Domenica 30 aprile si è tenuto a Napoli Comicon l’incontro incentrato sul nuovo anno editoriale di Dylan Dog e sulla nuova stagione di Orfani, intitolata Sam.
Presenti all’evento Michele Masiero, direttore editoriale di Sergio Bonelli Editore, Roberto Recchioni, curatore di Dylan Dog e co-creatore di Orfani, Michele Monteleone, sceneggiatore di Orfani, e Lorenzo “LRNZ” Ceccotti, che recentemente ha realizzato una cover per l’edizione variant del primo episodio di Orfani: Sam e che già nella seconda stagione aveva realizzato diversi studi per il design di personaggi e ambientazioni.
L’incontro è stato introdotto dalle considerazioni di LRNZ su Orfani, che ha parlato in particolare della realizzazione della cover di Sam #1, in cui ha potuto esaltare le caratteristiche di un personaggio del quale lui stesso aveva ideato il character design e che in seguito era stato reinterpretato dai vari disegnatori che negli ultimi anni si sono avvicendati su Orfani.
Ceccotti ha inoltre approfondito proprio la creazione dei Corvi, affermando che Roberto Recchioni gli aveva suggerito che dovevano essere personaggi con una forte carica glam rock, un immaginario verso il quale comunque l’autore da sempre ha una grande passione. LRNZ ha dunque inteso dar vita a graficamente a un personaggio come Sam caratterizzato dal forte contrasto tra le forme libere del costume e il corpo rinchiuso in una specie di “prigione”, facendone una sorta di “Vergine di Norimberga” che cammina.
A seguire Michele Monteleone ha parlato della sesta stagione in generale, annunciando che i prossimi disegnatori al lavoro sulla serie saranno Daniele Di Nicuolo, Davide Gianfelice e Iacopo Starace (che disegnerà un piccolo inserto onirico) sul secondo numero, mentre per l’episodio seguente tornerà Luca Casalanguida insieme a Sergio Mancinelli, giovane talento che realizzerà un breve passaggio dell’albo. Orfani: Sam sarà un fumetto divertente, che andrà avanti senza sosta e in cui ogni azione avrà una reazione immediata.
Roberto Recchioni ha aggiunto che ogni stagione ha subito pesantemente l’influenza degli sceneggiatori con cui ha collaborato: per la sesta stagione, ad esempio, Monteleone ha portato un tocco di freschezza e i toni saranno meno cupi del solito. A detta dello stesso Recchioni, Monteleone si rifa a un immaginario legato ai fumetti della Image odierna.
Riguardo il futuro è stato confermato che Orfani continuerà con due Speciali all’anno: uno curato da Mammucari, che porterà avanti le vicende di Terra e uno scritto da Recchioni e Monteleone che sarà l’adattamento a fumetti del romanzo su Ringo, interamente disegnato da Davide Gianfelice. Attualmente non si hanno notizie certe riguardo l’ordine di pubblicazione, anche se attualmente lo Speciale su Ringo è in fase di lavorazione più avanzata.
Si è poi passati a parlare di Dylan Dog e dei festeggiamenti legati al trentennale del personaggio.
Dopo il numero attualmente in edicola, realizzato da Gigi Simeoni come autore completo, sarà la volta di un albo realizzato da Ratigher ai testi per i disegni di Paolo Bacilieri e Montanari & Grassani, una storia che viene definita “molto particolare”.
In arrivo poi una nuova serie di ristampe intitolata Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi, al debutto a maggio e presentata in anteprima al Comicon, curata da Marco Nucci e dallo stesso Recchioni. I redazionali di questa riedizione saranno rappresentati da una prima parte di contestualizzazione storica legata al mese d’uscita della storia originale (realizzata da Recchioni), seguita da un articolo di Nucci che racconterà in modo personale come si è interfacciato all’episodio e infine un’intervista al disegnatore che parlerà della nascita della storia.
