Comunicato Stampa
IL MARCHIO MOMPRACEM, DIRETTO DA FRANCESCO CONIGLIO, ANNUNCIA LA PROSSIMA USCITA DEI PRIMI VOLUMI DELLA COLLEZIONE DEFINITIVA DEI CLASSICI DEL FUMETTO D’AUTORE (DALLA MEMORIA ALL’AVANGUARDIA)
Tra i primi titoli l’autobiografia di Moebius, Telescherno di Stefano Disegni, Porfiri di Franco Saudelli e Suor Dentona di Filippo Scòzzari
Jean Giraud – Moebius
IL MIO DOPPIO IO
L’autobiografia del genio dell’immaginario fantastico
I suoi mistici ed evocativi mondi alieni hanno affascinato generazioni di lettori e molti registi cinematografici. Accanto alla personalità eterea e magica di Moebius vive quella di Jean Giraud, il suo alter ego realista e sanguigno, autore dello straordinario fumetto western Blueberry. Come convivono queste due anime, apparentemente così distanti fra loro, in un unico corpo? È ciò a cui cerca di rispondere l’autore, mettendo in scena il racconto di una vita dove tutto si incrocia – incontri, viaggi, creazioni, due mogli e due famiglie – in modo quasi atemporale. L’infanzia nel chiaroscuro della presenza/assenza dei genitori; il luminoso viaggio iniziatico in Messico con la scoperta contemporanea del sesso, del jazz e della droga; la crescita artistica al fianco di personalità come Jijé e Jodorowsky. L’appassionante autobiografia di Jean Giraud, detto Moebius, il geniale disegnatore e illustratore francese, che negli anni Settanta ha rivoluzionato il fumetto e il fantastico internazionali, diventando l’ispiratore di molte visioni del futuro.
Jean Giraud è nato a Parigi nel 1938 e fin dagli anni Cinquanta ha iniziato a pubblicare storie western a fumetti. I suoi due famosi personaggi sono il luogotenente Blueberry e Arzach. Con lo pseudonimo Moebius ha fondato «Métal Hurlant» e ha influenzato generazioni di lettori, disegnatori, artisti e sognatori. Innumerevoli sono le sue raccolte di disegni, fumetti e libri illustrati, tra cui Il maggiore fatale e Il garage ermetico di Jerry Cornelius. Ha inoltre ispirato film epocali come Blade Runner di Ridley Scott e ha contribuito alla progettazione di numerosi film tra cui Tron, Dune, Alien e Il quinto elemento di Luc Besson. È scomparso a Parigi il 10 marzo 2012.
Stefano Disegni
TELESCHERNO
I lettori di «Ciak» e di «Sette», magazine del «Corriere della sera», conoscono già lo stile irriverente di Stefano Disegni, la sua satira affilata, così pungente e dissacrante da sembrare, a volte, persino aggressiva. Chi, invece, non conoscesse le sue strip ha finalmente un mezzo per farlo, ovvero questo volume: 288 pagine di disegni a colori che sbeffeggiano con intelligenza i vizi e i difetti della nostra televisione, senza sconti per nessuno. Da Raffaella Carrà, santa salvatrice del sabato sera Rai, all’involuzione culturale causata dal Grande Fratello, Disegni trova spunti in ogni angolo del mondo televisivo e crea tavole che sicuramente strapperanno sorrisi e risate, anche se a volte amare, vista l’estrema verità nascosta in queste vignette. Stefano Disegni sa cogliere le minime caratteristiche dei nostri personaggi televisivi e dei loro programmi – tutto ciò che maggiormente ci fa irritare anche se forse in modo incoscio – e li trasforma in sarcasmo puro. Questa raccolta attinge alla rubrica tenuta sul magazine «Sette» del «Corriere della Sera», dove Disegni gioca con il suo doppio ruolo di telespettatore-vittima e autore televisivo-carnefice per dire quello che pensa della tv.
Stefano Disegni (Roma, 1953) è disegnatore satirico, scrittore, autore televisivo e copywriter pubblicitario. Esordisce sulla stampa periodica alla fine degli anni Settanta pubblicando strisce, vignette e tavole comiche sull’inserto «Satyricon» di «Repubblica», poi su «il manifesto», «Paese Sera», «Corriere della Sera» e «La Gazzetta dello Sport». Inizia un sodalizio artistico con l’umorista Massimo Caviglia e insieme realizzano numerosi volumi di raccolte di vignette per Feltrinelli e Mondadori. La coppia Disegni & Caviglia si scioglie nel 1997. Stefano Disegni continua a collaborare con numerosi giornali e Michele Serra gli affida la direzione di «Cuore». Prosegue l’attività di autore televisivo con numerose trasmissioni tra cui Convenscion, Mediamente con Carlo Massarini per RaiTre, Cronache Marziane per Italia 1, e le varie edizioni di Tintoria per RaiTre, con cui vince per la quarta volta il Premio Satira di Forte dei Marmi. Dirige l’inserto domenicale del «Fatto Quotidiano», Misfatto, e il suo ultimo libro appena uscito per Chiarelettere, Roba da Fotoromanzi!, raccoglie i fotoromanzi realizzati per il «Fatto Quotidiano».
