Ne Gli abbandonati l’indagine di Dylan Dog non coinvolge unicamente il cliente di turno bensì un’intera cittadina, Wynbring, recentemente abbandonata e patria di oscuri misteri. L’indagatore dell’incubo è accompagnato da Bloch, qui nell’inedito ruolo di “spalla” che il suo attuale status di ex-ispettore gli concede. Emerge con chiarezza l’intenzione della scrittrice Paola Barbato di affrontare tematiche contemporanee: traslando la storia su un piano esistenziale, i personaggi vengono posti in una condizione di paradossale incomunicabilità. Le distanze rappresentate da una finestra o da qualche metro d’asfalto risultano incolmabili, e questo nonostante Dylan sia infine dotato di uno smartphone che dovrebbe rendere più agevole la comunicazione. In ogni caso l’episodio non riesce fino in fondo a generare il pathos e la tensione narrativa che il plot richiederebbe, probabilmente anche per l’assenza di personaggi secondari di spessore.
Sul lato visivo, Giampiero Casertano offre una delle sue prove migliori degli ultimi tempi. Ancora una volta affiora la versatilità del disegnatore milanese, capace di districarsi egregiamente in differenti registri. In questo caso da una parte accentua il lato grottesco della storia, rendendo il tutto ancor più assurdo, dall’altra rende le scene horror in maniera decisamente evocativa. Grande attenzione viene posta nell’espressività dei personaggi, i cui volti sono resi talora con i fitti tratteggi che caratterizzano le sue opere recenti.
Abbiamo parlato di:
Dylan Dog #347 – Gli abbandonati
Paola Barbato, Giampiero Casertano
Sergio Bonelli Editore, luglio 2015
98 pagine, brossurato, bianco e nero, 3,20 €
ISSN: 977112158000950347