L’incertezza mutante, il casting di Black Widow

L’incertezza mutante, il casting di Black Widow

In questa puntata, l'incerto futuro del franchise mutante dopo l'acquisizione di Fox da parte della Disney. Inoltre, riflettori sul prequel della Vedova Nera e sul casting della pellicola dei Marvel Studios.

Gli X-Men e il franchise mutante

Con la completa acquisizione, avvenuta nei giorni scorsi, degli asset cinematografici da parte della Disney inizia per quella che era la 20th Century Fox una nuova strada, che per i mutanti Marvel si fa però densa di incertezze. È ovvio che per gli appassionati l’entrata, in un prossimo futuro ancora da delineare, dei personaggi del sottobosco mutante nel MCU sia qualcosa di incredibile, ma è anche vero che questa potrebbe significare anche un deciso snaturamento delle atmosfere e dei toni che, dal 2000, i film degli X-Men sono riusciti a costruire al loro interno, oltre allo stop a progetti che erano stati annunciati negli ultimi tempi prima della fusione tra le due major.

Progetti che facevano parte di quel tentativo della Fox, fatto forse in maniera un po’ ritardataria, di ampliare l’universo mutante e certamente maturati in tempi in cui l’acquisizione della major da parte della Disney era, per molti, solamente fantascienza. Dopo l’uscita di Deadpool, primo film classificato Rated ad avere un  successo commerciale enorme, per la Fox si era aperta una nuova finestra di opportunità confermata successivamente da Logan – The Wolverine, che aveva allo stesso tempo chiuso la storia dell’artigliato canadese e aperto quella di X-23, interpretata dalla bravissima Dafne Keen. Proprio su questo personaggio, il regista e sceneggiatore James Mangold aveva annunciato la messa in lavorazione di uno spin-off che, molto probabilmente, sarà uno dei primi progetti a cadere sotto la scure della nuova dirigenza Disney.

Se Deadpool infatti sembra rimanere in una sorta di alveo intoccabile, anche per via dell’irriverenza del personaggio, che ne fa un protagonista dell’intrattenimento a tutto tondo e quindi capace di richiamare il pubblico al botteghino (oltre che per il merchandising), la sensazione è che la Disney non sia disposta a ripetere l’esperimento dei film con una composizione marcatamente più adulta e riflessiva con altri franchise.

Dafne Keen nel ruolo di Laura/X-23. Lo spin-off sulla mutante e clone di Wolverine sarà forse uno dei progetti accantonati dalla Disney.

Con Deadpool rimane aperta solamente la finestra riguardante X-Force, progetto che negli anni ha visto al lavoro il regista e sceneggiatore Jeff Wadlow, negli ultimi giorni dirottato sull’adattamento di Danger Girl per la tedesca Constantine e successivamente Drew Goddard. Per questo progetto la partecipazione del folle mercenario interpretato da Ryan Reynolds, che aveva assemblato il gruppo (con esiti nefasti) nel secondo capitolo, potrebbe avere la funzione di salvare la pellicola.
Per il resto, oltre ad altri film annunciati e scomparsi nel limbo produttivo, come l’adattamento su Kitty Pryde realizzato da Tim Miller e Brian Michael Bendis o la pellicola con protagonista Jamie Madrox/L’Uomo Multiplo con James Franco, l’incertezza sul futuro dei mutanti nel nuovo regno Disney/Fox rimane forte.

Con l’uscita di X-Men: Dark Phoenix nelle sale ormai prossima tra un paio di mesi, restano moltissime domande su come la Disney sfrutterà quello che è stato un franchise di successo che ha avuto al suo interno una propria continuity, anche se non sempre solida, e che ha visto alcuni degli attori più famosi di Hollywood come protagonisti.
Bisognerà innanzitutto comunque vedere quale sarà l’approccio della major verso un universo che ci ha abituato a determinate atmosfere e che ha una certa marcata differenza nei confronti delle attuali pellicole Marvel Studios, in cui l’umorismo gioca molte volte un ruolo fondamentale in quanto a intrattenimento.

