Intervistata da Vanity Fair, la regista Nia DaCosta ha parlato in maniera dettagliata del suo periodo alla regia di The Marvels, il sequel su Captain Marvel in uscita nelle sale a novembre.
La regista ha rivelato di essersi rivolta a uno dei suoi colleghi e regista di un altro film Marvel, ovvero Destin Daniel Cretton (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli) in alcuni momenti in particolare e soprattutto quando si sentiva stressata e sopraffatta.
La DaCosta ha dichiarato che, anche se ha amato dirigere la pellicola, ci sono stati alcuni giorni in cui ha chiesto consigli al collega, per sfogarsi su come si sentiva e mettere da parte alcune sue paure e preoccupazioni.
A volte ero coinvolta in una scena e mi chiedevo: ‘Che diavolo significa tutta questa roba?’Oppure un attore stava guardando qualcosa di pazzesco che accade nello spazio, e in realtà stava guardando una X blu. Ci sono stati ovviamente giorni e giorni difficili in cui pensavi: ‘Semplicemente non funziona’.
Nell’intervista, viene evidenziato che la Marvel ha incoraggiato la stessa DaCosta a parlare con alcuni dei suoi predecessori prima di iniziare la produzione del sequel per discutere alcune delle sue paure. Quindi, ha contattato Chloé Zhao (Eternals), Taika Waititi (Thor) e James Gunn (Guardiani della Galassia) e ha chiesto loro: “Mi uccideranno e bruceranno la mia anima? Kevin Feige è un uomo cattivo?” ha scherzato. “E loro dicevano: ‘No, è solo un bravo ragazzo che era un nerd”.
La regista ha anche parlato con Ryan Coogler, regista dei due film su Black Panther, prima di entrare nel Marvel Cinematic Universe, il quale le ha consigliato di essere se stessa.