Letture in breve #33

Letture in breve #33

Nuovo appuntamento con la rubrica che raccoglie, in poche righe, giudizi, stimoli e spunti sulle letture della nostra redazione.

La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.

Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.

Fumetterie

Ultimate spider man 12

Ultimate Spider-Man #12 di Jonathan Hickman, Marco Checchetto e Colin Wilson (Panini Comics, febbraio 2025)
Poiché a ogni albo corrisponde un mese dell’anno, con il dodicesimo spillato di Ultimate Spider-Man tra le pagine sceneggiate da Jonathan Hickman per le matite di Marco Checchetto arriva il Natale. Una cena tra parenti e affetti, tra trentenni, ragazzini e anziani, offre allo scrittore l’occasione per raccontare con semplicità e realismo una serata natalizia dolce, drammatica e intensa. Antichi rancori, sorrisi ritrovati e rapporti consolidati prendono vita sotto i nostri occhi grazie ai disegni di Checchetto, abile a caratterizzare i personaggi attraverso posture ed espressioni del viso naturali ed efficaci. Ai classici discorsi pieni di pregiudizi e di frustrazione pronunciati da Gayle, la sorella di MJ, fanno da contraltare i silenzi di Peter Parker, tanto misteriosi quanto rivelatori.
Un altro episodio di una serie di alto livello!
Federico Beghin

The Unlikely Story of Felix and Macabber di Juni Ba, Hassan Otsmane-Elhaou (Dark Horse Comics, 2023)
È abbastanza chiaro che Juni Ba sia uno dei miei autori preferiti del momento, e i motivi possono essere trovati in questa graphic novel del 2023: attraverso la storia di formazione del giovane mostro Felix, che incontra sulla sua strada Macabber, ex “World Mostering Champion” (una sorta di wrestling di questo mondo parallelo popolato da strane creature), Ba racconta di legami famigliari, di amicizie distrutte dal successo, di quello che lasciamo alle spalle quando cerchiamo la carriera o la gloria personale, ma anche di possibilità di redenzione e della forza dei ricordi. L’approfondimento emotivo e psicologico nelle opere di Ba si accompagna di pari passo alla messa in scena spettacolare, all’azione senza sosta, alla grande inventiva del character design, alla fusione tra tradizione USA, manga e europea che crea uno stile unico e particolare, che fa di ogni sua opera un piccolo gioiello.
Emilio Cirri

The unlikely story of felix and maccaber
Wolverine 1

Wolverine #1-2 di Saladin Ahmed, Martin Coccolo e Bryan Valenza (Panini Comics, gennaio-febbraio 2025)
Ripartenza dopo l’era krakoana anche per l’artigliato mutante canadese. Lo scrittore Ahmed decide di farcelo ritrovare nella foresta selvaggia e primigenia del Canada, in cui si rispecchia la  sua parte animalesca. L’altra parte è quella dell’uomo, che al di là della componente ferina, agisce e ragiona per cercare di fare la cosa giusta. Un nuovo inizio che getta le basi per trame intricate, impostate con la consueta solidità narrativa di Ahmed, che qui si conferma – oltre che bravo – attaccato alle radici classiche della Marvel, riportando in auge molto del passato di Wolverine. Ai disegni Coccolo e Valenza rappresentano l’azione e le emozioni in maniera brillante, confermando la meritata appartenenza di Coccolo all’élite Stormbreakers. Questo riavvio non è nulla di rivoluzionario, ma una versione gradevole e azzeccata che rende bene le peculiarità del personaggio.
Paolo Garrone

Lust di Giuseppe Palumbo (Cut Up Publishing, 2025)
Un artbook ad alto contenuto erotico, una raccolta di fumetti brevi, sketch, immagini sessualmente esplicite: è questo l’esordio di Giuseppe Palumbo con l’editore Cut Up Publishing. Lust (lussuria in inglese) è un cartonato di alta qualità cartotecnica che racchiude un lato della poliedrica produzione del fumettista lucano che, fin da giovane, si è divertito a fare varie capatine nel genere erotico.
E proprio assistere all’evoluzione del segno di Palumbo è una delle attrattive maggiori del volume, dal tratto più spigoloso degli inizi giocato su forti contrasti di bianchi e neri nei volumi dei corpi – in cui evidente era l’influenza di Magnus – a quello più sinuoso della maturità, oltre a poter ammirare il talento grafico nella rappresentazione dei corpi femminili e maschili e la straordinaria capacità di rendere, con pochi e veloci tratti su un taccuino,  l’estrema sensualità di corpi umani nudi.
Un volume vietato ai minori, ma che dimostra una volta di più la maestria di Palumbo.
David Padovani

