Dopo Kraven The Hunter l’universo Sony non è ancora morto

Dopo Kraven The Hunter l’universo Sony non è ancora morto

Un lungo reportage chiarisce la situazione all'interno della Sony mentre la pellicola debutta negativamente in USA.

Un lungo articolo di Variety chiarisce la situazione all’interno della Sony per quanto riguarda gli adattamenti di personaggi provenienti dall’universo di Spider-Man, proprio mentre Kraven The Hunter si appresta a debuttare con uno dei peggiori weekend di apertura di sempre per un film tratto da un personaggio Marvel, diventando il terzo tentativo fallito della Sony Pictures di creare un proprio franchise cinematografico dal portfolio dell’arrampicamuri. Fonti interne allo studio indicano che il flop della pellicola al box office viene attribuito a una “esuberanza irrazionale per i supereroi” diffusa in tutto il settore che ha portato alla diminuzione complessiva del primato del genere come forza trainante al botteghino.

La rivista di spettacolo sottolinea come, tecnicamente, non vi sia mai stato un vero e proprio Sony Marvel Universe, o un Sony Spider-Man Universe, o comunque qualcosa di simile a quello realizzato dai Marvel Studios o dalla Warner, in quanto la major non ha mai affrontato i suoi adattamenti di fumetti con un livello di coesione narrativa quantomeno intenzionale.

Gli addetti ai lavori della major citati dal sito difendono comunque il successo dei tre film su “Venom” interpretati da Tom Hardy, che hanno guadagnato più di 1,8 miliardi di dollari in tutto il mondo. Da questo punto di vista, Variety evidenzia come non c’è alcuna ragione, sopratutto economica, per cui la major debba smettere di realizzare film su quel franchise, facendo comunque presente che, per molti, le pellicole sul simbionte potrebbero avere dato alla Sony l’idea sbagliata che il pubblico si sarebbe accalcato in massa per vedere un film su qualsiasi personaggio di Spider-Man senza la presenza dell’arrampicamuri.

Tutti questi personaggi sono famosi perché hanno affrontato Spider-Man – ha dichiarato l’analista Jeff Bock – sfortunatamente per la Sony, hanno avuto un assaggio del successo con ‘Venom’, e questo ha in un certo senso rovinato tutto per loro, perché pensavano di poter semplicemente creare uno spin-off di tutti questi personaggi. Non credo che si siano resi conto che Venom avrebbe potuto portare avanti un franchise, mentre questi altri personaggi non ci sono riusciti. Non avere Spider-Man in questi film è stato il difetto fatale.

Secondo la rivista, la major è rimasta intrappolata in un circolo vizioso a causa dell’accordo redditizio con i Marvel Studios riguardante i film che vedevano Tom Holland nei panni dell’alter ego di Peter Parker. Questi hanno fatto certamente guadagnare alla Sony qualcosa come 3,9 miliardi di dollari, ma al tempo stesso hanno isolato il Peter Parker impersonato da Holland da tutti i progetti della Sony che non fanno ufficialmente parte dell’MCU.

Gli intrighi aziendali quando gli studios cercano di lavorare insieme sono davvero difficili – ha affermato un dirigente di alto livello con una vasta esperienza nel settore dei supereroi – La Sony non ha flessibilità. Hanno una gabbia in cui devono lavorare e stanno solo cercando di fare un buon film alla volta.

Secondo una fonte della Sony, l’accordo con la Disney non ha mai impedito alla Sony di usare Spider-Man nei film che non portavano il suo nome, ma c’era la sensazione all’interno dello studio che il pubblico non avrebbe accettato che lo Spidey di Holland spuntasse all’improvviso in un film live-action che non faceva parte del Marvel Cinematic Universe, specialmente dopo che Spider-Man: No Way Home, Loki e Doctor Strange nel Multiverso della Follia avevano stabilito confini definitivi al multiverso Marvel.

Questo fattore avrebbe influito fortemente soprattutto su Morbius, la cui uscita era prevista prima di Spider-Man No Way Home e del sequel di Doctor Strange, ma che a causa della pandemia è finito per uscire successivamente. Questo ha portato la major a compiere delle riprese aggiuntive per fornire una spiegazione sul perchè il personaggio di Adrian Toomes/Avvoltoio (Michael Keaton), introdotto nel MCU, potesse trovarsi nella medesima stanza con Morbius, che del MCU non faceva parte. Una idea divertente che all’inizio non era stata un problema, finchè la comparsa del multiverso non l’ha resa effettivamente un ostacolo.

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