Cartoomics 2018: intervista a Teresa Radice e Stefano Turconi

Cartoomics 2018: intervista a Teresa Radice e Stefano Turconi

A Cartoomics 2018 abbiamo intervistato Teresa Radice e Stefano Turconi, autori di “Topolino” ma anche di alcune graphic novel per Tunué e Bao Publishing. A Cartoomics hanno presentato un libro speciale che raccoglie i loro bozzetti di viaggio, pubblicato da Comic Art Store.

Teresa Radice e Stefano Turconi hanno iniziato la loro carriera separatamente: lei sceneggiatrice, lui disegnatore, sono approdati in Disney lavorando per storie su TopolinoW.I.T.C.H.X-Mickey e PK, fino a quando non si sono conosciuti, innamorati e sposati. Da allora è nato un sodalizio artistico che sotto le insegne della Casa Senza Nord (nome del loro blog ma soprattutto del loro covo creativo) ha prodotto diverse storie di alto profilo per Topolino (Pippo ReporterTopolino e il grande mare di sabbia, Zio Paperone e l’isola senza prezzoL’isola del tesoroDucks on the road ecc) e alcune opere extra-Disney quali Viola Giramondo per Tunué e Il porto proibito per Bao Publishing, vincitore del Gran Guinigi a Lucca Comics 2015.
Nel 2017 sono usciti, sempre per Bao, il fumetto per l’infanzia Orlando curioso e il segreto di Monte Sbuffone e la graphic novel Non stancarti di andare, mentre nel marzo 2018 pubblicando per Comic Art Store – che già cura la vendita delle loro tavole originali – Fumettisti a zonzo, raccolta di bozzetti e pensieri dei due autori realizzati nel corso dei loro viaggi per il mondo.

A Cartoomics 2018 abbiamo intervistato Teresa Radice e Stefano Turconi allo stand Comic Art Store, iniziando a parlare proprio di questo originale carnet di viaggio. Teresa ci ha rivelato che l’idea è nata dalla casa editrice, che aveva notato come nei taccuini che compilavano durante i loro viaggi c’era molto degli autori e molto delle storie che hanno poi raccontato nei loro fumetti.

La selezione per il libro è partita dalle immagini: dal momento che nei libretti originali Stefano disegna e Teresa appunta a fianco suoi pensieri, è stato spontaneo partire sempre dai disegni – ultimamente Stefano ha rivelato di privilegiare la tecnica dell’acquerello, che gli permette di prendersi del tempo con calma per realizzare il bozzetto – per decidere cosa inserire nel volumetto.

Gli autori hanno poi spiegato che gli elementi che colpiscono primariamente quando visitano luoghi poco frequentati sono gli spazi, mentre in quelli dove c’è più vita l’attenzione cade sulle persone: l’occhio della sceneggiatrice e del disegnatore in quel caso colgono poi sfumature e visioni diverse.

Abbiamo poi chiesto loro il motivo della scelta di generi diversi nelle loro opere: Teresa e Stefano ci hanno spiegato che non c’è un ragionamento apposito alle spalle, le loro storie – soprattutto quelle di largo respiro – hanno origine da esigenze narrative ed è seguendo quelle che nascono i loro lavori.

Dopo un’ulteriore riflessione sul rapporto tra luoghi e persone abbiamo concluso l’intervista parlando del particolare formato orizzontale di Fumettisti a zonzo, scelto perché coerente con quello dei taccuini reali che i due artisti utilizzano nei loro viaggi.

Di seguito la nostra video-intervista:

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