Giovedì 12 maggio prende il via il Salone del Libro di Torino e, come da programma, alle 15:30 presso l’Arena Bookstock assistiamo alla presentazione del terzo volume della rivista Comics&Science.
Testimonial di questa occasione è niente meno che Lupo Alberto, protagonista della storia Materia Oscura, magistralmente disegnata da Silver e scritta da Francesco Artibani – noto sceneggiatore Disney e non solo – a tema di “bufale”, in cui viene esposto il problema molto attuale dei falsi miti e delle credenze che si divulgano a macchia d’olio soprattutto sul Web.
Abile conduttore della presentazione è il matematico e direttore di uno degli istituti del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) Roberto Natalini, che si destreggia simpaticamente sul palco insieme ai suoi ospiti, tra gli altri Andrea Plazzi, ex matematico ora in pianta stabile nel mondo del fumetto soprattutto nell’universo di Rat-Man, Massimo Polidoro segretario del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) e Amedeo Balbi, scienziato astrofisico nonché autore di diversi articoli per i quotidiani “La Stampa”, “La Repubblica” e “Il Fatto Quotidiano”.
Incalzati dal presentatore, Silver e Artibani raccontano come è nata la storia pubblicata in questo volume. In pratica, l’idea deriva dal ricordo di un episodio dell’infanzia di Francesco in cui lui fu vittima di una falsa credenza, quella del cucchiaino nel collo della bottiglia di spumante aperto per mantenerlo frizzante, una bufala che poi ritroviamo materializzata all’inizio di Materia Oscura. Un classico esempio di “bufala italiana” ancora attuale perfettamente utilizzato nelle vignette di questa storia a fumetti e ben realizzato dai due autori.
A sua volta Silver ha voluto sottolineare le difficoltà nel disegnare il nuovo personaggio della bufala Bovinda, protagonista volontaria della storia e unico animale vestito, paragonandola ai gatti e alle figure femminili che sono per lui complicati da realizzare.
Interessante l’intervento di Andrea Plazzi, il quale sottolinea l’entusiasmo con cui quest’opera ha ottenuto un gran successo dopo il lancio dei primi due primi volumi di Comics&Science (con Leo Ortolani e Tuono Pettinato) in collaborazione con il CNR, un progetto che centra in pieno l’obiettivo di insegnare concetti attuali attraverso storie a fumetti realizzate con il contributo di grandi autori.
Brevi ma molto significative le parole di Massimo Polidoro che sfata il mito degli oroscopi e dimostra come i giornali strumentalizzino questo settore: in nessuna occasione, infatti, le previsioni si avverano e, anzi, ogni anno si ripetono le stesse cose, creando nei lettori persuasioni e addirittura ossessioni che sfociano poi nelle famose telefonate a maghi delle televendite per sfuggire al malocchio.
Il dibattito prende una piega ancora più “fantasiosa” quando l’argomento si sofferma sulle presenze extraterrestri e sui dischi volanti. A questo punto Amedeo Balbi con molta simpatia afferma che non esistono prove reali di figure aliene presenti nel nostro pianeta e tanto meno nella galassia, e specifica come l’espressione “oggetti volanti non identificati” sia del tutto azzeccata, particolarmente nella parte del non identificati: insomma, “se questi UFO nessuno li individua per certo, come si può credere alla loro esistenza?”
La storia Materia Oscura tratta un argomento attuale e mette a nudo i difetti del mondo di oggi, quelle “fregnacce” – come simpaticamente le definisce Francesco Artibani – che destabilizzano l’informazione nazionale e generano confusione e poca professionalità da parte dei media. Un esempio lampante è la differenza tra gli articoli pubblicati sui quotidiani e quelli presenti sui portali Web delle stesse testate giornalistiche nazionali, in cui si nota un evidente spostamento dalla serietà e qualità di reportage, approfondimenti e analisi su problematiche importanti a un guazzabuglio di notizie campate per aria, senza nessuna attendibilità e che nella maggior parte dei casi poi si rivelano infondate, nonostante abbiano ormai generato un passaparola virale.
Si tratta di una denuncia grave che deve far riflettere: poiché l’informazione, con l’avvento dei social, è diventata ancora più importante e accessibile a tutti con qualsiasi dispositivo, non moderarla significa perderne il controllo e creare danni anche molto gravi, basti pensare alla “bufala” dei vaccini dannosi alla salute: a causa della mala informazione, nel 2013 si registrò un crollo nel tasso delle vaccinazioni e oltre 22 milioni di bambini (dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), non ricevendo le tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse, andarono incontro a gravi squilibri e addirittura alla morte.
Dopo un’ora intensa, la conferenza si conclude con l’invito di Andrea Plazzi a recarsi nella sala adiacente per la sessione firme e disegni da parte dei due autori della storia, fila che si rivelerà parecchio numerosa con enorme stupore dello stesso Andrea, felicemente compiaciuto del successo.
I video di Gianluigi Filippelli dal Salone del libro di Torino