Pasquale Del Vecchio è nato a Manfredonia, in provincia di Foggia, il 17 marzo del 1965. Dopo varie collaborazioni, tra cui per Il Giornalino e Cyborg, Del Vecchio entra in contatto con la Sergio Bonelli Editore e realizza un episodio per Zona X rimasto inedito. Ma il suo talento non viene ulteriormente sprecato e, nel 1993, debutta sulle pagine di Nick Raider con un racconto scritto da Gino D’Antonio, Duri a morire (n. 62). Del Vecchio mostra già un’eccellente qualità grafica, anche se il suo lavoro, nell’albo sopracitato, segue stilemi giocoforza ramelliani. Nel giro di poco tempo l’autore raggiunge una sintesi stilistica molto personale e, dopo aver disegnato altri episodi di Nick Raider, passa a Napoleone, il personaggio ideato dallo scrittore e illustratore Carlo Ambrosini.
Lo stile arioso e pulito di Del Vecchio è molto apprezzato dalla redazione bonelliana e ben presto l’autore viene inserito nel rinnovato e ringiovanito staff grafico di Tex. Il disegnatore debutta sulla serie nel luglio del 2007 con l’avventura Soldi sporchi (Tex nn. 561-562), su testi di Claudio Nizzi. Tex e Carson indagano sul massacro di una pattuglia dell’esercito, e il conseguente furto delle paghe, avvenuto a sud del Gila River. L’eccidio sembra sia stato compiuto dai pellerossa, ma i Nostri ipotizzano una tragica messinscena.
Nel novembre del 2009 inizia la seconda avventura texiana realizzata dal disegnatore. Ne La rivolta dei Cheyennes (Tex nn. 589-590), ancora su testi di Nizzi, Del Vecchio illustra con efficacia il tentativo di alcuni speculatori di far passare la ferrovia sugli altopiani del Colorado. Questo scatena la ribellione dei Cheyennes, ma grazie al prodigarsi di Tex e Carson, appoggiati dal sakem Cervo Rosso, la rivolta non si allarga e gli intrallazzi degli speculatori capitanati da Jack Braden vengono fermati.
In questo periodo – come ci ha fatto sapere l’autore – sta disegnando una storia scritta da Tito Faraci. L’avventura è ambientata nell’interno della California con un Tex seriamente messo in difficoltà da un gruppo di cattivi capeggiati da un ricco allevatore e da uno sceriffo corrotto.