TEX 600 – Andrea Venturi e le sue avventure al fianco di Tex

TEX 600 – Andrea Venturi e le sue avventure al fianco di Tex

SPECIALE TEX 600 - Andrea Venturi si fa conoscere dai lettori di Tex sulle pagine dell'Almanacco del West 1996, e da allora è stato regolare compagno delle sue avventure.

Andrea Venturi è nato a Bologna il 4 luglio 1963. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna e in seguito collabora con lo studio di Bruno Bozzetto, realizzando spot pubblicitari e fondali per cartoni animati. L’arrivo al mondo del fumetto è datato 1989: Venturi esordisce sulla rivista Mostri (Edizioni Acme), sulle cui pagine si sono formati diversi autori destinati a una luminosa carriera. Nel 1992 viene pubblicata la sua prima storia di Dylan Dog, L’uomo che visse due volte (n. 67), su testi di Tiziano Sclavi. Dopo altre tre storie dylaniate l’autore passa a Tex. E inoltre, dal luglio 1997 al gennaio 2000, ha realizzato le copertine dei primi trentuno numeri di Magico Vento: una sorta di sintesi tra l’horror di Dylan Dog e gli scenari western di Tex Willer.
Sulle patinate pagine dell’Almanacco del West 1996, Andrea Venturi si fa conoscere ai lettori di Tex. Ne L’uccisore di indiani, racconto sceneggiato da Claudio Nizzi, Tex e Carson indagano sugli efferati delitti ai danni degli Apaches Jicarilla. Il colpevole è un misterioso assassino mascherato, la cui identità cadrà grazie all’implacabile azione dei due pards. Nel 1998, arriva l’onore della pubblicazione sulla serie mensile. Oppio! (Tex nn. 451-452) è un racconto di 151 tavole in cui Nizzi narra le imprese criminali della tong di Wuang Ching. Venturi, dopo il timido esordio, mostra già una buona padronanza del mondo texiano, con l’abilità di centrare le peculiarità dei personaggi: ironici e sicuri come Tex e Carson, o sornioni e mefistofelici come Wuang Ching.
La terza storia texiana di Venturi, Missione a Sierra Vista (testi di Nizzi), viene pubblicata nell’Almanacco del West 2001. Ancora un thriller, come nell’Almanacco del 1996: ma stavolta con un assassino seriale che terrorizza gli abitanti della cittadina di Sierra Vista. Nel 2003 Venturi illustra Le foreste dell’Oregon (Tex nn. 513-514), scritto ancora dal prolifico Nizzi. Tex e Carson giungono in soccorso di Leroux (su invito del comune amico Gros-Jean), i cui taglialegna subiscono svariati attentati: dai furti agli incidenti mortali. I cattivi sembrano averla vinta, ma l’intervento dei due pards costringe gli avversari a prendere dimora sotto un buon metro di terra.
Tre anni dopo, giunge nelle edicole Documento d’accusa (Tex nn. 548-549). Nel racconto sceneggiato da Nizzi e disegnato dal Nostro, Tex rievoca al figlio Kit le vicissitudini dell’apache Natay, costretto alla rivolta da circostanze avverse e dal fanatismo dell’allora maggiore Leland. Natay muore e, vent’anni dopo, a Fort Defiance, il figlio Santos (arruolatosi nell’esercito) uccide per vendetta il generale Leland.
Nel 2009, ne L’artiglio della tigre (Tex nn. 587-588), Nizzi e Venturi chiudono il cerchio sulle peripezie criminali della Tigre Nera. Il camaleontico nemico di Tex, ideato da Claudio Nizzi, si sposta a San Francisco e in maniera esponenziale riesce a far aumentare il traffico di oppio nella città. Tex e Carson vengono chiamati dal capo della polizia Tom Devlin (all’oscuro della presenza della Tigre) per cercare di arginare i pericolosi traffici.

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