The Hollywood Reporter riporta nuove indiscrezioni e dettagli sulla riorganizzazione di ruoli tra Disney e Marvel Studios, che hanno visto Kevin Feige qualche giorno fa ottenere di riferire direttamente alla major e non più a Marvel Entertainment.
Diverse fonti affermano che dopo anni di frustrazioni, i problemi sarebbero scaturiti durante la lavorazione di Captain America: Civil War, di cui si sono ultimate le riprese da poche settimane ad Atlanta. Altre fonti invece sostengono che lo spostamento di ruoli era un fatto naturale, visto che lentamente la divisione cinematografica stava gravitando sempre più verso la Disney.
Per quanto riguarda il terzo capitolo sull’eroe a stelle e strisce, sembra che il budget fosse non in linea con le volontà di Ike Perlmutter, la cui sede di New York chiedeva un budget molto meno costoso. Queste indiscrezioni, che il sito afferma essere state riferite da un addetto ai lavori, non sono state commentate da Disney e Marvel.
Il sito continua aggiungendo che il riferimento a New York non si fermerebbe solamente alla figura di Perlmutter, includendo il famoso comitato creativo, un gruppo di dirigenti da varie divisioni che includerebbe Alan Fine, notoriamente braccio destro di Perlmutter. Addetti ai lavori riferiscono che il comitato in questione, che ha offerto critiche e commenti su scelte creative e decisioni aziendali sui film, non sarà sciolto, come precedentemente riportato, ma avrà comunque una influenza sui film Marvel minima rispetto al passato.
La riorganizzazione non influirà sul settore Marvel Television, che ha goduto di meno successi rispetto alla branca cinematografica, ma che continua ad avere numerose serie in onda su ABC e Netflix. Dan Buckley e Joe Quesada saranno tra coloro che rimarranno nel comitato per questioni di continuità, in quanto è necessario coordinamento e cooperazione tra film, fumetti, Tv, merchandising per capitalizzare al meglio i progetti e gli eventi.
Secondo alcuni analisti, questa riorganizzazione potrebbe portare la società ad alleggerire le sue condizioni notoriamente difficili per quanto riguarda gli accordi. Un altro analista sottolinea che la Casa delle Idee potrebbe invece allentare le sue redini su alcuni punti, ricordando che non paga le royalties sul merchandising, cosa che non è la norma nel settore. Infine, la Marvel chiede il diritto di utilizzare fino a tre minuti di performance di un attore da un film per un altro, descritto come “materiale ponte”, quando la norma di solito è di 30 secondi.
Michele
4 Settembre 2015 a 12:31
Nel mio piccolo, spero che – nonostante le rassicurazioni sulla continuità tra film, TV e merchandinsing – questa novità non pregiudichi il coinvolgimento delle serie TV con il Cinematic Universe, nel caso dovessero sorgere problemi nell’ organizzare tie-in, avere materiale di repertorio, coinvolgere attori dei film come guest-star, ecc….