In estate ci sarà il crossover con Dampyr, che inizierà con una storia di Dylan Dog, sceneggiata da Recchioni e Giulio A. Gualtieri e disegnata da Daniele Bigliardo, e finirà su Dampyr, con un episodio scritto da Mauro Boselli e disegnato da Bruno Brindisi. I due albi arriveranno in edicola con due copertine differenti, che avranno la stessa tiratura.
Nel Maxi Dylan Dog Old Boy estivo ci sarà una storia unica lunga definita “molto divertente”, scritta da Luigi Mignacco e disegnata da Montanari & Grassani. Nel Color Fest estivo torneranno i remake di storie classiche del personaggio, tra cui Il lungo addio reinterpretato da Paola Barbato e Carmine Di Giandomenico e Golconda di Fabio Celoni.
In autunno, a chiusura delle celebrazioni del trentennale dell’Indagatore dell’incubo, oltre all’annunciata nuova serie di Tiziano Sclavi che sarà presentata in anteprima a Lucca, ci sarà una celebrazione di Groucho con 12 albetti da 32 pagine ciascuno a lui dedicati, realizzati da diversi autori rappresentativi dello scenario fumettistico italiano attuale.
Inoltre, sempre a ottobre è prevista la pubblicazione di una nuova storia sceneggiata da Sclavi per la serie regolare e disegnata da Angelo Stano, interamente a colori.
Rispondendo a una domanda dal pubblico Recchioni ha aggiunto che per la fase tre bisognerà attendere ancora: questa decisione è stata presa in quanto nel frattempo sulla serie regolare “è stato raggiunto un certo equilibrio”. Ciononostante diversi episodi della fase tre sono già in fase di lavorazione.
Un altro quesito dal pubblico è stato “Come definireste il futuro di Dylan Dog?”. Recchioni ha risposto che il suo auspicio è di arrivare a definirlo “interessante”, senza piacere necessariamente a tutti, ma cercando di risultare speciale ogni mese.
A una domanda sul rinnovamento editoriale, sull’equilibrio tra la necessità di rinnovare e quella di riportare il personaggio alla sua essenza, allo stesso tempo inserendo una continuity, lo sceneggiatore romano ha affermato di non essere ancora riuscito a trovare questo equilibrio: in questo nuovo corso ci sono stati, a suo parere, errori, mancanze, false partenze, accelerazioni e rallentamenti e in generale delle sbavature che erano in qualche modo previste, in quanto si cercava di “uscire dall’ordinario per cercare di tornare allo straordinario di Tiziano (Sclavi; n.d.r.)”, un ideale irraggiungibile.
Altri quesiti posti dal pubblico erano incentrati sul rapporto tra Dylan Dog e l’horror (Recchioni: “mi chiedo se si sia mai potuto parlare di horror con Dylan Dog: Tiziano ha sempre detto che il suo non era veramente un fumetto horror“) e sulle evoluzioni future nelle trame, ovvero se ci sarà una donna importante nel futuro dell’Indagatore dell’incubo e se ci saranno delle svolte su Groucho, entrambi con risposte affermative da parte del curatore della testata aggiungendo, riguardo Groucho, che “ogni autore mantiene la propria libertà di interpretarlo”.
Infine, parlando del tema dell’originalità, Recchioni ha affermato di non porsi quasi mai il problema dell’originalità su Dylan Dog: la serie è stata ideata da Sclavi in maniera postmoderna, saccheggiando da film e libri. Dylan Dog, a suo parere, è eccezionale per il modo in cui le cose vengono raccontate, non per l’oggetto del racconto di per sé. Recchioni ha anche parlato dello “shock culturale” che ebbero i lettori bonelliani trovando in edicola il primo numero di una nuova serie disegnato da Angelo Stano con il suo stile che sembrava non avere niente in comune con la tradizione del fumetto popolare italiano.
A conclusione dell’incontro, Masiero ha aggiunto che Dylan Dog è sempre stato un personaggio rivoluzionario e provocatorio sia nella forma che nei contenuti, e che sarebbe giusto farlo rimanere tale.