Marc Spector torna a New York dopo la schizofrenica parentesi losangelina e si reinventa detective, collaborando con la polizia su casi normali e paranormali, viaggiando per la città su una limousine come il protagonista del film Holy Motors. Bastano queste poche righe per spiegare la trama di questo peculiare volume composto da sei storie autoconclusive, ma non fini a sé stesse: ognuna di esse riesce nel duplice tentativo di reinventare il personaggio creato da Doug Moench senza allontanarsi dalle radici, anzi approfondendone la natura più intima, e nel confezionare episodi che sono un capolavoro di sintesi, ritmo narrativo e armonia tra testo e illustrazioni. Warren Ellis si dimostra ancora una volta maestro nello scrivere storie singole piene di idee, di spunti e di situazioni. La sceneggiatura è essenziale ed asciutta, i dialoghi sono diretti, efficaci, taglienti. Declan Shalvey (Thunderbolts, Venom) alle matite si dimostra in forma eccezionale: il suo Moon Knight è elegante ed inquietante, sia nelle scene di dialogo che nelle scene di azione. Lo storytelling è fluido e brillante, raggiungendo il culmine nello scontro della quarta storia. La costruzione della tavola è elegante e minimale, impreziosita da immagini di grande impatto. I colori densi e freddi di Jordie Bellaire contribuiscono a creare l’atmosfera
crepuscolare degli episodi. Esaltata da pubblico e critica, la nuova serie di Moon Knight si afferma come uno dei migliori fumetti prodotti in America nel 2014.
Abbiamo parlato di:
Moon Knight vol. 1 – Dalla Morte
Warren Ellis, Declan Shalvey
Traduzione di Fabio Gamberini
Panini Comics, 2015
128 pagine, cartonato, colori – 12,00 €
ISBN: 9788891210562