Gianni De Luca in mostra al WOW Spazio Fumetto di Milano

Gianni De Luca in mostra al WOW Spazio Fumetto di Milano

WOW Spazio Fumetto di Milano dedica una mostra a Gianni De Luca da marzo a maggio 2024.

Comunicato stampa

Locandina della mostra

GIANNI DE LUCA (1927-1991) è riconosciuto come uno dei maggiori artisti italiani di ogni epoca.
WOW – Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, che in passato ha già ospitato alcuni dei capolavori dell’autore nelle varie mostre allestite, questa volta presenta la più ampia e articolata scelta di tavole originali – oltre 130 – che consente di apprezzarne sia il valore in termini assoluti di bellezza estetica sia l’apporto di innovazione davvero rivoluzionaria a questo grande mezzo espressivo.

La mostra aperta dal 2 marzo al 12 maggio 2024 presso i locali del museo racconta infatti l’evoluzione di De Luca dalle sue prime collaborazioni con il giornale per ragazzi Il Vittorioso, nell’immediato dopoguerra, fino ai capolavori per il Giornalino, soffermandosi in particolare sugli episodi della serie del Commissario Spada (ambientate nella Milano degli anni Settanta) e sulle tragedie shakespeariane, il vertice artistico e narrativo più alto dell’autore, a detta di molti.

La mostra si apre con una presentazione biografica di De Luca, a cui seguono alcuni autoritratti, realizzati in vari momenti della sua vita e due tavole della primissima storia a fumetti realizzata a soli tredici anni, in cui il giovane autore dimostra già una straordinaria maturità nel segno, in una storia di guerra che sembra particolarmente ispirata alle opere di un futuro “collega” sulle pagine del Vittorioso: Kurt Caesar.
Altre opere non pensate per la pubblicazione sono una serie di indovinate caricature di personaggi del mondo dello spettacolo e della politica, da Maurizio Costanzo ad Aldo Moro, e un’opera astratta che dimostra come l’artista amasse disegnare anche nel tempo libero, mettendosi alla prova con lavori molto distanti da quelli pensati per la pubblicazione.
Più legate al fumetto sono invece due tavole di “prove tecniche”, che De Luca realizzava per controllare la resa dei suoi strumenti di lavoro, e in cui è possibile scorgere anche elementi ripresi poi nelle storie a fumetti.

Il percorso prosegue con due copertine inedite per gli Albi del Vittorioso che contenevano due delle primissime storie disegnate da De Luca (Anac il distruttore, 1946, e Nel regno di Kamrasi, 1947) e alcune preziose tavole originali di due delle storie realizzate per Il Vittorioso (La sfinge nera, 1950, e Gli ultimi sulla Terra, 1951). In queste prime produzioni De Luca è poco più che ventenne, eppure dimostra una straordinaria maturità grafica, che ha inciso sul successo del settimanale. 

La lunga collaborazione con Il Giornalino, settimanale con cui De Luca collaborerà fino alla morte, è caratterizzata da una grande varietà di stili e di generi: il racconto biblico delle storie I due amici (1955) e L’ebreo errante (1955), l’umorismo venato di giallo di Non fumar la dinamite (1960), L’ultima Atlantide (1967) che racconta la fine della mitica civiltà posta oltre le Colonne d’Ercole, il western di Bob Jason (1969). Tutte opere su testi di alcuni tra i migliori sceneggiatori italiani di quegli anni, come Roudolph (nome d’arte di Raoul Traverso) e Mario Basari.
Ancora sulle pagine del Giornalino, l’opera più conosciuta e ricordata di Gianni De Luca è sicuramente il ciclo di storie del Commissario Spada, su testi di Gianluigi Gonano, pubblicato tra il 1970 e il 1982.
 In mostra sono esposte tavole di episodi esemplari di questo straordinario personaggio, dalla prima Il ladro d’uranio all’ultima Fantasmi. Accanto a esse, due preziosi “dietro le quinte”: uno studio dell’evoluzione del viso del commissario, che dopo le prime storie è vittima di un terribile incidente stradale e cambia totalmente fisionomia, e il bozzetto di una tavola mai pubblicata, forse facente parte di una storia del personaggio mai conclusa.

Tra il 1975 e il 1976 le avventure del Commissario Spada si “interrompono” per un altro ambizioso progetto: l’adattamento di tre capolavori teatrali di William Shakespeare, su testi di Raoul Traverso: La tempesta, Amleto, Romeo e Giulietta. In queste storie De Luca affina ulteriormente le proprie capacità espressive, spingendo oltre i limiti conosciuti il medium fumettistico, abbandonando la tradizionale gabbia a vignette per consegnarci tavole straordinarie in cui i personaggi sembrano muoversi come su un palcoscenico. Il lettore può seguire i movimenti dei personaggi come se si trovasse di fronte ai fotogrammi di un film, in un’innovazione a cui anni dopo giungeranno autori come Will Eisner e Frank Miller e che lo stesso De Luca utilizzerà in particolare nell’ultima storia del commissario Spada, “Fantasmi”.

