Per la puntata di ottobre della rubrica Essential 11 abbiamo deciso di concentrarci su undici storie di Dylan Dog, in modo da proseguire con i festeggiamenti per i trent’anni di vita editoriale del personaggio. Per scegliere gli undici albi più rappresentativi della poetica di Tiziano Sclavi abbiamo interpellato lo sceneggiatore e saggista Antonio Tentori.
Antonio Tentori è autore di numerosi saggi dedicati ai generi del cinema italiano e a personaggi del fumetto; i suoi racconti sono usciti in antologie horror e noir. Ha pubblicato la novelization del film Inferno di Dario Argento (Newton Compton, 1997) e le antologie di racconti Nero Profondo (Cut Up, 2008) e La bestia dentro (Profondo Rosso, 2015). I suoi libri più recenti sono Fantastico Tex (Kawama 2013), Tutto Dario Argento dalla A alla Z (Profondo Rosso 2014), H. P. Lovecraft e il cinema (Profondo Rosso, 2014), Voglia di guardare – L’eros nel cinema di Joe D’Amato (Bloodbuster, 2014), Livello Scarlatto – Cult Movies dell’horror italiano (Crac, 2014), Le Belle e le Bestie (con Fabio Giovannini, Profondo Rosso, 2015). Come sceneggiatore ha lavorato, tra gli altri, con Lucio Fulci, Dario Argento, Joe D’Amato, Bruno Mattei e Sergio Stivaletti; negli ultimi anni ha intensificato le sue collaborazioni con giovani autori del cinema horror indipendente.
Seguo Dylan Dog dalla sua uscita in edicola, datata ottobre 1986. In quell’occasione ho intervistato Sergio Bonelli (all’epoca Tiziano Sclavi non concedeva interviste) sul nuovo personaggio della sua casa editrice. Da quel momento ho avuto il piacere di frequentare spesso Bonelli, e la redazione di via Buonarroti, e di partecipare alle mitiche edizioni del Dylan Dog Horror Fest. I miei albi preferiti di Dylan Dog sono naturalmente più di 11, ma questi rappresentano al meglio la poetica di Sclavi e il mondo visionario che ha saputo creare.
I miei 11 li ho scelti sia per l’intensità delle storie e sia per i rimandi cinematografici e letterari che vi sono contenuti, a cominciare dal numero uno, con gli zombi del cinema di George Romero.
L’ALBA DEI MORTI VIVENTI
di Tiziano Sclavi e Angelo Stano
Fondamentale perché è il primo numero della serie, in cui Sclavi presenta il suo personaggio in maniera incisiva e dirompente.
La storia è memorabile, con l’antagonista numero uno di Dylan Dog, ovvero il mad doctor Xabaras (che tornerà più volte e con più di un colpo di scena nel corso delle avventure dell’indagatore dell’incubo). Ci sono gli zombi, i mostri più spaventosi del nostro immaginario, e numerose citazioni cinematografiche per la gioia di ogni fan dell’horror.
Il primo albo di DD contiene già al suo interno tutta la sua filosofia e segreti che verranno rivelati soltanto molti numeri dopo (La storia di Dylan Dog).
JACK LO SQUARTATORE
di Tiziano Sclavi e Gustavo Trigo
Il primo, inquietante e sanguinario serial killer, la cui vera identità non è mai stata svelata, è il nemico che deve affrontare Dylan Dog.
La storia è abilmente giocata sul sottile confine che separa realtà e fantasia: l’assassino è il fantasma di Jack lo squartatore, imprudentemente evocato durante una seduta spiritica, oppure si tratta soltanto di un delirante emulatore?
LA ZONA DEL CREPUSCOLO
di Tiziano Sclavi e Montanari & Grassani
Dylan Dog scopre che nella cittadina di Inverary i suoi abitanti hanno in comune la medesima caratteristica: sono una sorta di morti viventi, mantenuti artificialmente in vita dal dottor Hicks, uno scienziato pazzo seguace di Xabaras.
Gli abitanti di Inverary si illudono di vivere ancora, nell’eterna iterazione delle stesse giornate, in un luogo dove non esiste più il tempo.
Ricca di citazioni letterarie, da Poe a Borges, la storia è sospesa in un’angosciante dimensione onirica.
ATTRAVERSO LO SPECCHIO
di Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano
La Morte è il più temibile avversario con cui si deve confrontare l’indagatore dell’incubo: ritratta nella sua classica iconografia, teschio mantello nero con cappuccio e falce, la Nera Signora tornerà in diverse altre storie per tormentare DD in una lunga e impari sfida.
