“Six and Destroy”: intervista al Truckers Studio

“Six and Destroy”: intervista al Truckers Studio

Six and Destroy è il primo lavoro completo del Truckers Studio, collettivo artistico al femminile. Scopriamo questo progetto dalla voce delle autrici.

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Six and Destroy è il primo lavoro completo del Truckers Studio, il collettivo artistico completamente femminile composta da Elena Casagrande, Eleonora Carlini, Claudia Balboni, Sara Pichelli, Claudia Ianiciello e Arianna Florean, sei autrici affermate sia in Italia che negli States. In occasione della presentazione del volume a Lucca Comics & Games 2015 abbiamo voluto intervistarle per conoscerle meglio e per parlare di questo loro nuovo progetto. Elena Casagrande, portavoce del gruppo, ci spiega come è nato Six and Destroy, mentre, nella seconda parte dell’intervista, abbiamo chiesto ad ognuna di loro di raccontarci il personaggio creato e le loro principali influenze artistiche.

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Ciao Elena. Intanto grazie a te e tutte le ragazze che compongono il Trukers Studio per avere partecipato a questa intervista. Iniziamo. Ci racconti il processo che ha portato alla nascita di Six and Destroy?
Six And Destroy è nato in modo un po’ curioso. Avevamo la necessità di creare qualcosa che non ripetesse i prodotti degli anni precedenti, ma soprattutto volevamo raccontare una storia. Una storia che avesse come primo scopo quello di farci divertire… e sfogare. Quindi abbiamo messo sul tavolo le cose che più ci piacciono e che vanno per la maggiore, cercando di trovar il modo di sfruttarle entrambe (nel bene e nel male visto, che alcuni dei nostri gusti non coincidono con alcune delle mode di oggi). In un brainstorming (sfociato ben presto in una caciara di menate e assurdità dette tanto per ridere) è arrivata alla fine l’idea di zombificare una delle categorie che spopola alla grande, ossia gli hipster, a cui noi vogliamo davvero tanto bene (coff coff…), tanto che l’associazione mentale successiva è stata quello di creare delle strafighe cazzutissime che li riempissero di mazzate.

Avete definito i personaggi con un lavoro di squadra, oppure ognuno ha creato autonomamente il proprio character?
Ognuna delle Six è nata da una di noi. Ogni autrice ha stilato stilato un’infarinatura delle caratteristiche del proprio personaggio, successivamente il buon Massimiliano Filadoro, paziente e machiavellico sceneggiatore, ha limato le storie e i caratteri di ognuna per contestualizzarle al meglio e, soprattutto, dargli un filo conduttore con un background che potesse legarle.

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In anteprima la pagina iniziale di Six and Destroy

Esiste secondo te un prodotto simile in Italia o pensi che Six and Destroy sia un tipo di fumetto nuovo per il nostro paese e, soprattutto, perché?
Six si va a collocare sotto vari generi narrativi: horror, umoristico, action, fantapolitico, trash… Non è soltanto un fumetto sugli zombie, quindi non mi sento neanche di accostarlo a 47DMT avendo solo i non-morti come elemento comune. Penso sia una novità nei confini nazionali, ma ruba da opere di intrattenimento della cultura estera, soprattutto quella americana e giapponese.

Primo lavoro completo delle Truckers, collettivo completamente virato al femminile, autrici famose e sopratutto amiche. Quanto è stato bello vedere realizzato il primo lavoro del vostro collettivo e quanto aiuta il vostro affiatamento nel lavoro?
È decisamente emozionante, visto che  seguiamo il processo di lavorazione dall’inizio alla fine e non ci occupiamo di una sola fase come di solito capita. Sicuramente essendo un progetto parallelo alla nostra professione porta via molte energie e ci mette spesso a dura prova, non solo a livello pratico (tra consegne e crisi artistiche), ma anche a livello personale e nel riuscire a coordinare e metter d’accordo sei personalità, ma ogni ostacolo, se affrontato nella giusta maniera, riesce a rinsaldare ulteriormente il gruppo. Questo ci rende davvero orgogliose.

Cosa ci possiamo aspettare dalle Trucker nel futuro?
Tante mazzate. Inoltre, se questo numero zero ha un buon riscontro, la serializzazione di Six And Destroy… E poi sempre tante mazzate.

Dove è possibile trovare e acquistare Six and Destroy?
Six And Destroy sarà in vendita durante Lucca Comics & Games 2015, allo stand Crossover E304 del Padiglione Giglio. Successivamente sarà disponibile l’acquisto online e a tutti gli eventi live a cui parteciperemo. La distribuzione nelle fumetterie invece  sarà limitata a quelle che dimostreranno interesse ad avere copie in negozio.

