Quando gli eroi si incontrano: la prima volta di Tex e Zagor

Quando gli eroi si incontrano: la prima volta di Tex e Zagor

Sullo Speciale 2021 della collana “Tex Willer” arriva il racconto del primo incontro tra Tex e Zagor, scritto da Mauro Boselli e illustrato da Alessandro Piccinelli.

speciale_tex_willer_03Se aveste chiesto a Giovanni Luigi Bonelli e a suo figlio Sergio, quando ancora erano entrambi in vita, cosa ne pensassero di un incontro tra Tex e Zagor, ognuno a suo modo e secondo il proprio carattere (focoso il primo, più mansueto ma non meno burbero il secondo) avrebbe liquidato velocemente l’argomento come un legittimo desiderio dei lettori – che lo chiedevano fin dagli anni ’60 – che però sarebbe rimasto irrealizzato.
Se però oggi, Bonelli padre e figlio potessero in qualche modo sapere che quel desiderio si è concretizzato grazie a Mauro Boselli, credo che entrambi tornerebbero sui loro passi e sarebbero soddisfatti della scelta dell’autore e curiosi di leggere quella storia.

Perché, parliamoci chiaro, Boselli è l’unico che avrebbe potuto mettere in scena il racconto tra il ranger e lo Spirito con la scure, per i motivi che andremo a vedere.
Quel giovane bibliotecario e traduttore, amico del figlio Giorgio, a cui Gian Luigi aveva affidato niente meno che il compito di tenere in ordine la sua immensa libreria di romanzi e riviste dedicate al Western e a cui poi, qualche decennio più tardi, Sergio aveva affidato il compito di salvare Zagor nel momento più buio della sua vita editoriale, ha sempre goduto a ragione della piena fiducia di entrambi i Bonelli.

Boselli dopo i Bonelli

Per far sì che l’incontro tra Tex e Pat Wilding possa concretizzarsi nel terzo speciale della collana Tex Willer dal titolo Bandera!, uscito a dicembre 2021, Boselli parte proprio dal lavoro editoriale fatto negli anni ’90 quando era curatore di Zagor e da quello degli ultimi dieci anni circa del suo ruolo di editor delle varie testate dedicate al ranger bonelliano.
Nell’ultimo decennio del XX secolo, l’autore milanese prese le redini della collana dedicata allo Spirito con la Scure e, affiancato da un giovane Moreno Burattini alla scrittura delle storie, di fatto resuscitò editorialmente l’eroe creato da Nolitta e Gallieno Ferri, dando il via a quello che poi è passato alle cronache del fumetto come Rinascimento zagoriano, una serie di storie diventate dei classici che, da un lato, rilanciarono la qualità del personaggio e dall’altro furono la prima dimostrazione delle qualità di sceneggiatore di Boselli, oltre a contenere in nuce già tutti i tratti caratteristici di quello che oggi è un vero e proprio stile originale.

Proprio due cicli di storie di quella gestione zagoriana, entrambi ripubblicati nei primi due volumi della nuova collana bonelliana da edicola Le grandi storie Bonelli a settembre e novembre 2021, Comancheros e Fratelli di sangue sono il prologo su cui si poggiano le basi della storia di questo albo speciale.
In quegli albi di Zagor pubblicati a ridosso della fine del millennio scorso, il nostro eroe lasciava i suoi territori abituali intorno a Darkwood, nella parte orientale degli Stati Uniti, per un’avventura nel sud ovest degli USA in quelli che, circa trent’anni dopo, sarebbero diventati il terreno delle avventure di Tex. Un’avventura che l’avrebbe portato a stringere amicizia con un ex ranger, Adam Crane, e un capo Comanche, Lupo Grigio, che sarebbero diventati suoi fratelli di sangue.

speciale_tex_willer_03_int_01Il dato cronologico diventa qui fondamentale, perché se è vero, come è vero, che Zagor nasce nei primi anni del XIX secolo, Tex vede i natali intorno agli anni ’30 del 1800, come raccontato proprio da Boselli in Nueces Valley, il Maxi Tex #21 del 2017.
Fino al 2018, quei trent’anni d’età di differenza che separano i due eroi erano un gap incolmabile, essendo le avventure di Zagor ambientate quando il personaggio è verosimilmente tra i 30 e i 40 d’età (di conseguenza, Tex sarebbe un bambino al massimo decenne) e quelle del ranger con protagonista un uomo tra i 40 e i 50 anni (dunque, Zagor sarebbe un arzillo anziano di 70-80 anni).

