Smile e Peko sono due ragazzini appassionati di tennistavolo. Smile ha un talento prodigioso, il classico profilo dell’atleta che riesce in ogni sfida senza apparente fatica. Peko invece ha bisogno di notevoli sforzi per riuscire al pari dell’amico. La rivalità tra i due ragazzi non è mai diretta ma vissuta implicitamente con una muta tensione, tanto da sembrare sentita più dai rispettivi mentori che, consapevoli delle potenzialità degli allievi, accresceranno lentamente le loro capacità portandoli a un inevitabile scontro finale.
Uscito per la prima volta in Giappone tra il 1996 e il 1997 sulla rivista di target seinen Big Comic Spirits di Shogakukan, Ping Pong ritorna ora in Italia in una nuova edizione in due volumi per J-Pop Manga. I temi della narrativa sportiva ci sono tutti: ambizione, sacrificio, traguardi, crescita e confronto. In questo senso Ping Pongè un manga assai tradizionale che non riserva particolari sorprese e si allinea ai grandi classici del genere, come Rocky Joe o Slam Dunk. Il gioco vero, anzi, la vera partita, la fa la composizione grafica.
Difatti, definire “dinamiche” le tavole di Ping Pong sarebbe un eufemismo. Taiyo Matsumoto applica un ritmo e una forma delle vignette estremamente variegati, giocando con le prospettive, gli spazi, le ombre e le luci. Quando è in corso una partita, organizza le tavole in modo che l’occhio del lettore rimbalzi da una parte all’altra della pagina come se sul tavolo da ping pong ci fossimo anche noi, spesso costringendo lo sguardo a inversioni di rotta repentine e contro il senso di lettura. Le linee cinetiche generate dalle braccia, la posizione dei balloon e l’architettura delle singole vignette producono una gabbia straordinariamente dinamica ed efficace, che eleva la lettura a un livello mai noioso.
Con quest’opera visivamente eccezionale Matsumoto conferma quanto il fumetto sia un medium strabordante di codici e linguaggi unici: un’arte impossibile da assimilare singolarmente come letteratura e immagine, che vive necessariamente in un unico flusso ricco di soluzioni originali, difficilmente rintracciabili in altri media. E infatti alcune tavole sono meravigliose, altre memorabili, altre ancora sono didascaliche, tortuose o entropiche, ma sono tutte pagine che fanno amare l’arte del fumetto. Taiyo Matsumoto prende una storia di competizione sportiva, di fatto banalissima, e la arricchisce di temi come lo smarrimento giovanile, il riscatto e il rimpianto – argomenti che l’autore affronta più volte nella sua narrativa – conferendole un significato pieno e attraente grazie al suo inconfondibile stile di disegno.
J-Pop Manga riconosce la grandiosità di quest’opera e confeziona una bella edizione in due volumi di grande formato in cui si nota l’attenzione in tutti gli aspetti grafici – dal font del titolo alle scelte cromatiche fino alle verniciature UV – che impreziosiscono anche “fisicamente” il lavoro di Matsumoto.
Ping Pong è indubbiamente uno dei manga sportivi più significativi tra le storie a fumetti, nonché un ottimo punto di partenza per conoscere la cifra stilistica dell’autore che proprio con quest’opera inizia ad acquisire notorietà in Giappone. Non sente minimamente il peso dei suoi ventisei anni di età ed è un gioiello che nessun lettore di fumetti dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Abbiamo parlato di:
Ping Pong
Taiyo Matsumoto
J-Pop Manga, settembre 2023
1044 pagine, brossurato, bianco/nero e colori
2 volumi in cofanetto – 36,00€
ISBN: 978-8834919514