libano e Francia. Nour è stata anche ospite per due residenze artistiche: una al BD Colomiers, nel 2021, e la seconda preso la Cité Internationale des Arts, a Parigi nel 2022.Tittiesè la sua prima zine solista
Cos’è Samandal
Samandal è stata nel 2007 la miccia per un’esplosione liberatoria e libertaria di zine in lingua araba cresciute sull’altra sponda del Mediterraneo, capaci di inventare quasi da zero un autonomo spazio narrativo. Del 2019 è il riconoscimento della Fauve per il miglior fumeo alternativo che il Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême ha destinato a Expérimentation, pubblicazione del collettivo libanese Samandal (salamandra).
Proprio come l’habitat duale delle creature anfibie, i fumetti di Samandal si sviluppano fra due mondi: l’immagine e la parola, l’intrattenimento e lo spessore, il popolare e l’intellettuale, lo sperimentale e il tradizionale» scriveva FDZ nell’editoriale del primo numero.
Questi i firmatari del primo numero di Samandal: LénaMerhej, Omar Khouri, Hatem Imam, Tarek Nabaa e Fadi Baqi. Oggi la rete di collaborazioni raccoglie oltre 120 artisti da ogni parte del mondo con quindici numeri della rivista, cinque antologie e due graphic novel. Lena Merhej è tra i fondatori della rivista, autrice irrequieta e prolifica, docente universitaria, direttrice del festival Animated Beirut, ideatrice dello Story Center, luogo di condivisione e formazione su cartoni e fumetti, un motore per progetti, collettivi e nuovi sguardi.
Il numero speciale di Samandal da lei curato, Ça restera entre nous(2016) è dedicato alla sessualità e a temi LGBTQ+: dando un taglio poetico al progetto si è evitata la censura e aperte nuove narrazioni fino ad allora confinate alla sfera privata. Il suo ultimo lavoro Salam a Marseille è un poema grafico, vincitore del Mahmoud Kahil Award, l’Oscar del fumetto arabo. Il libro è intenso come un grido di dolore di fronte al mare di Marsiglia, affrontando la memoria, l’esilio, la guerra e le morti in mare dei rifugiati.