Lust
Zod in ginocchio di fronte al tiranno

Generale Zod: In ginocchio di fronte al tiranno di Joe Casey,  Dan McDaid, John Kalisz (Panini Comics, 2025)
Sono una persona semplice: quando leggo sulla costina di un fumetto il nome di Joe Casey, il mio istinto mi dice di comprarlo e raramente rimango deluso (sì X-Men: Children of the Atom, sto guardando te). Purtroppo, Generale Zod rientra almeno parzialmente in questa categoria. Joe Casey fa un grande lavoro nel caratterizzare il personaggio, qui ritratto in tutta la sua crudeltà e tracotanza, ma anche segnato da grandi dubbi e fragilità che però non ne incrinano una visione tetragona e assolutista dell’universo e del suo posto in esso: in questo senso, il fumetto riporta al centro della scena il personaggio. Il buon lavoro di caratterizzazione vale anche per i tanti comprimari, ben definiti pur nelle loro piccole parti. Il problema sta più che altro nella trama, che si muove in maniera abbastanza erratica tra un inizio interessante, una parte centrale abbastanza interlocutoria, e un finale che resta sospeso, dando una sensazione di incompiutezza, quasi questa serie fosse solo il lancio per qualcosa di ben più grande nel futuro. Dan McDaid segue questo errare con la sua arte: convincente sia nei momenti di azione che in quelli dedicati al protagonista, rappresentato come duro e massiccio, mentre nelle scene con molti particolare il segno perde di potenza e incisività, lasciando emergere un certo grado di approssimazione.
Emilio Cirri

La foresta contro il deserto di Zerocalcare e Alberto Madrigal (internazionale n. 1603 anno 32, marzo 2025)
Un fumetto di Zerocalcare su internazionale non è un editoriale, anche se ha la capacità di argomentare propria di un corsivo, e non è solo un approfondimento anche se mostra una grande perizia nel raccogliere e condividere le fonti. Certo non è intrattenimento, anche se ad alcuni passaggi, per sagacia e tempi comici, è difficile non cedere con un sorriso.
La foresta contro il deserto è una pulce da mettere dentro le orecchie dei lettori alla fine di un viaggio nel cuore di Quarticciolo, quartiere romano a cui viene applicato il “Modello Caivano”, il protocollo finalizzato al ritorno alla legalità di zone di alto degrado territoriale e sociale e che non solleva pochi dubbi: un sedia a cui mancano due gambe, non sta in piedi.
Il fumetto, circa 40 tavole leggibili qui, condivide dubbi e contraddizioni, mentre i grigi di Madrigal danno spessore e pathos alle tavole.
Se il valore delle testimonianze e la loro messa in scena confermano un talento noto, sono gli interludi, tavole nere con spaccati di vita, il valore aggiunto di un racconto che parla di desertificazione sociale su cui fare fiorire foreste di civiltà.
Francesco Cascione

La foresta contro il deserto
Un giorno la sera

Un giorno, la sera di Giacomo Nanni (Rulez, 2024)
Oggi, ieri, l’altro ieri. Tre giorni ripercorsi a ritroso, nel crepuscolo della sera parigina, raccontati dalle stesse parole del protagonista, un giovane precario tanto in senso economico quanto in quello sentimentale. È una piccola storia di marginalità quella raccontata di Giacomo Nanni nel suo più recente fumetto. Mentre il tempo scorre a ritroso e il lettore apprende sempre di più della situazione iniziale in cui ha incontrato il protagonista, la luce del giorno si affievolisce costantemente verso una sera che è anche l’inizio – o un inizio – della vicenda. Nanni racconta tutto ciò scomponendo il fumetto nei suoi elementi portanti, con le parole che, poste fuori dalla tavola, la affiancano in un angolo in basso. A sua volta le immagini sono scomposte nei pixel della quadricromia tipica della stampa, in un lavoro artigianale e analogico che racchiude la ricchezza di questa opera. Per tale motivo, la seconda lettura dell’opera è ancora più coinvolgente e interessante, da un punto di vista grafico e anche narrativo.
David Padovani

Leggi qui la recensione di Un girono, la sera

Per questa puntata è tutto. Vi diamo appuntamento tra quindici giorni, con nuove letture, brevi o lunghe che siano.

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