Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, il sequel sull’eroe DC Comics sarebbe appena uscito da una serie di riprese aggiuntive avvenute in Nuova Zelanda a metà giugno e che hanno coinvolto gli attori Jason Momoa e Patrick Wilson, secondo diverse fonti.
Si tratterebbe, secondo il sito, del terzo round di riprese per il film. Un numero che la rivista di spettacolo giudica senza precedenti, anche per un film di queste dimensioni.
The Hollywood Reporter ricorda che la lavorazione principale si era conclusa nel gennaio 2022, ma entro l’estate Toby Emmerich, allora capo della Warner Bros., dovette lasciare l’incarico a causa della fusione che portò alla creazione di Wraner Bros. Discovery. La pellicola in quel periodo era nel bel mezzo della post-produzione e stava iniziando le proiezioni di prova. Dall’estate 2022 all’inizio del 2023, Aquaman and The Lost Kingdom sarebbe stato sottoposto a due turni di riprese e ha tenuto diversi test screening, definiti “poco entusiasmanti”.
In seguito, i nuovi capi della divisione cinematografici della Warner, Michael De Luca e Pamela Abdy, sono stati coinvolti dato che stavano lavorando ai progetti DC Comics fino a quando il CEO della Warner Bros. Discovery, David Zaslav, non è riuscito a trovare una figura permanente per sostituire Hamada, ovvero James Gunn. Le fonti affermano che in autunno Abdy ha assunto una forte posizione creativa ed è stata coinvolta direttamente nel montaggio. Tuttavia, quando quella versione è stata testata, ha ottenuto un punteggio inferiore rispetto alla versione precedente. Ciò ha portato a un altro round di riprese.
Nonostante le diverse visioni dei dirigenti, non è chiaro quali fossero i problemi, ma un addetto ai lavori ha affermato che il problema di fondo riguardava la chiarezza della storia, definita come una preoccupazione costante.
La rivista sottolinea inoltre come Michael Keaton dovesse inizialmente comparire come Batman, visto che i progetti di Walter Hamada erano di fare del Bruce Wayne apparso in The Flash una sorta di Nick Fury dell’universo cinematografico DC Comics, ma i cambi di data e il passaggio di testimone alla Warner ha cancellato la cosa. Ben Affleck aveva poi girato una sequenza in sostitizione di quella di Keaton, ma al momento nel film non c’è alcun collegamento con il passato, in quanto sia Safran che Gunn definivano la cosa “troppo caotica”.
Le riprese più recenti sarebbero state approvate da Gunn e sarebbero andate così bene che il regista e il cast avrebbero completato il tutto in appena quattro giorni, rispetto ai cinque approvati dalla dirigenza DC Studios.
La rivista aggiunge che il solo fatto che la Warner e DC Studios stiano spendendo soldi per cercare di migliorare la pellicola, sia una dimostrazione che la major ha fiducia nel progetto, che inizialmente aveva ricevuto un via libera con un budget di 205 milioni di dollari, che ovviamente sarebbe aumentato a causa delle varie riprese aggiuntive.