Lykke style substance pxp one shots cover evidenza

“Style and Substance”: un’analisi degli Young Avengers di Gillen e McKelvie

25 Novembre 2021
Rasmus Lykke analizza la run di Gillen e McKelvie su Young Avengers, mettendo in evidenza la ricerca sulla sintonia fra tema e forma espressiva.
Leggi in 2 minuti
lykke-style-substance-pxp-one-shots_cover-mini

Style and Substance di Rasmus Lykke è un saggio sulla run degli Young Avengers realizzata da Kieron Gillen, Jamie McKelvie, Mike Norton, Matt Wilson e Clayton Clowes fra il 2013 e il 2014. Il volumetto è uscito nella collana One Shots di PanelxPanel, la rivista britannica di critica fumettistica prodotta e curata da Hassan Otsmane-Elhaou; a differenza del magazine – che esce mensilmente in formato digitale -, gli One Shots sono stati proposti al pubblico in formato cartaceo, attraverso una campagna Kickstarter nel 2020.

L’analisi di Lykke si concentra su due aspetti centrali in molta produzione gilleniana, uno tematico e l’altro relativo alla costruzione narrativa. Il primo è il rapporto con il passato e la ricerca, da parte dei personaggi, di una propria strada, che non sia semplice derivazione di quel passato; il secondo l’utilizzo di strutture grafiche significanti, che cioè si facciano carico della trasmissione del significato. Nel caso degli Young Avengers, il rapporto con il passato è già un marchio d’origine, in quell’aggettivo “Young” che rischia di imprigionarli in un ruolo cadetto – quello, argomenta Lykke, che nel mondo DC spetta ai sidekick dei protagonisti – ed è trattato chiamando in scena un’antagonista dal didascalico nome di “Mother”. Nella sua prospettiva, la gioventù degli eroi è una gabbia nella quale tenerli rinchiusi, impedendo loro di guadagnare l’autonomia, nel senso stretto di capacità di darsi/scegliere una norma che guidi le proprie azioni. La ricerca espressiva sta nell’utilizzo di soluzioni grafiche che amplificano l’effetto degli eventi mostrati, sempre quindi risonanti e mai gratuite, tesi sintetizzata nel motto “Style = Substance”, che mette inoltre in evidenza sia la consapevolezza del team di autori, sia l’ironia, evidente nel titolo della seconda parte della run, Style > Substance, che in realtà serve anche ad attirare l’attenzione del lettore sulla questione.

gillen-mckelvie-young-avengers-vol-1
Kieron Gillen, JamieMckelvie, Young Avengers, Marvel (2013).

Il saggio di Lykke scorre fluidamente, grazie alla chiarezza degli obiettivi e delle argomentazioni proposte. Unica parte che appare non necessaria è il parallelo introduttivo fra l’approccio di DC e Marvel al rapporto con il passato da parte dei supereroi e la loro definizione rispettivamente sovraumana/divina e umana: non solo il tema meriterebbe una disamina più ampia ed è ben più sfumato, ma, cosa più importante, queste considerazioni non hanno peso nello sviluppo dell’analisi successiva.
Particolarmente efficace è invece la messa in confronto della run di Gillen e McKelvie con quella precedente di Allen Heinberg e Jim Cheung sulla testata e la connessione con il trattamento del personaggio di Loki, che l’autore inglese aveva applicato in Journey into Mistery: in questo modo, Lykke fa emergere in modo chiaro e circostanziato la discontinuità rispetto al contesto pregresso e la continuità dell’approccio dei due autori britannici nella loro produzione.

Importante anche la chiusura del saggio, che Lykke dedica non tanto a una semplice ricapitolazione di quanto esposto quanto a sottolineare l’ampiezza dei temi che varrebbe la pena di affrontare nell’opera di Gillen. Questo invito all’indagine, al termine di una disamina che costituisce un tassello importante nel campo delle trattazioni focalizzate su un singolo lavoro, è in sintonia con la nostra considerazione che una più profonda comprensione e valorizzazione della produzione gilleniana possa venire solo da uno sguardo che prenda in considerazione più opere, sincronicamente o cronologicamente. A questo scopo serve naturalmente una prospettiva, che non si limiti alla ricerca degli elementi ricorrenti, ma che consenta di mettere in luce il confronto con lo stereotipo e con l’ambizione di cambiare e adattare la forma espressiva fumettistica seriale.

Abbiamo parlato di:
Style and Substance
Rasmus Lykke
PanelxPanel: One shots, 2020
64 pagine, brossurato, colori

Simone Rastelli

Simone Rastelli

(1966) Lettore disordinato e onnivoro, è particolarmente interessato alla diffusione del fumetto al di fuori del pubblico di appassionati. Nelle sue riflessioni, affronta e sfrutta le opere come serbatoi di punti di vista sul mondo e come esempi di meccanismi narrativi. La sua missione è portare il fumetto in tutte le case, a grandi e piccini. Collabora con Lo Spazio Bianco dal 2002: è stato responsabile delle Brevisioni dal 2011 al 2015 e caporedattore fra il 2012 e il 2015. Attualmente, è uno dei revisori (proof reader) del sito. Ha pubblicato Guida non ufficiale a Sandman (Edizioni NPE, 2021) e I mondi di Tintin (Resh Stories, 2022).

Commenta:

Your email address will not be published.

Social Network

Traduzioni