Non era stato del tutto convincente l’esordio di Mauro Boselli ai testi di Deadwood Dick. Non tanto per un discorso di scrittura, sempre efficace, precisa e controllata, sia a livello di sceneggiatura sia a livello di trama, quanto per una interpretazione del personaggio e delle vicende troppo edulcorate e dunque lontane dallo stile di Joe R. Lansdale.
Giudizio che si ribalta in questa seconda parte dell’adattamento del racconto Black Hat Jack in cui, seppur la violenza resti a livello verbale e descrittivo, Boselli crea un intreccio in cui alla coralità dei tanti personaggi in campo dona abilmente una caratterizzazione efficace e sopra le righe che si avvicina molto all’ironia dissacrante presente nella scrittura di Lansdale.
In una messa in scena quasi teatrale – data anche dall’unico ambiente in cui svolge la storia, il saloon di Adobe Walls – lo sceneggiatore sviluppa una trama dove attraverso il continuo dialogare degli assediati emergono molto bene la tensione dell’attesa, l’ineluttabilità della possibile fine, la spacconeria di chi prova a sdrammatizzare la tragedia.
Stefano Andreucci continua l’ottimo lavoro del numero precedente, lavorando stavolta all’interno di una griglia più regolare che si apre vignette più grandi nei momenti topici della vicenda. A venire valorizzati sono i tagli di inquadratura, i primi piani così come le scene di battaglia, in cui lo stile realistico del disegnatore si sposa a un eccelente uso del nero pieno per caratterizzare tanto le ombre degli ambienti quanto quelle che si stagliano sui volti dei protagonisti.
Abbiamo parlato di:
Deadwood Dick #6 (di 7) – L’assedio di Adobe Walls
Joe R. Lansdale, Mauro Boselli, Stefano Andreucci, Corrado Mastantuono (copertina)
Sergio Bonelli Editore, dicembre 2018
64 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISBN: 9772611469006