È un giustiziere! È uno psicopatico! No, è Il Batman!

È un giustiziere! È uno psicopatico! No, è Il Batman!

In un agile saggio, Federico Beghin esplora i primi anni del Crociato Incappucciato, sottolineando le sue trasformazioni.
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Nel suo Il Batman: spensierato e sanguinario, pubblicato da Oblo APS all’interno della collana I quaderni di Quasi, Federico Beghin si mette in cerca delle origini del Crociato Incappucciato e del suo mondo. La sua esplorazione risale metodicamente le prime due annate di avventure, si apre ad approfondimenti su alcuni dei suoi compagni di scena (Joker e il Robin di Dick Grayson) e sfrutta alcuni cortocircuiti con le interpretazioni cinematografiche. Proprio la visione dei film, dichiara l’autore, è stata la molla che lo ha spinto a questa analisi: i film hanno infatti un pubblico molto più numeroso di quello degli appassionati dei fumetti, generando commenti che spesso tornano su temi ai quali i lettori fidelizzati si sono forse assuefatti e frequentano poco. Concentrati sul presente, allagato di uscite settimanali, questi rischiano di farsi travolgere, di dedicare alle avventure solo il tempo di una prima lettura: si costruisce così una estesa conoscenza orizzontale, fatta di trame e intrecci, a scapito di quella verticale, fondata sul senso delle storie e del ruolo dei vari personaggi e delle loro relazioni con il mondo dei lettori.

Detective comics n27
Iniziano con questo numero le incredibili e uniche avventure del BATMAN“. Detctive Comics #27, 1939.

L’obiettivo primo di Beghin è quello di portare alla luce l’atteggiamento del primo Batman verso l’uccisione dei criminali che si trova a combattere. Avventure alla mano, mostra come il primo anno di storie presenti un’evoluzione fondamentale, i cui tratti salienti si solidificano nelle storie dell’anno successivo, che di fatto sancisce la regola del “non uccidere”. Questo non significa che il personaggio non abbia subito ulteriori mutamenti: ogni nuova storia delle sue origini intende, in fondo, presentare un aspetto nuovo o ha l’ambizione di creare un nuovo contesto alla sua azione. Tuttavia, il saggio mostra come in quei lontani primi due anni il personaggio (e i suoi autori, naturalmente) si sono confrontati con una vasta gamma di questioni che tuttora guidano molti dei racconti di Batman: dalle conseguenze del “non uccidere”, appunto, alla gestione dei rapporti con le persone a lui vicine, siano i sidekick o le fidanzate del mondo diurno, e con i suoi nemici.

L’esplorazione di queste tematiche è condotta con rigore analitico e proposta con uno stile di scrittura che usa la prima persona e si rivolge direttamente al lettore con il tu. Caratteristico dello stile dei suoi pezzi su Quasi, non scade tuttavia nel paternalistico e, pagina dopo pagina, finisce per stabilire una certa complicità con il lettore. Al di là delle motivazioni filologiche, infatti, questo viaggio è una scusa per tornare a leggere storie antiche con occhi nuovi, costringersi a fermare su carta i propri pensieri e le proprie riflessioni, per assaporarne i sapori, certo più ruvidi di quelli delle storie contemporanee. Si tratta quindi di un’analisi che nasce innanzitutto da un bisogno personale di riscoperta, lungo il cui cammino Beghin accompagna il lettore, invitandolo ad aprire e sfogliare insieme a lui quegli antichi albi.

Detective comics n38
Arriva Robin, il Ragazzo Meraviglia. Detective Comics #38, 1940.

Il saggio è ben focalizzato, dichiara un obiettivo preciso ed evita di smarrirsi in rimandi e salti temporali: tuttavia, i capitoli dedicati a Grayson e Joker, con una guida di lettura molto personale, lasciano il rammarico per un corrispondente approfondimento sulle relazioni sentimentali del Crociato Incappucciato. Ma questo è solo il rammarico di chi scrive e non certo un difetto: l’importanza delle relazioni sentimentali emergerà in seguito, mentre nei primi due anni analizzati restano, come nota l’autore, ben dentro lo stereotipo del giustiziere con identità nascosta.

Per concludere, oltre alla ricca bibliografia, merita segnalare che il testo è accompagnato da una serie di illustrazioni in bianco e nero di Simon Panella, ispirate alle copertine degli albi presi in esame, realizzate con un tratto morbido, che riesce a donare espressività e dinamismo a ciascuna scena. Sia detto per inciso, la mia preferita – si consenta infine anche qui l’uso della prima persona – è senza dubbio la prima, ispirata a quella di Detective Comics #38, che mostra il Batman e Robin sorridenti, come in un momento di pausa fra le tante cupe avventure che li coinvolgono: una sorta di slice of life, che rimanda a molti dei momenti più intimi della vita del personaggio e della sua Bat-family.

Nota pratica: il saggio, che si presenta in un formato quadrato e spillato molto piacevole, può essere acquistato sul sito di Obloaps.

Abbiamo parlato di:
Il Batman: sanguinario e spensierato
Federico Beghin, Simon Panella
Oblò, 2024
45 pagine, spillato, bianco e nero – 7,00 €

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