Il suo nome è Bond… James Bond

Il suo nome è Bond… James Bond

La rinascita a fumetti dell'agente segreto creato da Ian Fleming, tra moderno e classico grazie a un ispirato Warren Ellis.

Rientrato da una missione a Helsinki, a James Bond viene immediatamente affidato da M un nuovo incarico, apparentemente meno importante e più semplice: scoprire chi c’è dietro una nuova droga letale che si sta diffondendo a Londra, e che sta già mietendo numerose vittime. Giunto in Germania, scopre di essere coinvolto in qualcosa di decisamente inquietante e pericoloso.

Dopo essere rinato al cinema negli ultimi anni, grazie all’interpretazione di Daniel Craig, l’agente segreto creato da Ian Fleming conosce una nuova giovinezza a fumetti grazie a questa serie edita negli USA da Dynamite e presentata in un lussuoso volume da Panini Comics, che riporta in auge il personaggio, già protagonista in passato di numerosi adattamenti.
Lo sceneggiatore Warren Ellis costruisce fin da subito una storia dal tratto classico e al tempo stesso moderno, sottolineando una profonda conoscenza della caratterizzazione di Bond, sia quella cinematografica che letteraria.

Il ritratto fornito dallo sceneggiatore, qui coadiuvato dalle ottime matite di James Masters, pesca a piene mani dai romanzi di Fleming alcune caratteristiche peculiari del personaggio, mischiandole con altre provenienti dal cinema. Ellis sottolinea ad esempio la forte amicizia di Bond con Bill Tanner (nei film mai menzionata), mentre dal cinema riprende una Moneypenny costruita sul nuovo personaggio interpretato da Naomie Harris negli ultimi due film della saga.

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Assieme a questo, l’autore non dimentica di costruire un personaggio forte, affascinante e pronto a cavarsela in ogni situazione, come pure a essere spietato con i criminali che affronta quando è il momento. Per fare ciò, mette sulla strada di Bond due letali scagnozzi, Dharma Reach e Masters, capaci di creare non pochi problemi alla famosa spia.
Ellis inoltre ricorda perfettamente l’humour originale di 007, e lo fa costruendo dei dialoghi molto taglienti e ironici come quelli tra il protagonista e la storica Moneypenny che ricalcano in maniera ottimale il rapporto esistente nei film tra l’agente segreto e la segretaria di M.

In questo calderone denso di azione, violenza e dialoghi taglienti a giocare un ruolo cruciale sono le splendide tavole del disegnatore di Batman, capace di evidenziare in poche vignette la fisicità di 007 in scene di lotta perfettamente coreografate, e in cui il cartoonist lascia che siano le sequenze a parlare, evitando l’aggiunta di qualsiasi suono o onomatopea fumettistica, e facendo sì che sia l’immaginazione del lettore a fare il resto.
Una percezione che aumenta considerevolmente nelle tavole ambientate di notte (come quella iniziale a Helsinki) in cui Masters riesce a sfruttare ottimamente la location che gli viene fornita dallo sceneggiatore, alternando ombre e figure in movimento ed evidenziando la brutalità dello scontro fisico tra due personaggi.

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Un nuovo inizio, quello per il Bond a fumetti, che parte decisamente in discesa, grazie a un team creativo capace di riversare in questa serie tutto l’amore e la passione per un personaggio che, a 50 anni dalla sua creazione, riesce ancora a conquistare il pubblico, anche attraverso un medium come quello fumettistico.

Abbiamo parlato di:
James Bond 007 – Vargr
Warren Ellis, Jason Masters, Guy Major
Traduzione di Andrea Toscani
Panini Comics, novembre 2016
144 pagine, brossurato, colori – 17,00 €
ISBN: 978-8891221698

1 Commento

1 Commento

  1. arcadio75

    15 Dicembre 2016 a 09:43

    Con tutto il rispetto, non penso abbiamo letto lo stesso fumetto. Le matite di Masters sono rigide, appena sufficienti. La storia uno dei classici esempi del debordare egocentrico di Ellis. Preciso che in genere l’autore mi piace molto, ma a volte ha queste derive. Capita…

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