Gli appuntamenti Coconino Press al Comicon 2024

Gli appuntamenti Coconino Press al Comicon 2024

Coconino Press porterà al Comicon 2024 numerosi autori, organizzando incontri e mostre.

Coconino Press sarà presente con il proprio stand al Comicon 2024 in programma dal 25 al 28 aprile 2024, portando in fiera numerosi suoi autori e organizzando anche una serie di incontri e mostre.
Gli autori presenti a Napoli per firme e dediche allo stand saranno Alice Milani, Laura Pérez Vernetti, Andrea Settimo, Enrico Pinto, Paolo Bacilieri, Juta, Risuleo & Pronostico, Martin Panchaud, Michele Peroncini, Miguel Angel Valdivia, Luca Tieri e Marc-Antoine Mathieu.

Gli incontri organizzati dalla casa editrice saranno i seguenti:

SABATO 27 APRILE
Marc-Antoine Mathieu e Martin Panchaud
Sala Andrea Pazienza, ore 13.30 – 14.30
L’intelligenza del fumetto
Due degli autori francofoni tra i più acclamati per la loro capacità di esplorare in modo originale e audace nuovi approcci narrativi al fumetto, si incontrano per la prima volta insieme a COMICON. Un’occasione per approfondire il potere espressivo del fumetto, in un confronto su come e quanto ci si può spingere oltre i confini della tradizione, tra sperimentazione e avanguardia. Modera: Andrea Queirolo (Fumettologica).

Paolo Bacilieri e Laura Pérez Vernetti
Sala Dino De Matteo, ore 14.00 – 15.00
Vite d’artista. Quando il fumetto re-immagina l’arte
Raccontare l’arte e suoi protagonisti, nel fumetto, è una doppia sfida: biografica, ma anche visiva. Ne discutono gli autori di due opere tra le più stimolanti e riuscite in questo campo: Paolo Bacilieri, autore del recente graphic novel su Piero Manzoni (opera in lizza per il Premio Micheluzzi 2024), e Laura Perez Vernetti, definita “grande poetessa del fumetto spagnolo”, al centro di una mostra all’Instituto Cervantes nell’ambito del programma ComiconOFF, e autrice di biografie a fumetti su Pessoa, Rilke, Maiakovski o Baudelaire. Modera: Andrea Fiamma (Fumettologica).

DOMENICA 28 APRILE

 Juta (con Marco Quadri e Holly Heuser)
Sala Dino De Matteo, ore 13.00 – 14.00
Storie storte
Quando una vena surreale si insinua nelle storie non sai mai che piega potranno prendere. Ma raccontare il mondo che ci circonda vuol dire anche guardarlo attraverso una lente distorta e un filtro magico. È quello che fanno alcuni dei più giovani e nuovi interpreti del fumetto italiano: tra loro Juta, autore per Coconino Press di Gatto Pernucci.

Enrico Pinto (con Matteo De Longis)
Sala Dino De Matteo, ore 14.00 – 14.45
Fantascienze opposte. Le visioni del futuri nei fumetti sci-fi italiani più immaginifici dell’anno
Tra i fumetti più recenti, The Prism e Lo schermo bianco si sono distinti per la capacità di immaginare il futuro in modo inventivo e stimolante. Due storie distopiche che raccontano pericolosi sviluppi sociali, ma in maniera opposta: De Longis è esplosivo, Pinto è claustrofobico. Un confronto inedito tra due architetti dell’immaginario, e due talenti del disegno.

Deep Me Deep It Cover

Coconino presenterà in anteprima in fiera un dittico di volumi di Marc-Antoine Mathieu, Deep in e Deep it.
Il protagonista di Deep in ha appena ripreso conoscenza. Ma davanti a sé non vede nulla. Dal buio diverse voci lo chiamano: un medico, sua moglie, un ispettore di polizia. E lui risponde, ma nessuno lo sente. Dove si trova? Che cosa gli è successo? Apparentemente intrappolato in uno pseudocoma, è prigioniero delle tenebre. Ma lentamente, dal nero più totale, affiorano tracce e indizi: frasi, immagini di oggetti… Pagina dopo pagina, il narratore lotta per ricostruire la sua identità. Fino alla sorprendente rivelazione finale. Con Deep Me, prima parte di un dittico di volumi, Marc-Antoine Mathieu torna a rivoluzionare i codici del fumetto e a porci le grandi domande sulla coscienza e sulla condizione umana.

In Deep it, dopo il Grande Lutto, tutti gli esseri viventi sono scomparsi dalla faccia della Terra. Solo una capsula percorre i fondali degli oceani: al suo interno c’è Adam, un’Intelligenza Artificiale dotata di coscienza, custode di tutti i dati generati dall’umanità. La sua sola compagnia è l’Assistente, un programma di conversazione. La missione di Adam è attendere che da qualche parte, sul pianeta, si ricreino le condizioni favorevoli al miracolo della vita. E intanto riflette su ciò che umano, sul post-umano, su ciò che ha portato l’umanità alla fine… Dopo il libro nero Deep Me, Deep It è il libro bianco con il quale Marc-Antoine Mathieu conclude la sua affascinante odissea esistenziale.  

Proprio a Marc-Antoine Mathieu saranno dedicate due mostre al Comicon.

