di Chihoi
Canicola, 2008 – 80 pagg. b/n bros. – 12,00euro
Questo fumetto cinese portato in Italia dal gruppo Canicola si colloca decisamente bene, almeno graficamente, nel laboratorio fumettistico del collettivo. In effetti, non è difficile trovare nel disegno dell’autore affinità con un certo gusto grafico riscontrabile sulla loro rivista, e lo stesso stile di narrazione è assimilabile. Ma questo racconto, dove il protagonista vive in un treno lunghissimo dove si trovano vagoni di tutti i generi, con bar, palestre, cinema, che senza mai fermarsi si unisce ad altri treni causando vere e proprie migrazioni di passeggeri, risulta spiazzante e incompiuto; per renderlo maggiormente comprensibile è necessario leggere il racconto breve “La giostra”, di Hung Hung, da cui è tratto e che è pubblicato in coda al fumetto. Nel monologo di Hung, il treno diventa metafora dell’amore e della vita in senso più ampio, con uno stile poetico e misterioso che Chihoi non riesce a rendere appieno. Il racconto sa essere, invece, inquietante, malinconico e le immagini raccontate risultano molto più avvolgenti e comunicative di quelle tratteggiate dalla matita del disegnatore. (Ettore Gabrielli)
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