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ELENA CASAGRANDE

CasagCiao Elena. Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Avrei preferito la domanda “descriviti con 3 parole” e me la sarei cavata in 1 minuto senza annoiarvi. Se ancora state leggendo la faccio breve ugualmente: ho sempre adorato raccontare storie a fumetti. Solo dopo il liceo ho capito che potevo farne effettivamente un mestiere, così ho frequentato la Scuola Internazionale di Comics, abbandonando l’università, e sono presto entrata nel mercato americano cominciando a lavorare come assistente a David Messina. Dopo un paio di anni ho cominciato la mia carriera da professionista e da allora, per fortuna, non mi sono fermata un attimo, lavorando per diverse case editrici americane (IDW, Marvel, Boom! Studios, Image, DC) e facendo sporadiche apparizioni sul suolo italico. Mi sento MOLTO fortunata perchè faccio parte del fandom del 95% del progetti su cui ho lavorato, quindi la fan che è in me mi ha spesso aiutato ad affrontare situazioni lavorative assai stressanti, come mesi di notti insonni, corse folli per finire le tavole, ferie inesistenti… posso però dire con fierezza e felicità che, nonostante i macigni da scavalcare e quelli sullo stomaco che a volte comporta, amo il mio lavoro.

Ci racconti come è nato il tuo personaggio e di cosa parla il tuo episodio?
Last
è il mio alter ego figo. Possiede un 99% di caratteristiche che vorrei possesedere (come la forza, il tatuaggio sulla schiena e gli occhi di ghiaccio) e un 1% di caratteristiche che già ho (la dipendenza per le serie tv, l’orsacchiotto giallo e la paura della solitudine). Ho messo molto del mio personale nel personaggio e idee che covavo da anni, per questo ora le sono molto affezionata. Nel suo episodio Last affronta un gruppo di zombie tristi per il destino a loro riservato, che va contro le loro abitudini alimentari. Assomiglia molto a quello che potete vedere nel trailer, dove la ragazza, interpretata da Sonia Scarpato, è Last nei suoi panni usuali da combattimento.

Quali sono stati le opere che hanno influenzato maggiormente la tua creazione (autori, film, fumetti, libri)?
Last nasce visivamente con una forte ispirazione per l’animazione giapponese moderna. È stato un po’ un mio ritorno alle origini, visto che io ho cominciato ad approcciarmi al mondo del fumetto proprio tramite i manga e gli anime. Film e fumetti che hanno influenzato le capacità combattive di cui l’ho dotata sono rispettivamente quelli di genere action, Matrix in primis, e il capolavoro di Hiroaki Samura, L’Immortale.

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Last

 

CLAUDIA IANNICIELLO

Claudia IanniCiao Claudia. Ti va di raccontarci qualcosa di te? 

Ciao Michele. Evitando di sciorinare le solite banalissime e noiosissime presentazioni biografiche, dico che sono un’illustratrice e colorista di fumetti che lavora prevalentemente nel mercato estero. Con le Truckers ho avuto modo di cimentarmi per la primissima volta nel disegno di tavole a fumetti e devo dire che mi sono divertita un sacco… Chissà che non continui a farlo in futuro!

Ci racconti come è nato il tuo personaggio e di cosa parla il tuo episodio?
Ninja Noir
è nata in modo assolutamente casuale: ho pensato più che altro a cosa non avevo mai disegnato e a quello che mi stuzzicava la fantasia in quel momento. Ovviamente il personaggio rispecchia anche i miei gusti estetici e caratteriali verso un personaggio di finzione, come ad esempio sensualità e bellezza misteriosa, un mix che nelle “femme fatale” sono imprescindibili, con in più un pizzico di auto-citazionismo (per Ninja la musica è una parte fondamentale della propria vita, come per me). Io ho fornito le indicazioni principali, poi Massimiliano le ha cucito addosso il giusto background. Che dire? Io la adoro letteralmente e spero che anche voi ne rimaniate affascinati. Gli episodi nel fumetto hanno prevalentemente lo scopo di presentare il personaggio, quindi vedrete Ninja in azione la conoscerete meglio anche dal punto di vista caratteriale. It’s the Karma, baby!

Quali sono stati le opere che hanno influenzato maggiormente la tua creazione (autori, film, fumetti, libri)?
Per quanto riguarda Six & Destroy, diciamo che i riferimenti principali sono stati sicuramente il cinema in stile Tarantino e gli action movie degli anni ’80. Per quanto riguarda i fumetti e gli autori, diciamo che ho preso spunto più che altro da tutti i bravissimi autori che mi sono ritrovata a colorare negli anni e molti di loro si trovano già all’interno del gruppo Truckers. Per quanto riguarda le palette e la colorazione, ho cercato di creare un mix tra quelle di Greg Tocchini e Mike Mignola.