La testata mensile dedicata alle avventure del Tex ventenne ha però aperto a un plausibile incontro tra il giovane fuorilegge e uno Zagor di mezza età. Tex Willer è infatti il punto di approdo di un lungo lavoro narrativo che ha impegnato Boselli negli anni ’10 di questo millennio, mirato all’obiettivo di mettere ordine nella continuity del personaggio, raccontando al contempo episodi del suo passato mai narrati, antecedenti quelli raccontati da Bonelli padre e Galep a partire dal 1948 oppure infilandosi tra gli spazi e gli angoli bui lasciati da quelle storie.

Bandera! è, al contempo, una classica avventura bonelliana, una tipica storia con all’interno tutti gli stilemi della cifra boselliana e, soprattutto, la messa a confronto su pagina di due personaggi tanto diversi quanto lo erano i loro creatori.
Lo spunto della storia è il ritorno di Zagor dopo trent’anni in quei luoghi che erano stati teatro delle avventure raccontate in Comancheros e Fratelli di sangue. Uno Spirito con la Scure dalle tempie brizzolate ma sempre in forma decide di affrontare un lungo viaggio solitario verso Ovest per dare l’ultimo saluto al suo amico Lupo Grigio, ucciso a tradimento da un misterioso assassino.
È così che la sua strada si incrocia con quella del giovane fuorilegge Tex Willer, sempre in fuga dai ranger ma che proprio tra quest’ultimi ha anche alcuni amici come Buck Berry, che lo presenta proprio ad Adam Crane.
Come nel più classico dei canovacci dei cosiddetti crossover tra eroi, Tex e Zagor prima si scontrano, si prendono le misure reciprocamente, per poi unire le forze per il trionfo della giustizia.

Com’è suo solito, Boselli imbastisce una trama ricca di avvenimenti, personaggi e colpi di scena. Conoscendo a menadito gli stilemi tanto dell’avventura zagoriana quanto texiana, unisce un racconto basato su fatti storici reali, quali l’esodo forzato delle tribù indiane dal Texas all’Oklahoma, alla tipica complicazione della trama delle avventure del ranger. Il risultato è una storia corale, con un nugolo di personaggi secondari caratterizzati bene quanto i protagonisti e una modulazione del tono che dal drammatico passa allo scanzonato.
Nelle oltre 120 pagine di storia, il ritmo si mantiene sincopato e veloce, conformandosi a quanto differenzia la testata Tex Willer dalla sorella maggiore Tex: una narrazione fatta anche di ellissi e priva di didascalismi, dato il minor numero di tavole mensili a disposizione. Boselli la ripropone anche in questo speciale, addirittura arrivando a omaggiare un tipico modo di raccontare dei fumetti a striscia, con la prima vignetta a sinistra usata come spazio per una didascalia che si rivolgeva direttamente ai lettori per far loro un riassunto dell’albo precedente o per rimandarlo alla lettura di un’altra storia a quella legata. In questo caso lo sceneggiatore usa quel classico stratagemma per invitare i lettori a recuperare i due cicli di storie ristampati ne Le grandi storie Bonelli per non perdersi in inutili ripetizioni e lasciare spazio alla nuova avventura.

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Su tutto questo ricco palcoscenico narrativo si ergono i due eroi protagonisti, la cui vicinanza sulle pagine evidenzia le differenze dei loro paradigmi originari.
Tex e Zagor, seppur accomunati da una serie di aspetti e qualità comuni – primo tra tutti il senso di giustizia e l’altruismo verso i più deboli -, sono due figure molto diverse l’una dall’altra.

Tex & Zagor come Superman & Spider-Man

Tex, tanto nella sua versione matura quanto in quella di giovane scavezzacollo, è un tipo deciso – a volte ai limiti dell’arroganza tipica dei ventenni – privo di dubbi, sempre sicuro su che cosa sia giusto fare. Non ha mai fatto trasparire il suo dolore, né davanti alla morte prima del padre e poi del fratello, né davanti a quella della moglie Lilith: preferisce agire, perseguire la giustizia. Con la maturità, è arrivata anche quella capacità di capire al volo se le persone che si trova davanti siano criminali o innocenti vittime delle circostanze. È quasi un superpotere, al pari di quello di uscire indenne da situazioni disperate e scie di pallottole, quasi sempre senza un graffio. Tex è il Superman del West, una spanna sopra tutti quelli che gli stanno intorno, compagni e avversari.