Gli ultimi anni della carriera di De Luca mostrano ancora una volta la sua capacità di saper creare immagini eccezionali spaziando tra generi diversi. Nel 1983 disegna su testi di Claudio Nizzi Il Giornalino di Gian Burrasca, adattamento del classico per ragazzi di Vamba, in cui De Luca spinge al massimo gli aspetti più caricaturali del suo segno, senza perdere in eleganza.
Altre storie ancora mostrano una perizia tecnica ineguagliata e forse ineguagliabile, sempre al servizio della storia. Ne sono un esempio il grande uso della puntinatura, come in Totò e Marilyn (1985, biografie a fumetti sui testi di Marco Di Tillo), e in La freccia nera (1988, scritta da Paola Ferrarini e tratta dal romanzo storico di Robert Louis Stevenson).

Paulus (1987), scritto da Tommaso Mastandrea, unisce il racconto fantascientifico a quello biblico attraverso l’uso nella stessa tavola di stili molto diversi: l’artista usa il pennino per le scene nel futuro e tempere e pennelli, con una colorazione più calda, per mostrare ai lettori la vita di San Paolo.
Ultima storia di Gianni De Luca, rimasta incompiuta per la scomparsa dell’autore, è I giorni dell’impero (1992, su testi di Mauro Cominelli): un’avventura storica che, quasi a chiudere un cerchio, si avvicina nelle tematiche alle storie disegnate agli inizi della sua carriera.

Illustrazione per “Il Giornalino” ispirata A Napoleone (1968)

Un altro aspetto importante dell’opera di Gianni De Luca è la sua produzione come illustratore. Autore di decine e decine di copertine e illustrazioni, principalmente per le due testate a cui ha più a lungo collaborato, Il Vittorioso e Il Giornalino, De Luca anche in questo ambito realizza immagini estremamente suggestive, con la consueta ricerca di nuove formule espressive.
Ne è un perfetto esempio una copertina, poi non utilizzata, ispirata alla storia Fantasmi, in cui il profilo inconfondibile del commissario Spada contiene situazioni e personaggi che compaiono nella vicenda: è stata scelta come manifesto della mostra.

La mostra, curata da Luca Bertuzzi, espone circa 130 opere originali, scelte con l’indispensabile collaborazione di Laura De Luca, figlia dell’artista, studiosa e interprete della sua carriera.
Accanto alle opere esposte in originale, grazie agli archivi della Fondazione Franco Fossati e del collezionista Pier Giuseppe Barbero, saranno in mostra le pagine più belle del Vittorioso e del Giornalino, libri illustrati da De Luca, rare edizioni estere delle sue opere e le ristampe, che nel corso degli anni hanno consentito e consentono a nuove generazioni di lettori di conoscere questo straordinario artista.

L’esposizione è completata dal corredo di giornali e albi stampati, che coprono significativamente tutto il periodo della sua produzione, e opere inedite o non destinate alle pubblicazioni a fumetti saranno l’ultimo originale elemento per la giusta valorizzazione dell’autore. Le opere sono esposte in cornici museali Cquadro, per consentirne una visione perfetta.  Come di consueto sarà utilizzata la speciale webapp del museo per ampliare l’informazione a corredo della mostra, in collaborazione con Fabio Castagna (GlobalMedia): si attiva solo temporaneamente su smartphone o tablet personale, senza costi, e funziona geolocalizzata all’interno del museo.

La mostra verrà inaugurata e aperta al pubblico sabato 2 marzo 2024.
Domenica 3 marzo alle ore 16.30 si terrà al museo un incontro pubblico (a ingresso libero) con Laura De Luca per conoscere meglio l’opera di Gianni De Luca, l’uomo “nato con la matita in mano” che è stato dietro a tutto questo.
La mostra si protrarrà per oltre due mesi, fino a domenica 12 maggio 2024, per consentire anche visite guidate e laboratori.

Gianni De Luca e la Nona Arte – una rivoluzione nel fumetto
2 marzo – 12 maggio 2024
WOW Spazio Fumetto – Viale Campania 12, Milano
Info: 02 49524744  – www.museowow.it
Ingresso 8 euro intero, 5 euro ridotto
Orari: da martedì a venerdì, ore 15-19; sabato e domenica, ore 14-19; chiuso il lunedì
Chiusure straordinarie: 31 marzo (Pasqua), 25 aprile, 1° maggio



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