Confronto all’americana: Diego Cajelli

Confronto all’americana: Diego Cajelli

Le carte del Commissario Esposito sono incasinate. Piene di appunti sui lati, appunti scritti a matita, con una calligrafia incomprensibile ... avrebbe potuto fare il medico. La pista sulla quale indagava sembra buona ... un gruppo di sfaccendati e morti di fame sembra essersi unito ad alcune personalita' di spicco...

Il noto pregiudicato in azioneCommissario Francesco ESPOSITO: Le hanno già letto i suoi diritti?

Diego CAJELLI: Sì, lo hanno fatto, e so per certo che non li rispetterete, altrimenti qui, dovrebbe esserci anche il mio avvocato, e non lo vedo.

FE: Abbiamo a che fare con un esperto di giurisprudenza, complimenti! Visto che sa tante cose Cajelli, cominci a favorirmi le sue generalità: nome, cognome, data di nascita e professione…

DC: Diego Cajelli, 31/07/1971, scrittore

FE: Cajelli… Cajelli… lo sa che lei ha un cognome un po’ strano? Ha una sonorità simile a quella della Cayenna. Un carcere. Se non mi dovesse rispondere con sincerità è proprio li che andrà a finire In un carcere, a San Vittore, non alla Cayenna…

DC: Mi tolga quella luce dalla faccia!… e dica al suo collega di smetterla di starmi alle spalle, mi innervosisce!… Carcere?… Non dica idiozie, il mio avvocato ha lo stesso nome di una località turistica, e io non finiro’ mai in carcere, al massimo andro’ da Bruno Vespa, a parlare male di voi sbirri!

FE: Bruno Vespa, buono quello! Magari aspettero’ di incastrarla approfittando della sua partecipazione alla prossima serie de “l’Isola dei Famosi”… Siamo seri, per cortesia. Abbiamo saputo che il suo nome è legato ad un progetto che ha come nome in codice “Milano Criminale”… mi dica di che cosa si tratta!

DC: È una storia, a fumetti, un giallo milanese ambientato negli anni ’70, nel settembre del 1975 per essere precisi, non so che cosa le hanno detto, ma le assicuro che è solo una storia…

FE: Abbiamo setacciato il suo appartamento da cima a fondo. Abbiamo trovato delle prove che sembrano incriminarla in maniera schiacciante… ma io voglio solo incastrare il Muto. Che mi puoi dire di Lui?

DC: Il Muto esisteva davvero, ha operato a Milano nei decenni successivi, negli anni ’80, ma mi sembrava adatto al ruolo di protagonista, è un reato? È solo un nome dopotutto!…

FE: Cajelli… a casa sua abbiamo trovato le prove di un colpo. Immagino che debba essere compiuto qui a Milano, abbiamo capito che ci sono legami con la malavita calabrese, sappiamo che lei ha contatti con i famigerati Fratelli Costa e con il Muto. Sappiamo che vi fa da tramite il fantomatico De Luca. Parla e sarai libero di andare via. Da quanto tempo state architettando questo colpo?

DC: Lei non ha capito!…. Per quanto sia basata su una documentazione reale, quella vicenda è frutto di fantasia!… È solo un racconto a fumetti!… Sono molti anni che si agita nel mio computer, non sapevo che avrei dovuto documentarmi come non mai in vita mia, sono anni che raccolgo materiali, notizie, foto… E tutto SOLO per una storia a fumetti!

Il duro braccio della leggeFE: Chi è coinvolto direttamente con lei? Non faccia l’omertoso… Guerrieri ha parlato, l’ha denunciata… ha detto tutto…

DC: Guerrieri ha parlato?… E che cosa può aver detto?… È sempre chinato sul tavolo da disegno, non può aver visto nulla, stava disegnando i personaggi principali, creati da me e da Maurizio Rosenzweig nel 1999, per quell’altra storia della Factory!
Vuole un colpevole?
Marco Schiavone e Altà Fedeltà, è tutta colpa loro, e in parte anche di Luca Bertelé e Roberto Recchioni, loro hanno supervisionato in parte la cosa… Chiamateli, sentite che cosa hanno da dire!…

FE: Perché a casa sua c’era una collezione di dischi degli anni ’70?

DC: Mi piace il sound, i pantaloni a zampa e Donna Summer da giovane, allora era gnocca, ora sembra il sacchetto di un aspirapolvere…

FE: A cosa le serve il dizionario di termini malavitosi?

DC: In alcuni ambienti, non è importante che cosa dici, ma come lo dici… mi spiego?

FE: per quando è previsto il colpo?

DC: Pare che i giorni di Lucca siano quelli buoni, è una voce che gira, non so altro.

FE: Non so che dire, non fa altro che ripetermi che lei scrive fumetti… sulla sua carta d’identità c’é scritto che lei fa lo scrittore di fumetti… ma tutto ciò, che vuol dire?

DC: Tutti gli esseri umani sani di mente hanno bisogno di qualcuno che gli racconti una storia!
Come disse qualcuno, questa è la mia dote, e la mia maledizione!

FE: Ah! Ah! Ah! Glie lo hanno mai detto che avrebbe potuto fare il comico?

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