VENERDÌ 26 APRILE

 Ore 19.00
Marc-Antoine Mathieu inaugura una sua mostra personale alla Galleria HDE di Napoli (via Fiorelli 12)

 Ore 21.00
L’artista sarà presente all’Institut Français, via Francesco Crispi 86, dove si tiene la mostra “Double Deep” (aperta fino al 6 maggio).
In collaborazione con Institut Français di Napoli e Coconino Press

Marc-Antoine Mathieu

Foto Marc Antoine Mathieu 1Marc-Antoine Mathieu è uno dei più importanti autori del panorama del fumetto contemporaneo. Esploratore di diverse forme artistiche, dalla scultura alla scenografia e alle installazioni, con ogni sua opera a fumetti ha spinto più in là i confini tradizionali della narrazione. Il suo universo di carta, imbevuto di riflessioni filosofiche e ossessioni metafisiche, attinge la sua poesia da Kafka e Borges e ha rivoluzionato il mondo della bande dessinée, ottenendo i più autorevoli riconoscimenti internazionali.
Nato nel 1959 ad Antony, vicino a Parigi, Mathieu ha sempre amato esplorare le forme, sia quelle narrative sia quelle delle arti plastiche. Prima alla Scuola superiore delle Belle Arti di Angers, dove ha praticato la scultura, il Super 8 e lo studio della prospettiva. In seguito all’Atelier Lucie Lom, dove insieme al collega Philippe Leduc ha inventato e sperimentato allestimenti grafici e scenografici. A loro si devono, tra gli altri, Opéra Bulles alla Grande Halle della Villette nel 1991, la retrospettiva Moebius/Giraud (2000) e Ombres et lumières, al Beaubourg e alla Cité des Sciences di Parigi (2004). Allo stesso tempo, Mathieu e Leduc hanno sperimentato diverse interazioni con lo spazio urbano mediante fiabesche ed effimere installazioni in situ quali, ad esempio, La Forêt suspendue (2004) o Les Rêveurs (2000-2014).
Parallelamente alle sue ricerche nel campo delle arti plastiche, Marc-Antoine Mathieu ha intrapreso un originale percorso ormai quarantennale da autore unico nell’ambito del fumetto. È con Paris-Mâcon, del 1987, che si afferma la sua scelta del bianco e nero. Ma è soprattutto con L’Origine, pubblicato nel 1990 da Éditions Delcourt, che l’autore rivela le sue doti di abile narratore e meta-narratore. Il graphic novel inaugura la serie dedicata a Julius Corentin Acquefacques, impiegato al ministero dello Humour, il personaggio-feticcio attraverso le cui surreali avventure Mathieu mette brillantemente alla prova i codici abituali del linguaggio del fumetto e dell’oggetto-libro, inventando ogni volta nuove e originali soluzioni formali e narrative. Vignette mancanti e pagine bucate che lasciano vedere momenti futuri e passati del racconto, mise en abyme e sogni dentro altri sogni, storie che si possono leggere a partire dall’inizio o dalla fine, pop-up, personaggi che escono dalla bidimensionalità della pagina per scoprire l’esistenza del mondo in 3-D e del narratore che li ha creati… Kafka, Borges, lo humour esistenzialista di Samuel Beckett, il Little Nemo di Winsor McCay e il Fred di Philémon sono tutti parenti prossimi di Julius Corentin. L’Origine si rivela una delle migliori sorprese del 1990, e l’anno seguente vince all’unanimità il premio della critica Alph-Art Coup de Cœur al Festival internazionale di Angoulême. Ad oggi questa prima avventura di Julius Corentin Acquefacques è stata seguita da altri sei volumi: La Qu… (1991), Le Processus (1994, premio Alph’Art per la migliore sceneggiatura), Le Début de la fin (1995), La 2,333e dimension (2004), Le Décalage (2013) e L’Hyperrêve (2020).
Nel corso degli anni Mathieu ha comunque “tradito” spesso il suo eroe, realizzando numerosi altri volumi one-shot che trattano tematiche forti e ogni volta differenti. Tra questi Mémoire morte (1999) descrive l’ascesa di una dittatura dell’informazione in tempo reale, in una sovraffollata megalopoli i cui abitanti sono diventati cellule intercambiabili di un unico sistema. In Les Sous-sols du Révolu, co-pubblicato nel 2006 dalle Edizioni del Museo del Louvre e da Futuropolis, l’autore ci conduce nei meandri sotterranei e labirintici di un museo infinito moltiplicando le false piste, la mise en abyme e le domande sull’arte. Nel 2009 è la volta dell’enigma teologico per eccellenza: il graphic novel Dieu en personne, favola intelligente e (post) divina, vince l’anno seguente il Grand Prix de la Critique ACBD. Nel 2011 Mathieu pubblica poi 3 Secondes, il primo fumetto pensato contemporaneamente per il cartaceo e il digitale: due esperienze di lettura per compiere un’unica indagine nel cuore del mondo del calcio. E nel 2016 esce Otto, l’uomo riscritto, storia di un artista in crisi che ritrova in un baule i ricordi della sua infanzia e intraprende da qui un lungo viaggio interiore alla ricerca di se stesso e ai confini dell’Io, spaziando tra filosofia, arte, psicologia e matematica.
L’ultimo lavoro di Mathieu è il dittico costituito da
Deep Me (2022) e Deep It (2024): due volumi, il primo dalla copertina interamente nera e il secondo dalla copertina interamente bianca, per una nuova, acuta e sorprendente esplorazione dell’umano, del post-umano e delle domande più stringenti della contemporaneità. 

 

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *