Chanbara: la perfezione giapponese di Recchioni e Accardi

Chanbara: la perfezione giapponese di Recchioni e Accardi

Dal sodalizio artistico fra Roberto Recchioni e Andrea Accardi nasce il primo volume della nuova serie di “Chanbara”, che segna uno dei punti più alti della carriera di entrambi gli autori.

Dopo le due avventure uscite nella collana Le Storie, poi raccolte da Bao in un cartonato a colori,  e  tornano a raccontare il loro Giappone feudale in un volume da libreria che mescola il grande formato con il bianco e nero caratteristico della Editore.

L'anziano giustiziere cieco Ichi raduna Tetsuo e Jun, protagonisti de La redenzione del samurai e I fiori del massacro che, assieme al nuovo personaggio Daisuke, formano un assortito quartetto cui spetta il compito di affrontare lo spietato ronin Ryu Murasake.

Trattandosi del primo volume di una serie, tutti gli elementi necessari alla sua presentazione sono forniti al lettore, anche digiuno dei due precedenti episodi, nell'ambito di una trama impostata in modo da non avere bisogno di avvilupparsi, ma piuttosto di essere fruita con immediatezza: i dialoghi sono taglienti, le battute recitate dai personaggi raccontano immediatamente il loro background quasi senza bisogno di retrospezioni.

L'ambientazione, i toni del racconto, il ritmo narrativo utilizzati in Chanbara: il lampo e il tuono, rappresentano probabilmente la sintesi perfetta delle suggestioni, tutte dichiarate nella postfazione al volume, che hanno animato lo sceneggiatore romano per la creazione di questa saga (l'Oriente ma pure il Western, Akira Kurosawa ma anche Sam Peckinpah).
La violenza è rappresentata in maniera cruda, esplicita, ma allo stesso tempo elegante; alle volte invece, rimane sottesa, solo intuibile per caricare le scene di pathos o per dare loro un tocco più leggero, umoristico. Nella gestione del ritmo, infatti, Recchioni si aiuta donando un tocco più frivolo alla narrazione, non solo grazie all'umorismo chiassoso del Tuono Daisuke, ma anche per mezzo dell'agrodolce ironia di Ichi.

L'operazione di sintesi effettuata dallo sceneggiatore porta a una narrazione sui generis, allo stesso modo di come la cinematografia di Quentin Tarantino, citazionista e derivativa per eccellenza, ha una potenza narrativa nuova. Nel caso di Chanbara, la capacità evocativa dell'ambientazione risulta decisamente appagante per il lettore, spinto ad abbandonarsi all'affascinante ricostruzione del Giappone feudale. Questo ci conduce a esaminare il lavoro di Accardi, che fornisce una prova che possiamo definire, senza mezzi termini, strabiliante.

Ogni elemento che compone le tavole de Il lampo e il tuono merita di essere ammirato: la cura nella realizzazione delle anatomie, precisamente sezionate dai fendenti delle lame, le condizioni atmosferiche, le ambientazioni, i combattimenti, la scena di sesso: ogni particolare è realizzato con una cura e un'attenzione tale da porre questo volume come un punto di riferimento per l'arte fumettistica. È un bene che una realizzazione di tale fattura sia proposta in questa veste: il grande formato è la misura ideale per godere appieno l'opera e rendere giustizia al lavoro di cesello svolto da Accardi.

Ma Il lampo e il tuono non eccelle solo riguardo alla tecnica di disegno in sé. Le puntuali indicazioni di Recchioni in sede di sceneggiatura non impediscono infatti ad Accardi di esprimere la sua carica autoriale anche in fase di regia, con prospettive ardite nelle sequenze dei combattimenti, alternate a eleganti composizioni nei frangenti più tranquilli, nei quali si possono apprezzare inquadrature di quinta e campi medi descritti da punti di vista particolari, che rendono la lettura ancora più piacevole e completano il quadro di un fumetto riuscito sotto tutti i punti di vista.

È evidente che il sodalizio artistico tra i due autori sia giunto a un livello di complicità molto elevato, al punto che entrambe le personalità emergono al loro apice. Un esauriente articolo di Andrea Gagliardi chiarisce questo e altri aspetti della modalità comunicativa fra i due, ad esso vi rimandiamo per approfondire tecnicamente il loro linguaggio.

Abbiamo parlato di:
Chanbara – il lampo e il tuono
Roberto Recchioni,
Editore, novembre 2018
112 pagine, cartonato, bianco e nero – 18,00 €
ISBN: 9788869613135

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