Può una tregua offerta dalla criminalità essere un trampolino per una storia gialla? Nell’ultimo Julia accade. Questo particolare espediente dà il la ad una storia un po’ più lineare del solito, priva di quegli ‘annidamentì tipici della struttura tipica degli albi della criminologa di Garden City.
Anche qui niente è come sembra, ma lo sviluppo è binario e orizzontale, e questo rende la storia un po’ più piatta rispetto allo standard. Su tutto, perdura la figura di Ettore Cambiaso, fidanzato a distanza che si colloca nel particolare mondo della Kendall insieme al figlio adottato a distanza Abebe e alla nonna Lillian Osborne. Niente di ordinario, come vuole la regola aurea del supereroe: una geografia relazionale complessa, a rendere il lettore partecipe delle vicende intime della protagonista “a distanza di sicurezza”: pur emotivamente partecipe, il lettore non si cala appieno nella psicologia del personaggio, proprio a causa della sua particolare situazione.
I disegni di Ernesto Michelazzo rendono bene il caldo agostano, coprotagonista della vicenda sin dalla prima didascalia, e si esaltano negli sfondi (come la Lanterna e il porto di Genova di pagina 22 o il neo-Zeppelin nello stadio di pag. 107).
Insomma, un numero di Julia nella media, nonostante l’amaro aumento del prezzo di copertina cominci, in tempi di crisi, a porre la questione se continuare a comprare indiscriminatamente tutte le nuove uscite in edicola, o se cominciare a scremare.
Abbiamo parlato di:
Julia # 177 – Nulla da Segnalare
Giancarlo Berardi, Lorenzo Calza, Ernesto Michelazzo
Sergio Bonelli Editore, giugno 2013
132 pp, brossurato, bianco e nero – 3,40 €