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Ninja Noir

 

ARIANNA FLOREAN

Arianna_FloreanCiao Arianna. Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Ciao sono Arianna (saluto con la mano) e ho… l’età che ho. Faccio questo lavoro da ormai venti anni, passando da prima per l’animazione (non quella nei resort) per poi approdare al fumetto, sia come disegnatrice (Dragon Trainer /Titan), che come colorista (Julia/Bonelli, Doctor Who /Titan, IDW, Image)

Ci racconti come è nato il tuo personaggio e di cosa parla il tuo episodio?
Il mio personaggio è nato in maniera molto naturale. È un mix tra storie assurde-demenziali-inventate come quelle che ci si racconta tra amici e personaggi sopra le righe che mi sarebbe piaciuto tanto incontrare di persona. Così è nata T-Bone.

Quali sono stati le opere che hanno influenzato maggiormente la tua creazione (autori, film, fumetti, libri)?
L’idea era di unire il filone “demenziale” alla Full Metal Panic Fumoffu con il genere pulp, con tanto di colonna sonora alla Priscilla – la regina del deserto. Lo sviluppo della storia ovviamente è stata lasciata allo sceneggiatore Massimiliano Filadoro, che, miscelando questi tre elementi, ha dato così vita alla “realtà” di T-Bone (vero nome Major Rebecca T-Bone).

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ELEONORA CARLINI

eleonoraCiao Eleonora. Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Dunque: sono sempre stata un’appassionata di fumetti e, dopo varie vicissitudini, ho voluto fare di questa mia passione un lavoro. A seguito di un percorso abbastanza lungo e dopo aver fatto esperienza sul campo in piccole realtà editoriali in Italia, sono approdata prima alla Zenescope, con un paio di numeri nella testata di Grimm Tales of Terror e, successivamente, in Titan Comics dove attualmente lavoro sulla testata di Doctor Who.

Ci racconti come è nato il tuo personaggio e di cosa parla il tuo episodio?
Geko
è un personaggio complesso. È tutto ciò che vorrei essere e non essere allo stesso tempo. Ho voluto giocare con una personalità che per certi versi è l’esatto opposto alla mia, mantenendo però quel pizzico di umorismo e caos che mi contraddistingue (e che a mio avviso rende il tutto più interessante e imprevedibile). Sentivo la necessità di affrontare, per una volta, un personaggio diverso da quelli che finora mi ero trovata a disegnare e che riuscisse a mettermi alla prova. In una manciata di minuti ho individuato quelli che dovevano essere i punti salienti del suo carattere e della sua vita; è stato davvero divertente il processo ci creazione. Poi l’abilità di Massimiliano Filadoro ha reso il tutto più credibile e interessante, riuscendo a focalizzare alla perfezione quel personaggio che avevo abbozzato in una scaletta piuttosto disordinata… BOOM! Centrato in pieno! Quando ho letto la sceneggiatura sapevo perfettamente come avrei fatto recitare il corpo di Geko e le espressioni che avrebbe assunto per ogni battuta. C’è stata una grande sintonia tra di noi. Nell’episodio di Geko, oltre all’introduzione del personaggio, potrete gustarvi un assaggio della sua vita “privata”. Chi è Geko?

Quali sono stati le opere che hanno influenzato maggiormente la tua creazione (autori, film, fumetti, libri)?
Cercherò di rispondere il più brevemente possibile perché, essendo un argomento che mi appassiona, potrei dilungarmi all’infinito. Six And Destroy tratta i generi che io amo, lo splatter e i B-Movie (soprattutto quelli giapponesi), perciò Six è il fumetto che avrei voluto disegnare da sempre! Le opere che mi hanno maggiormente influenzato in questo caso sono i film Tokyo Gore Police di Yoshihiro Nishimura e Planet Terror di Robert Rodríguez  (ormai ho perso il conto di quante volte li ho visti). A seguire, alcuni B-Movie giapponesi, quelli trash, ma talmente trash che alla fine riescono a  diventare bellissimi, come ad esempio Vampire Girl VS Frankenstein Girl, The Machine Girl…potrei citarne ancora (tipo Tetsuo the Iron man) però mi fermo qui… Per i fumetti sicuramente cito Battle Royale, Blame e Hideout. Per quanto riguarda l’aspetto di Geko, ho affondato a piene mani nell’estetica che contraddistingue il festival Burning Man: uno spettacolo per gli occhi! Ho cercato, per quanto sia possibile in 8 pagine, di trasferire su carta questi due immaginari che non vedo l’ora di approfondire ulteriormente !