Zagor è un eroe che nasce con un peccato originale: quella vendetta terribile perpetrata da giovane in nome di un padre ritenuto vittima, ma che si era invece macchiato di una colpa vergognosa. Da qui nasce il dubbio che costantemente guida la condotta di Zagor, ma che al contempo ne alimenta l’empatia verso gli altri, talvolta anche nei confronti dei suoi antagonisti, essendo ben conscio che nell’animo umano non tutto può essere o bianco o nero.
Ciò non significa che lo Spirito con la scure non sia fulmineo quando si tratta di agire o che la sua volontà di perseguire la giustizia e punire chi lo merita sia meno salda di quella Tex. Semplicemente, a differenza del ranger, Zagor spesso sanguina e non sempre riesce a vincere. Ecco perché, in un confronto con il Tex/Superman, Patrick Wilding potrebbe ben essere accostato a Peter Parker, che decide di diventare Spider-Man dopo una mancanza trasformatasi in tragedia: l’aver lasciato fuggire un ladro, pur avendo avuto la possibilità di catturarlo, che poi sarebbe diventato l’assassino di suo zio Ben.
Come l’Arrampicamuri, Zagor vive con un senso di colpa perenne che, esattamente con Spider-Man, lo fa essere un eroe umano.

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Boselli in Bandera! pone fortemente l’accento sulle differenze tra i due eroi, in alcune sequenze dialogate di confronto in cui la distanza tra i caratteri dei due eroi è ben evidente, accentuata anche dal gap generazionale che li separa. Questo non impedisce loro di essere uno a fianco dell’altro per combattere per la sopravvivenza e i diritti dei nativi americani, con Zagor che, dall’alto dei suoi 50 anni, ha la maturità per comprendere e tollerare le impulsività del giovane Willer e la consapevolezza di trovarsi davanti a un futuro eroe, che da parte sua – pur negandone l’evidenza – è affascinato e ammira quell’uomo con la casacca rossa e la scure.

Il trait d’union tra due mondi

Esattamente come poteva essere solo Boselli a raccontare il primo incontro dei due storici eroi bonelliani, a disegnarlo non poteva che essere Alessandro Piccinelli, disegnatore del team texiano e anche colui che ha ereditato il non facile incarico di copertinista di Zagor dopo la dipartita di Gallieno Ferri.
La scelta non poteva rivelarsi più azzeccata dato che il disegnatore di Como (natali che lo legano a un altro grande artista e copertinista texiano che porta il nome di Claudio Villa) ha dalla sua uno stile che unisce un naturalismo classico a un gusto per tagli e inquadrature estremamente contemporaneo. Il tratto dai contorni netti e precisi si muove tra la linea chiara e l’uso dei contrasti netti tra bianchi e neri per dare volume ed espressività ai personaggi e profondità agli ambienti.
Le tavole sono strutturate nella classica griglia a tre strisce, con una composizione che spesso fa uso delle sei vignette quadrate per pagina che, in alcuni frangenti, diventano rettangolari strette per sottolineare la velocità e la concitazione delle azioni rappresentate.
I due protagonisti sono entrambi rappresentati in modo efficace e se i lineamenti di Tex ne trasmettono tutta la potenza giovanile e, al contempo, riecheggiano il volto della versione matura del personaggio, un discorso particolare va fatto per Zagor.
Lo Spirito con la Scure maturo qui rappresentato, con le sue tempie brizzolate, come lineamenti rimanda – molto probabilmente volutamente – a un altro personaggio nolittiano di mezza età, quel Jerry Drake ai più conosciuto come Mister No. Questo Zagor cinquantenne di Piccinelli conserva in sé tutte le caratteristiche fisiche della versione più giovane che i lettori sono abituati a leggere, tuttavia il fisico più massiccio ma sempre asciutto, un accenno di rughe sul volto e alcuni atteggiamenti più posati ne fanno trasparire, a ragione, anche il peso degli anni.Tex Willer Speciale 3_int 04

Questo primo incontro tra Tex e Zagor porta dunque in dono ai lettori un’altra storia davvero speciale del giovane Willer, dopo che la pubblicazione annuale del 2020 aveva loro regalato un racconto tutto incentrato sul fratello Sam, ma soprattutto una promessa da parte di Boselli: che questa non sarà l’ultima volta che ci verrà raccontata un’avventura con protagonisti i due eroi insieme, ma solo la prima.

Abbiamo parlato di:
Tex Willer Speciale #3 – Bandera!
Mauro Boselli, Alessandro Piccinelli
Sergio Bonelli Editore, dicembre 2021
128 pagine, brossurato, bianco e nero – 6,40 €
ISSN: 977270475800610003

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