Sclavi cita Lewis Carroll, l’autore del seguito di Alice nel paese delle meraviglie, ancora Poe con il personaggio di Rowena e il film di Dario Argento Inferno, nel faccia a faccia finale dei sue antagonisti
CAGLIOSTRO!
di Tiziano Sclavi e Luigi Piccato
Providence, H. P. Lovecraft, una maga buona innamorata di Dylan, il gatto nero millenario Cagliostro, Leatherface, Psycho, Il giustiziere della notte, Klaus Kinski, Martin Mystère: questi sono soltanto una parte dei numerosi riferimenti-omaggi letterari e cinematografici presenti in questa storia che unisce in una speciale alchimia orrore e sovrannaturale.
La citazione lovecraftiana rimane tra le più memorabili.
MEMORIE DALL’INVISIBILE
di Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano
Un emulo di Jack lo squartatore sembra essere tornato per massacrare le prostitute e Dylan Dog ancora una volta deve fermarlo.
Un “uomo invisibile” è il filo rosso che lega l’intera vicenda.
Qui l’indagatore dell’incubo incontra il suo grande e impossibile amore Bree Daniels, una prostituta che lo incarica di fermare Jack. Finale imprevedibile.
DAL PROFONDO
di Tiziano Sclavi, Alfredo Castelli e Corrado Roi
Dylan Dog indaga su una serie di inquietanti uccisioni, avvenute in stanze da bagno chiuse a chiave dall’interno, che sono collegate con l’hitchcockiano Bates Motel.
L’ispirato e sentito omaggio di Sclavi e Castelli a uno dei più celebri film di Hitchcock comprende Norman Bates, il suo mostruoso fratello, la madre e una psicopatica chiamata Janet Crane.
L’ISOLA MISTERIOSA
di Tiziano Sclavi e Carlo Ambrosini
n. 23, agosto 1988
Questa variazione sul tema del romanzo di Wells L’isola del dottor Moreau permette a Sclavi di eleggere a protagonisti quei diversi che, più volte, ricorrono nelle sue storie.
Nell’isola tutti gli abitanti sono esseri umani che si trasformano in animali a causa di un meteorite che l’ha colpita: Dylan Dog nei sotterranei di un castello si trova di fronte a una serie di gabbie dove sono rinchiusi animali dalle fattezze antropomorfe e belve incrociate tra loro.
Una dimensione allo stesso tempo mostruosa e dolente.
MORGANA
di Tiziano Sclavi e Angelo Stano
Xabaras, il demoniaco antagonista di Dylan Dog, ritorna con i suoi morti viventi in questa avventura dove compare un altro amore impossibile dell’indagatore dell’incubo, Morgana.
Di grande impatto il confronto finale tra i due nemici, ambientato nella medesima casa distrutta da DD nella sua prima vicenda. Tra i personaggi della storia c’è anche lo stesso disegnatore Angelo Stano, ritratto mentre sta disegnando Morgana.
L’albo infatti appare più volte nella narrazione, letto dai vari protagonisti: un’idea che contribuisce fortemente all’atmosfera onirica e surreale del racconto.
CACCIA ALLE STREGHE
di Tiziano Sclavi e Pietro Dall’Agnol
L’ottusa e assurda “crociata” contro i fumetti dell’orrore, accusati di incitare i giovani alla violenza, ha origine negli Stati Uniti durante gli anni cinquanta, quando vietarono i fumetti della E C Comics.
In maniera analoga è accaduto anche in Italia, negli anni Novanta. Il potere assoluto e intollerante, la censura, il clima da “caccia alle streghe”, l’Inquisizione e le torture in sotterranei medievali si fondono con la realtà.
In una suggestiva dimensione metafisica, caratteristica di Sclavi, avviene l’incontro tra Dylan Dog e Daryl Zed, un personaggio di fumetti che gli assomiglia.
POLVERE DI STELLE
di Pasquale Ruju e Corrado Roi
La bellezza eterna e il vampirismo, il fascino del cinema muto e l’orrore del disfacimento organico sono gli elementi su cui si basa questa affascinante storia di Dylan Dog.
Il riferimento cinematografico è il noir Viale del tramonto di Billy Wilder, rivisitato in chiave vampiresca, con la diva fatale che continua a vivere aiutata da un mad doctor.
Finale struggente e senza redenzione.