Comunicato Stampa
FABRIZIO BIGGIO, IL SESSO E I SENTIMENTI A CARTOOMICS 2016!
Dopo il grande successo de “Le Avventurine di Pene e Vagina” Fabrizio Biggio e Magic Press Edizioni presentano in anteprima nazionale a Cartoomics 2016 – “Il monologo del pene” Come viviamo il sesso, e i suo tabù.
Vi aspettiamo per i… COMIZI DI SESSO (PETALOSI)
L’incontro si svolgerà sabato 12 marzo,ore 17:30 in AGORÀ 3 MEDIA.
Saranno proiettate alcune puntate del cartoon “Le Avventurine di Pene e Vagina”, andate in onda su MTV.
L’autore commenterà e introdurrà i filmati parlando di sesso e sentimenti in modo scanzonato e divertente.
“Le Avventurine di Pene e Vagina”
Senza inibizioni e preconcetti, Pene e Vagina vivono la loro naturale quotidianità, immaginata da Fabrizio Biggio per raccontare il sesso ironizzando sugli stereotipi più comuni e divertenti, ma lasciando da parte la volgarità. Pene e Vagina non sono solo due organi, ma due sensibilità opposte, con regole ben precise, che si incontrano e scontrano da sempre. Poli antitetici alla ricerca costante l’uno dell’altra, di Lui e di Lei, tra alti e bassi!
Fabrizio Biggio
Nasce a Firenze da padre pugliese e madre parigina. Cresce con i fumetti di Lucky Luke, Asterix e Gaston la Gaffe. Adesso legge Gus di Blain e Edika. Passando per Andrea Pazienza. Ha sempre voluto fare fumetti ma in Italia fa tutt’altro: attore, sceneggiatore e regista e infine anche cantante, dopo la partecipazione al festival della canzone italiana di Sanremo. Adesso è tornato al suo vecchio amore, il fumetto, con Le avventurine di Pene e Vagina che aveva già realizzato in forma di cartone animato su Mtv, ma che nascevano come progetto cartaceo.
«Che liberazione sarebbe – confessa Fabrizio Biggio a Marie Claire – se un uomo dicesse: stasera sono qui perché voglio fare l’amore con te, chiacchieriamo, tranquilli, ma il motivo è questo. Se sai dire le cose in modo carino, la magia si crea. E poi la porta a cena, e deve pagare lui, sempre. A 20, 40 e 60 anni, senza eccezioni, anche se c’è la crisi. E deve guidare lui! Le donne gestiscono tutto, sono forti, è rimasto così poco che l’uomo può fare, piccole attenzioni per farla sentire protetta. È il gioco dei ruoli, anche in ufficio ne hai uno. E in quel momento stiamo giocando al principe azzurro e alla principessa. Non c’è niente di male»