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Geko

 

SARA PICHELLI

saraCiao Sara. Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Innanzi tutto mi presento: sono Sara Pichelli, e, dopo un passato nel mondo dell’animazione (tradizionale e digitale), ormai lavoro per la Marvel dal 2008. Sono rimbalzata tra testate come X-Men, Spider-Man e i Guardiani della Galassia. Il mio lavoro assorbe gran parte del tempo e i ritmi serrati di pubblicazione americani rendono la mia vita sociale una chimera sempre più irraggiungibile. Mi piacerebbe dirvi che passo il mio tempo libero tra party, droga e rock’n’roll, invece è piu verosimile dire che quando non lavoro faccio la spesa! Battute a parte, di certo non posso lamentarmi; inaspettatamente il mio lavoro, che credevo mi tenesse inchiodata al tavolo da disegno, mi porta costantemente in giro per il mondo tra fiere e tour nelle fumetterie per incontrare i fan.

Ci racconti come è nato il tuo personaggio e di cosa parla il tuo episodio?
Toxic Alice
deve la sua nascita alle sapienti sinapsi di Massimiliano Filadoro. Da me ha ricevuto un feedback ben limitato, infatti le mie uniche direttive sono  state: che sia folle e che ricordi il personaggio di Alice nel paese delle Meraviglie (una delle storie che più mi hanno segnata).  Alice, come leggerete, è il resort narrativo del volume, ma che, paradossalmente, si vede decisamente poco.  Siccome odio gli spoiler vi invito a scoprirlo personalmete immergendovi nella lettura di Six and Destroy.

Quali sono stati le opere che hanno influenzato maggiormente la tua creazione (autori, film, fumetti, libri)?
Sarò breve, altrimenti rischio di stare a elencare titoli e autori fino a domani mattina. Dato che i miei gusti cambiano molto rapidamente cito solo gli autori e opere fondamentali senza i quali la mia vita sarebbe stata molto piu monotona e povera: Gustav Klimt, Egon Schiele, Claire Wendling, Benoit Springer, “Skydoll” ( Barbucci/canepa), “Sandman” ( Gaiman), “Blankets” (Thompson), “Y The last man” (Vaughan), “Daredevil: Born Again” (Miller), “V for Vendetta” (Moore).

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Toxic Alice

 

CLAUDIA BALBONI

Claudia BCiao Claudia. Ti va di raccontarci qualcosa di te?
Lavoro nell’ambito dei fumetti dal 2009 e ho lavorato inizialmente per la IDW su testate come Star Trek e True Blood, successivamente sono passata alla Zenescope. Infine, con immensa gioia, ho avuto l’opportunità di realizzare una miniserie per la Image Comics. Ora eccomi qui.

Ci racconti come è nato il tuo personaggio e di cosa parla il tuo episodio?
Far “venire a galla” Kuvira è stato divertente, un vero e proprio processo di esorcizzazione della mia “naturale” inclinazione ad irritarmi facilmente. Mi sono focalizzata sul darle un temperamento aggressivo e iracondo, esagerandolo poi a dismisura. Per farla breve è una perenne incazzata che, vittima delle sue esplosioni colleriche, è diventata la caricatura di se stessa. Mi ha colpito tantissimo il successivo lavoro dello scrittore Massimiliano Filadoro, che è stato in grado di sviluppare e caratterizzare Kuvira come forse non avrei mai potuto fare io, cogliendo immediatamente l’essenza della sua personalità.

Quali sono stati le opere che hanno influenzato maggiormente la tua creazione (autori, film, fumetti, libri)?
I film da cui ho preso ispirazione, soprattutto per le atmosfere, sono stati Planet Terror di Rodriguez e Deathproof di Tarantino. Successivamente ho rispolverando molti b-movie anni ’80 e alcuni film horror splatter. In ambito fumetti invece sicuramente Berserk, Blame, Hellboy e American Vampire.

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Kuvira

Ragazze siete state gentilissime ed è stato un vero piacere parlare con voi. In bocca al lupo per Six and Destroy e tutti i vostri progetti futuri.

2 Commenti

2 Comments

  1. diego

    31 Ottobre 2015 a 07:38

    bravissime..

    • la redazione

      4 Novembre 2015 a 08:02

      Confermiamo! Speriamo tu abbia avuto modo di vederle all’opera dal vivo a Lucca! :)

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