E’ possibile che lo sapremo presto, e forse con una vittima sacrificale. New Mutants di Josh Boone, interessante adattamento in chiave horror del gruppo mutante, che difatti era nella sfera di quel nuovo modo di presentare i mutanti al cinema che ha preso piede alla Fox pre-acquisizione, vedrà il suo destino deciso dalla dirigenza Disney solamente dopo che il film sarà visto dalle alte sfere. Sarà quello il momento in cui capiremo quale sarà l’atteggiamento della Disney non solo verso i mutanti, ma anche verso quelle intelligenze e quei talenti che potrebbero continuare a fornire il loro apporto creativo.
Da questo punto di vista, rimane anche da vedere quale ruolo, proprio a livello creativo, avranno quelle figure che, nel corso degli anni, hanno legato il proprio nome al franchise degli X-Men, primi fra tutti Simon Kinberg e Lauren Shuler Donner, ma anche sceneggiatori quali Zak Penn e Michael Dougherty. Anche da questi passi sarà possibile comprendere quale sarà la strategia che si farà strada nella dirigenza Disney, che al momento rimane alquanto fumosa.

New Mutants. L’interessante film di Josh Boone potrebbe essere la vittima sacrificale del nuovo corso per i mutanti al cinema.

Black Widow

Nei giorni scorsi, la notizia che l’emergente Florence Pugh è entrata nelle trattative finali per Black Widow, ha delineato un primo sguardo al film sul personaggio interpretato da Scarlett Johansson, oltre che a confermare nuovamente l’indubbia capacità della casting director Sarah Finn di sapere scovare attori che hanno dimostrato in tempi recenti un notevole talento.
L’attrice britannica ha espresso due anni fa una considerevole bravura grazie a Lady Macbeth, una pellicola in costume in cui la Pugh interpretava il ruolo di una dark lady nell’Inghilterra del XIX secolo. È probabilmente questo il motivo che ha spinto i Marvel Studios a guardare in direzione di questa giovane talentuosa, che vedremo tra qualche mese nel nuovo adattamento di Piccole Donne.
Dalle prime indiscrezioni, è emerso che la Pugh interpreterà una spia russa che è la versione malvagia e senza scrupoli di Natasha Romanoff, indicazioni che sembrano andare nella direzione di Yelena Belova, personaggio creato a seguito del rilancio fumettistico della Vedova Nera a opera di Devin Grayson e J. G. Jones alla fine degli anni ’90, una run che per la prima volta fece luce sulle origini dell’eroina ed ex spia Marvel, fornendo un quadro complesso e al tempo stesso dettagliato del suo addestramento in Russia.

Questi elementi erano stati brevemente accennati in una sequenza mostrata all’interno di Avengers: Age of Ultron, unico spicchio di flashback riguardante il passato della Vedova Nera cinematografica del quale il pubblico ha in questi anni ricevuto pochi assaggi. La pellicola diretta da Cate Shortlnad sarà l’occasione per ampliare questi elementi, anche se resta da vedere in quale modo i Marvel Studios decideranno di realizzare questo prequel. Lo scorso anno l’uscita nelle sale di Red Sparrow, pellicola incentrata su una letale spia russa interpretata da Jennifer Lawrence, mostrava il training dei servizi segreti russi per formare i propri agenti.
Il pericolo deja vù per Black Widow è dietro l’angolo, anche se è molto probabile che la major decida di optare per una pellicola già in divenire, concentrandosi su una missione nel passato del personaggio e tralasciando così il rischio di dovere a tutti i costi mostrare degli aspetti che risulterebbero ripetitivi per gli spettatori. Questo comunque non impedisce invece di mostrare altri aspetti di Natasha Romanoff, risalenti alla sua infanzia o adolescenza, fornendo così  sfumature emotive più profonde del personaggio.

Il breve flashback della Vedova Nera in “Avengers: Age of Ultron”. Il prequel sull’eroina Marvel analizzerà le origini di Natasha o opterà per qualcosa di differente?

 

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