Franco Saudelli
PORFIRI L’INTEGRALE
Otto Zaccaria Porfiri è un detective privato, dal fisico appesantito come tutti gli ex-atleti professionisti (era stato un calciatore di successo), che affronta i suoi casi nella Germania di fine Novecento. Assomiglia moltissimo al grande regista Orson Welles e infatti l’autore è rimasto folgorato dal film L’infernale Quinlan. Saudelli è un grande disegnatore, dunque un grande osservatore, e racconta talmente bene con le immagini, le inquadrature e il montaggio, da aver predisposto un ideale storyboard cinematografico perfetto e completo. I fumetti di Porfiri sono stati fortemente voluti dall’editore e scrittore Luigi Bernardi che li commissionò all’autore negli anni Ottanta e Novanta per pubblicarli prima sulle sue riviste «Orient Express» e «Nova Express», poi in albi a fumetti. Questa prima edizione integrale storicizza una delle più belle serie giallo-noir del fumetto italiano. Porfiri è un classico del fumetto d’autore italiano e questo volume raccoglie per la prima volta l’integrale delle storie pubblicate. L’autore è molto conosciuto anche dal grande pubblico perché è uno dei disegnatori più importanti di «Dylan Dog», il celebre serial della Sergio Bonelli Editore. Il volume è arricchito da sketch a matita dell’autore e da un apparato iconografico che raccoglie le cover con cui Porfiri è stato pubblicato in tutto il mondo.
Franco Saudelli (Latina, 1952) è ritenuto uno dei più grandi disegnatori e illustratori fetish del mondo, e il suo nome viene ormai affiancato a quello di Eric Stanton. Autore di immenso talento, ha disegnato diverse serie a fumetti sul settimanale «Lanciostory» per passare, alla fine degli anni Settanta, alle riviste d’autore «Alterlinus», «Comic Art» e «Orient Express», creando personaggi di cui ha scritto anche le storie, tra cui la serie giallo-noir «Porfiri» ripubblicata e tradotta in molti Paesi del mondo e presentata in edizione integrale per la prima volta da Mompracem. I suoi numerosi volumi di illustrazioni e fotografie fetish sono stati pubblicati dalla Glittering Images di Firenze. Dal 1996 è uno dei disegnatori più rappresentativi di «Dylan Dog» per la Sergio Bonelli Editore. Da molti anni cura e aggiorna personalmente un sito di illustrazioni e fotografie dedicato ai cultori del bondage e del foot fetish: www.francosaudelli.com
Filippo Scòzzari
SUOR DENTONA L’INTEGRALE
Suor Dentona non è solo una storia a fumetti: è un’icona/simbolo – provocazione – tormentone che nacque sulle pagine del settimanale satirico «Il Male» alla fine degli anni Settanta. Nel giorno di chiusura del giornale, Scòzzari doveva coprire i buchi degli impaginati inserendo immagini di Suor Dentona corredate di testi farneticanti, la cui lunghezza era determinata dallo spazio a disposizione.
L’assunto di partenza era il seguente: Suor Dentona è una consorella dell’immaginario ordine delle Dentone, la cui missione è quella di recarsi sui campi di battaglia per prelevare l’anima ai soldati moribondi col sacro rito della fellatio in articulo mortis. Con questo delirio Scòzzari è ossessivamente intervenuto prima sul «Male», poi dal 1980 sul mensile «Frigidaire», sulla rivista «Frizzer», negli anni Novanta sul mensile «Blue», realizzando centinaia di illustrazioni e vignette, con varie tecniche, sconfinando recentemente anche nel mondo delle gallerie d’arte (a Suor Dentona sono state dedicate due mostre nel 2004 e nel 2005). Questo volume raccoglie tutte le esternazioni di Suor Dentona pubblicate in questi decenni nelle più svariate sedi editoriali, raccolte con passione certosina. Un geniale compendio di filosofia scozzarica. E dentonica. Una precedente antologia di Suor Dentona uscì in edicola nell’aprile 1988 come albo di «Frigidaire», un fascicolo oggi conteso dai collezionisti su eBay. Nel frattempo l’autore Filippo Scòzzari ha pubblicato numerosi volumi in libreria tra cui il long seller Prima pagare, poi ricordare, e la sua fama è dilagata ben oltre la cerchia degli appassionati di fumetti. Attualmente Suor Dentona combatte nuove battaglie su «Il Male di Vauro e Vincino».
Filippo Scòzzari (Bologna, 1946), autore di fumetti, scrittore e illustratore, è uno dei protagonisti della scena del fumetto europeo. A Roma nel 1978 fonda la rivista autoprodotta «Cannibale» insieme a Mattioli, Liberatore, Tamburini e Pazienza. Con lo stesso gruppo di autori geniali fonda nel 1980 «Frigidaire», che diverrà la più importante rivista di fumetti d’avanguardia. Per «Frigidaire» realizza le sue più importanti opere a fumetti, La Dalia Azzurra e il Dottor Gek, più volte ristampate in albi e volumi, e Suor Dentona, oggi ristampata da Mompracem. Il suo memoriale Prima pagare poi ricordare (Castelvecchi, 1997, Coniglio Editore, 2002) è diventato un libro di culto. La Mondo Bizzarro Gallery gli dedica nel 2003 la mostra Suor Dentona & altri pezzi. Nel 2012, per «Il Male di Vauro e Vincino» ha ripreso finalmente a realizzare Suor Dentona.